Ferrata del Centenario CAO al Monte Grona
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"Oggi ce l'ho fatta, ti ho sconfitta. Ti ho rinchiusa in una gabbia e ho deciso che LI dovevi restare. Ci hai provato più e piiù volte a farti sentire, a piegare le sbarre, a forzarne la porta. Ma oggi non ti ho fatto uscire e ho vinto io. Questa è la soddisfazione più grande, averti tenuta a bada. E' una vittoria contro se stessi e contro una limitazione che va ben oltre la forza fisica, la tecnica e l'equipaggiamento. E' come se finalmente il software di un pc iniziasse a girare come si deve, senza rimandare errori, ed ecco che l'harware più funzionare correttamente secondo le sue potenzialità. E' come essere passati ad un livello più alto, nuovi orizzonti e nuove possibilità si sono aperte finalmente. Ci vediamo alla prossima sfida, sono certo che sarai sempre pronta ad aggredire ma a questo giro troverai sbarre molto più spesse.
Con rispetto.
(dedicato alle vertigini e alla paura del vuoto) :'D "
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Viste le numerose descrizioni presenti nul web riguardanti la Ferrata del Grona mi soffermerò solo su alcuni dettagli o momenti particolari che mi sono rimasti impressi, parlando da estremista timoroso dell'altezza e del vuoto sotto ai piedi.
-PARCHEGGIO: non fatevi ingannare quando la strada inizia a diventare sterrata, proseguite perchè dopo poche decine di metri tornerà asfaltata. Almeno un paio di volte. Il parcheggio si trova alla sinistra di un tornante non asfaltato (preceduto da una salita sterrata molto malmessa). E' comunque impossibile non vederlo. Da li seguire le indicazioni per la via classica del grona (Rifugio Menaggio) raggiungibile in 35'-40' di passo svelto.
nomino le varie aree interessate in base alla mappa trovata sul web:
- I° TORRE: personalmente parlando si parte in quarta! il primo torrione tutto d'un fiato è già una gran prova di altezza, resistenza e forza/tecnica in due-tre passaggi. Vincendo questo a mio avviso si vince tutto. Dopo è solo questione di resistenza fisica (stanchezza) e mentale (combattere contro il timore dell'altezza). In diversi punti (e questo x tutta la via) cavo e catena incrociano la loro direzione o si separano esageratamente. Arrangiarsi come si riesce!
-SERIE DI ROCCE + SPIGOLO ARROTONDATO: a mio avviso è stata la più divertente in assoluto. Dopo il traverso verso sx su sentiero ed un paio di metri impegnativi, la ferrata prosegue molto appoggiata, con tratti dove usare l'aderenza. Si giunge ad un bel camino con staffe all'occorrenza. Subito dopo si piega verso destra con divertenti e facili rocce appoggiate, dove arrampicare senza catena è possibile per tutti.
giungendo sullo "spigolo arrotondato" catena e cavo si separano praticamente in due vie separate. La catena è piu aerea. Nessuna difficoltà. Si giunge cosi alla prima "uscita d'emergenza".
-II° TORRE: la partenza richiede un piccolo impegno fisico. Si passa sotto ad una roccia strapiombante lungo un traverso verso sx per poi uscire senza grandi difficoltà sulla cima del secondo torrione (molto piu breve del primo). Qui siamo più o meno a metà di tutta la ferrata.
-SELLA e ROCCE APPOGGIATE si prosegue a sx su facili roccette e poi dritto su rocce molto appoggiate, con facilità senza catena. Mangiamo qualcosa, le energie iniziano a mancare.
-III° TORRE e PLACCA DIFFICILE: ignari della mappa della ferrata proseguiamo senza timore. Dopo una non banale salita di 5-6m verso sx, la via compie un traverso sempre a sx che richiede un piccolo salto di coraggio nel vuoto verso una staffa (c'è una sorta di spaccatura, per me avere il nulla sotto i piedi è stato da infarto!!!) per poi risalire 4-5m davvero duri.. nonostante la brevità di questo tratto, salire senza catena è davvero per elite! Forse il punto piu duro di tutta la via. Si segue l'intaglio e si arriva sulla cima della terza torre.
-IV° TORRE: molto molto alta. Prima è presente l'ultima via di fuga, se si è stanchi meglio uscire qui perchè l'ultimo torrione, seppur interrotto da 2 o 3 "terrazzini" è lungo e verticale, con roccia a tratti senza buone prese. Dopo un traverso verso dx in salita (facilotto) ci si porta sullo spigolo del torrione. Si incontrano un paio di terrazzini, uno caratterizzato da una spaccatura particolare. Data la lunghezza la stanchezza si fa davvero sentire sull'ultima parte del torrione.
-TORRE DI VETTA: ormai sfiniti manca solo l'ultima salita, facile, con traverso a sx sotto rocce strapiombanti ed uscita panoramica con un po di aderenza. Quando finalmente si intravede la croce, ancora incredulo di esserci riuscito, partono grida di soddisfazione!
Il tempo ce l'ha mandata buona, niente pioggia seppur con meteo a rieschio. Sulla cima conosciamo Maurizio che arriva dal Bregagno. Discesa per la direttissima e birra al rifugio Menaggio con Maurizio.
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Tempistiche
50' - avvicinamento dal parcheggio alla ferrata (passo svelto)
2h30' + 10' pausa - per la sola ferrata
50' - dalla cima al parcheggio (corricchiando)
Dislivelli
Q Parcheggio Monti di Breglia: circa 1100m
Q Rif. Menaggio: 1.373m
Q Attacco Ferrata: 1.350m
- Dislivello in Ferrata: 386m -
Q Vetta Monte Grona: 1736m
- Dislivello TOTALE: 636m circa -
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CONSIDERAZIONI FINALI
Una via difficile nel suo insieme. Adatta a persone allenate (forza, fiato e resistenza) e con discreta esperienza. Sconsiglio ai neofiti comunque solo se accompagnati da esperti, ma richiesta comunque preparazione fisica. Arrampicabile (a seconda delle capacità personali) in molti tratti. Il mio compagno ha usato la catena solo in 3-4 punti difficili, io al contrario l'ho tenuta saldamente almeno per il 70% della via eheh!! L'obiettivo di oggi era finirla, in un modo o nell'altro! La prossima volta punteremo ad abbassare la % di uso catena!
Con rispetto.
(dedicato alle vertigini e alla paura del vuoto) :'D "
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Viste le numerose descrizioni presenti nul web riguardanti la Ferrata del Grona mi soffermerò solo su alcuni dettagli o momenti particolari che mi sono rimasti impressi, parlando da estremista timoroso dell'altezza e del vuoto sotto ai piedi.
-PARCHEGGIO: non fatevi ingannare quando la strada inizia a diventare sterrata, proseguite perchè dopo poche decine di metri tornerà asfaltata. Almeno un paio di volte. Il parcheggio si trova alla sinistra di un tornante non asfaltato (preceduto da una salita sterrata molto malmessa). E' comunque impossibile non vederlo. Da li seguire le indicazioni per la via classica del grona (Rifugio Menaggio) raggiungibile in 35'-40' di passo svelto.
nomino le varie aree interessate in base alla mappa trovata sul web:
- I° TORRE: personalmente parlando si parte in quarta! il primo torrione tutto d'un fiato è già una gran prova di altezza, resistenza e forza/tecnica in due-tre passaggi. Vincendo questo a mio avviso si vince tutto. Dopo è solo questione di resistenza fisica (stanchezza) e mentale (combattere contro il timore dell'altezza). In diversi punti (e questo x tutta la via) cavo e catena incrociano la loro direzione o si separano esageratamente. Arrangiarsi come si riesce!
-SERIE DI ROCCE + SPIGOLO ARROTONDATO: a mio avviso è stata la più divertente in assoluto. Dopo il traverso verso sx su sentiero ed un paio di metri impegnativi, la ferrata prosegue molto appoggiata, con tratti dove usare l'aderenza. Si giunge ad un bel camino con staffe all'occorrenza. Subito dopo si piega verso destra con divertenti e facili rocce appoggiate, dove arrampicare senza catena è possibile per tutti.
giungendo sullo "spigolo arrotondato" catena e cavo si separano praticamente in due vie separate. La catena è piu aerea. Nessuna difficoltà. Si giunge cosi alla prima "uscita d'emergenza".
-II° TORRE: la partenza richiede un piccolo impegno fisico. Si passa sotto ad una roccia strapiombante lungo un traverso verso sx per poi uscire senza grandi difficoltà sulla cima del secondo torrione (molto piu breve del primo). Qui siamo più o meno a metà di tutta la ferrata.
-SELLA e ROCCE APPOGGIATE si prosegue a sx su facili roccette e poi dritto su rocce molto appoggiate, con facilità senza catena. Mangiamo qualcosa, le energie iniziano a mancare.
-III° TORRE e PLACCA DIFFICILE: ignari della mappa della ferrata proseguiamo senza timore. Dopo una non banale salita di 5-6m verso sx, la via compie un traverso sempre a sx che richiede un piccolo salto di coraggio nel vuoto verso una staffa (c'è una sorta di spaccatura, per me avere il nulla sotto i piedi è stato da infarto!!!) per poi risalire 4-5m davvero duri.. nonostante la brevità di questo tratto, salire senza catena è davvero per elite! Forse il punto piu duro di tutta la via. Si segue l'intaglio e si arriva sulla cima della terza torre.
-IV° TORRE: molto molto alta. Prima è presente l'ultima via di fuga, se si è stanchi meglio uscire qui perchè l'ultimo torrione, seppur interrotto da 2 o 3 "terrazzini" è lungo e verticale, con roccia a tratti senza buone prese. Dopo un traverso verso dx in salita (facilotto) ci si porta sullo spigolo del torrione. Si incontrano un paio di terrazzini, uno caratterizzato da una spaccatura particolare. Data la lunghezza la stanchezza si fa davvero sentire sull'ultima parte del torrione.
-TORRE DI VETTA: ormai sfiniti manca solo l'ultima salita, facile, con traverso a sx sotto rocce strapiombanti ed uscita panoramica con un po di aderenza. Quando finalmente si intravede la croce, ancora incredulo di esserci riuscito, partono grida di soddisfazione!
Il tempo ce l'ha mandata buona, niente pioggia seppur con meteo a rieschio. Sulla cima conosciamo Maurizio che arriva dal Bregagno. Discesa per la direttissima e birra al rifugio Menaggio con Maurizio.
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Tempistiche
50' - avvicinamento dal parcheggio alla ferrata (passo svelto)
2h30' + 10' pausa - per la sola ferrata
50' - dalla cima al parcheggio (corricchiando)
Dislivelli
Q Parcheggio Monti di Breglia: circa 1100m
Q Rif. Menaggio: 1.373m
Q Attacco Ferrata: 1.350m
- Dislivello in Ferrata: 386m -
Q Vetta Monte Grona: 1736m
- Dislivello TOTALE: 636m circa -
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CONSIDERAZIONI FINALI
Una via difficile nel suo insieme. Adatta a persone allenate (forza, fiato e resistenza) e con discreta esperienza. Sconsiglio ai neofiti comunque solo se accompagnati da esperti, ma richiesta comunque preparazione fisica. Arrampicabile (a seconda delle capacità personali) in molti tratti. Il mio compagno ha usato la catena solo in 3-4 punti difficili, io al contrario l'ho tenuta saldamente almeno per il 70% della via eheh!! L'obiettivo di oggi era finirla, in un modo o nell'altro! La prossima volta punteremo ad abbassare la % di uso catena!
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