Alta Via della Valtravaglia

Decido,a distanza di ventitre anni,di rifare l’Alta Via della Valtravaglia,lunga cavalcata in quota da Laveno Mombello a Germignaga.Prendo l’autobus delle 6.35 che in una ventina di minuti mi porta a Laveno.Alle 7 in punto imbocco la via Vararo,punto d’inizio della gita,e soprattutto della sua parte più impegnativa.La ripidissima stradina asfaltata attraversa le frazioni di Brena e Monteggia,per trasformarsi poco dopo,in una larga mulattiera lastricata che con pendenze a tratti mozzafiato conduce alla Località Casere m.750.Ora il tracciato concede un po’ di fiato,fino al Passo Barbè m. 900,quindi un breve ma ripido tratto su facili roccette porta al secondo Pizzone,il più panoramico,in quanto l’unico fuori dalla vegetazione.Inizia ora,prestando un po’ di attenzione nel tratto subito dopo la croce,un lungo saliscendi di circa trequarti d’ora,che dopo aver raggiunto la cima del monte La Teggia m. 1103 scende ad incrociare la strada provinciale 8 al Passo del Cuvignone m. 1036.Da qui,per scendere al passo di Sant’Antonio,non c’è alternativa alla strada asfaltata.Supero l’Alpe Cuvignone con il rifugio Adamoli ed in quaranta minuti arrivo al Passo di Sant’Antonio incrociando comunque solo due ciclisti.Breve sosta per qualche foto,e ripartenza per l’Alpe San Michele m. 835,che raggiungo in un’oretta con un bel sentiero di medio impegno.E’ sempre bella ed incantevole la conca dell’Alpe San Michele,e nel prato di fianco alla chiesetta,mi concedo una pausa pranzo di mezzora.Dopodiché imbocco la sterrata militare,che con lieve pendenza conduce ai 935 m. del punto panoramico detto Pian Cuvinicc.Lasciata a destra la deviazione per il monte Pian Nave,inizia la lunga discesa,prima su sterrata militare quindi per comodo sentiero,che superata l’isolata Cascina Profarè m. 670,per fitti boschi,mi porta a Brezzo di Bedero.Da qui breve risalita alla Canonica e tratto finale in discesa,sempre per sentiero nel bosco fino a casa.