Corno di Canzo Centrale
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Passato l'inverno, bisogna anche riprendere a mettere le mani sulla roccia.
E come tutti gli anni, riprendo con il Corno Centrale.
Le previsioni per oggi sono belle, però il cielo è nuvoloso; faccio una prima breve sosta alla Terzalpe, poi un'altra alla Colma.
Il cielo ora è coperto, ma finché non minaccia pioggia, vado avanti.
Salendo verso la Forcella dei Corni comincio a sentire un po' di stanchezza, e arrivato al prato sottostante la cima un'altra sosta ci vuole. Comincia a piovigginare, ma dura solo un paio di minuti.
Risalgo il ripido prato fino alle rocce; qui decido di salire per il facile spigolo a destra, e poi scendere per la via normale sulla sinistra.
Giunto in cima, (2 ore 30 minuti escluse le soste) arriva una coppia che proviene dalla ferrata del Corno Occidentale; gli chiedo com'è il percorso che devo fare in discesa; mi dicono che la roccia è umida e scivolosa, poi scendono.
Faccio una sosta brevissima, per non farmi sorprendere dalla pioggia sulla cima, quindi comincio a scendere con cautela.
La roccia è asciutta; dove avranno trovato scivoloso i due ferratisti? Forse nel caminetto? Lo aggiro senza particolari difficoltà, poi scendo per il prato (questo sì che è scivoloso) fino al sentiero dove mi concedo una lunga sosta per il pranzo e per riposare un po'.
Riprendo la discesa senza avvenimenti particolari da riferire, a parte un deciso miglioramento del tempo; sosta alla Terzalpe dove non entro per l'affollamento, poi giù per il Sentiero Geologico fino alla stazione di Canzo (2 ore 15 minuti escluse soste).
Anche oggi è andato tutto bene, quindi alla prossima.
Ciao
Stefano
E come tutti gli anni, riprendo con il Corno Centrale.
Le previsioni per oggi sono belle, però il cielo è nuvoloso; faccio una prima breve sosta alla Terzalpe, poi un'altra alla Colma.
Il cielo ora è coperto, ma finché non minaccia pioggia, vado avanti.
Salendo verso la Forcella dei Corni comincio a sentire un po' di stanchezza, e arrivato al prato sottostante la cima un'altra sosta ci vuole. Comincia a piovigginare, ma dura solo un paio di minuti.
Risalgo il ripido prato fino alle rocce; qui decido di salire per il facile spigolo a destra, e poi scendere per la via normale sulla sinistra.
Giunto in cima, (2 ore 30 minuti escluse le soste) arriva una coppia che proviene dalla ferrata del Corno Occidentale; gli chiedo com'è il percorso che devo fare in discesa; mi dicono che la roccia è umida e scivolosa, poi scendono.
Faccio una sosta brevissima, per non farmi sorprendere dalla pioggia sulla cima, quindi comincio a scendere con cautela.
La roccia è asciutta; dove avranno trovato scivoloso i due ferratisti? Forse nel caminetto? Lo aggiro senza particolari difficoltà, poi scendo per il prato (questo sì che è scivoloso) fino al sentiero dove mi concedo una lunga sosta per il pranzo e per riposare un po'.
Riprendo la discesa senza avvenimenti particolari da riferire, a parte un deciso miglioramento del tempo; sosta alla Terzalpe dove non entro per l'affollamento, poi giù per il Sentiero Geologico fino alla stazione di Canzo (2 ore 15 minuti escluse soste).
Anche oggi è andato tutto bene, quindi alla prossima.
Ciao
Stefano
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stefano58
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