Ferrata dell'Amicizia a Cima Sat 1246 e Cima Rocca 1090 m


Publiziert von cristina , 3. Mai 2012 um 09:23. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Trentino-Südtirol
Tour Datum:28 April 2012
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Klettersteig Schwierigkeit: K1 (L)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Strecke:Riva del Garda-bastione-Capanna Santa Barbara-Ferrata dell'Amicizia-Cima Sat-Monte Giochello-Bocchetta di Concolì-Bocca Pasumer-Cima Rocca-Sentiero Attrezzato Foletti e Susatti-Bocchetta di Enzima-Cappella e Capanna Santa Barbara-Riva del Garda
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A4 uscita Brescia Est-proseguire per Riva del Garda. Posteggi liberi lungo la gardesana pochissimi altrimenti tutti a pagamento, le info che ci hanno dato sono su alcuni posteggi liberi un po' lontano dal centro.
Kartennummer:LagirAlpina 1;25.000 Alto Garda

Una piccola premessa, si è spesso portati a pensare che i sentieri di bassa quota e in zone come Liguria e Garda, siano più semplici di quelli ad alta quota, e a volte presi sotto gamba. In questa escursione la ferrata di Cima Sat in sé è una ferrata semplice e senza difficoltà tecniche, la sua caratteristica sono le due scale molto lunghe ed esposte. I sentieri attrezzati per Cima Rocca e il Foletti e parte del Susatti sono anch’essi semplici ma sul Foletti è già la seconda volta che troviamo persone in difficoltà per l’esposizione. Inoltre, anche il resto del percorso si snoda su sentieri per la maggior parte del tempo stretti ed esposti con altri tratti attrezzati, visto quindi anche la lunghezza dell’escursione la cosa non è da sottovalutare.
 
Partiamo quindi da Riva del Garda dove miracolosamente troviamo posteggio nei pressi del sentiero. Prendiamo la strada lastricata in direzione del Bastione e Capanna Santa Barbara. Al Bastione la strada lascia il posto al sentiero che a tornanti in poco più di un’ora arriva alla Capanna Santa Barbara (bivacco sempre aperto).
 
Qui ci raggiunge un ragazzo che a prima vista mi ricorda qualcuno, ma non so dire chi, scambiamo quattro chiacchiere che sembrano più un terzo grado da parte del ragazzo, domande a raffica sulla ferrata, se l’abbiamo già fatta, se siamo stati sul Giochello e su cima Valdes alle nostre risposte affermative, l’interrogatorio arriva quasi al termine, un’ultima domanda sulla nostra provenienza e a quel punto ci guarda e ci dice: “ma noi ci conosciamo allora….” è sì ci siamo visti l’anno scorso in cima al Giochello dove noi avevamo proseguito per cima Valdes mentre lui e le sue amiche avevano preferito sostare al Giochello. Ci facciamo dare qualche dritta sui posteggi di Riva e poi ci salutiamo, Anche lui come noi non ha idea del giro preciso che farà, potremmo rivederci nel corso della giornata altrimenti ci diamo appuntamento al prossimo anno!
 
Ancora pochi minuti e siamo all’attacco della ferrata. Nonostante sia tutta al sole, grazie al venticello che spesso qui troviamo non patiamo troppo il caldo. Davanti a noi solo altre quattro persone, che ritroveremo sulla piccola cima. La ferrata termina scendendo dalla cima sul lato opposto, il tratto forse più impegnativo.
 
Proseguiamo per il Giochello, qui si trovano ancora resti di trincee e casermette. La stessa cosa lungo la panoramica cresta che porta alla Bocchetta di Concolì.
 
Dalla Bocchetta decidiamo di proseguire verso Bocca Pasumer e scendendo troviamo la sorgente d’acqua che ricordavamo. A Bocca Pasumer facciamo il punto della situazione. L’orario è buono, il tempo ottimo per cui decidiamo di proseguire per la Rocca e le Gallerie della Guerra. Proseguiamo quindi in mezzo alle trincee e con percorso attrezzato saliamo a Cima Rocca. Scendendo attraversiamo altre gallerie e arriviamo al Bivacco Arcioni (a volte gestito), dove si trova altra acqua. Facciamo sosta pranzo, oggi c’è molta gente qui, per lo più stranieri che arrivano dalla ferrata di Cima Capi. Quello che ora ci preoccupa è il sentiero attrezzato Foletti che noi dobbiamo percorrere in senso inverso a quelli che arrivano da Cima Capi, speriamo quindi stiano finendo, per il momento non sembra però.
 
Ripartiamo e risaliamo per andare prendere il sentiero Foletti, rimettiamo l’imbrago e per fortuna incontriamo solo poche persone e nel punto più semplice, dove lasciare spazio. Al bivio per cima Capi svoltiamo a sinistra e andiamo a prendere la parte terminale del sentiero Susatti che da Biacesa (Val di Ledro) sale a Cima Capi.
 
Si apre davanti a noi una bellissima valle e un ardito sentiero a mezza costa la contorna tutta, arriviamo quindi alla Bocchetta di Enzima. Scendiamo un poco e arriviamo ad un bivio, poco sotto il bivio c’è un’altra fonte e il sentiero scende poi direttamente a Riva, noi prolunghiamo il percorso proseguendo diritti tornando quindi alla Capanna Santa Barbara.
 
Si risale ancora un poco e poi con ancora alcuni tratti attrezzati e una breve scaletta giungiamo alla Cappella Santa Barbara e poco sotto all’omonimo rifugio, dove concludiamo il giro ad anello. Non ci resta ora che tornare a Riva. Gran bella escursione tra storia e natura.
 
DATI GPS
Dislivello 1877 m – KM 17,29
 

Tourengänger: cristina, Marco27
Communities: Hikr in italiano


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