Traversata del P.so di Nefelgiù da Valdo a Riale
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La compagnia odierna è ben assortita, composta da ciaspolatori e skialper, abbiamo in programma una traversata nel bellissimo ambiente formazzino.
Quindi dopo aver predisposto le auto a Riale di Formazza per il rientro a Valdo, saliamo in seggiovia al Sagersboden.
Il tratto iniziale purtroppo è carente di neve e questo ci obbliga a qualche "togli e metti", poi poco prima dell'ingresso nella Valle Vannino la musica cambia, innevamento perfetto con buon rigelo notturno, questo ci fa assaporare una piacevolissima giornata.
Malgrado la monotonia del tratto presso che pianeggiante fino al rif. Margaroli, il tempo trascorre veloce scambiandoci pareri tra noi, poi finalmente arriva il divertimento della salita del canalone che porta al P.so del Nefelgiù posizionato a 2583 m.
Il tratto iniziale è piuttosto ripido, poi si addolcisce rendendo la salita persino rilassante, i racchettari tengono il passo e scolliniamo tutti assieme, dove decidiamo di scendere subito dal versante opposto causa un fastidioso vento; questa componente non ha permesso la trasformazione della neve, il fondo è ancora cementato in compenso non ci sono tracce di passaggi, il pendio è immacolato tutto per noi, di questo ne approfittano anche i nostri ciaspolatori infatti anche in discesa fanno bella figura facendosi attendere pochissimo.
Dopo la tappa ristoratrice all'Alpe Nefelgiù, per evitare che qualcuno finisca nel lago di Morasco decidiamo di bypassare l'impegnativo traverso e quindi risaliamo di 110 m, siccome la mancanza neve non ci permette di scender all'ex albergo Pernice bianca, caliamo a Riale attraverso la stradina che da Furculti scende alla diga con bello slalom tra gli onnipresenti ontanelli su neve primaverile.
Dati GPS: Dislivello positivo 924 m
dislivello negativo 967 m
sviluppo planimetrico 13,8 Km
Quindi dopo aver predisposto le auto a Riale di Formazza per il rientro a Valdo, saliamo in seggiovia al Sagersboden.
Il tratto iniziale purtroppo è carente di neve e questo ci obbliga a qualche "togli e metti", poi poco prima dell'ingresso nella Valle Vannino la musica cambia, innevamento perfetto con buon rigelo notturno, questo ci fa assaporare una piacevolissima giornata.
Malgrado la monotonia del tratto presso che pianeggiante fino al rif. Margaroli, il tempo trascorre veloce scambiandoci pareri tra noi, poi finalmente arriva il divertimento della salita del canalone che porta al P.so del Nefelgiù posizionato a 2583 m.
Il tratto iniziale è piuttosto ripido, poi si addolcisce rendendo la salita persino rilassante, i racchettari tengono il passo e scolliniamo tutti assieme, dove decidiamo di scendere subito dal versante opposto causa un fastidioso vento; questa componente non ha permesso la trasformazione della neve, il fondo è ancora cementato in compenso non ci sono tracce di passaggi, il pendio è immacolato tutto per noi, di questo ne approfittano anche i nostri ciaspolatori infatti anche in discesa fanno bella figura facendosi attendere pochissimo.
Dopo la tappa ristoratrice all'Alpe Nefelgiù, per evitare che qualcuno finisca nel lago di Morasco decidiamo di bypassare l'impegnativo traverso e quindi risaliamo di 110 m, siccome la mancanza neve non ci permette di scender all'ex albergo Pernice bianca, caliamo a Riale attraverso la stradina che da Furculti scende alla diga con bello slalom tra gli onnipresenti ontanelli su neve primaverile.
Dati GPS: Dislivello positivo 924 m
dislivello negativo 967 m
sviluppo planimetrico 13,8 Km
Tourengänger:
adrimiglio
Communities: Hikr in italiano
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Kommentare (4)