Quattro passi attorno ai Corni....di Canzo
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Gita del Giovedi'
Periplo dei Corni di Canzo
Oggi siamo in sette.
Partenza dalla Fonte Gajum sopra Canzo. Con bella strada selciate si sale alla Prim' Alpe dove e' in funzione un Centro di Educazione Ambientale con possibilita' di ristoro e pernottamento, con annesso un piccolo museo-laboratorio paleontologico, in cui si possono osservare alcuni fossili ritrovati in zona, una raccolta di sezioni di piante, un erbario con la flora locale.
Si procede ora verso Terz'Alpe, sempre su comodo sterrato, sino ad un bivio con sentiero sulla sinistra che si imbocca in salita attraverso una pineta che presto lascia il posto ad un bel bosco di faggi.
Si incontra una piccola sorgente e proseguendo sempre in salita si incontra un masso erratico dal quale salgono dei magnifici faggi.
Quasi al culmine della salita si inizia a scorgere il lago di Como con le montagne dell'alto lago.
Quando il sentiero comincia a pianeggiare si scorge poco lontano il rifugio SEV (Societa' Escursionisti Valmadrera). Contro i prati in leggera pendenza, svettano le Grigne. Raggiunto il rifugio SEV si prende un sentiero che contorna le pareti nord-est del Corno Centrale. Le pareti verticali del Corno incombono sino alla bocchetta di Luera, da dove saliamo con breve ascesa al Corno Orientale.
Qui sosta pranzo e rilassamento....e autoscatto di rito!
Splendida visuale sulle Grigne e sul vicinissimo Moregallo.....un po' di foschia su Lecco e Monte Barro e su tutta la pianura.
Si riprende poi il sentiero alla bocchetta di Luera e si scende all' acqua del Fo', per proseguire sino alla Terz'Alpe. Punto di ristoro molto frequentato ma oggi chiuso.
Ora seguiamo il sentiero Geologico che scende nella Val Ravella e nel suo percorso supera ripetutamente il torrente con le sue belle vasche naturali di origine glaciale. Numerosi sono anche i massi erratici che si incontrano, trasportati sino a qui dai grandi ghiacciai della Valtellina nell' era quaternaria.
Si prosegue sino alla deviazione sulla sinistra per San Miro (15 minuti). Il santuario edificato a partire dal 1643 e consacrato nel 1660 nel luogo in cui secondo la tradizione, visse l'eremita San Miro Paredi. (vedi descrizione nelle foto)
Rotornati sul sentiero principale, che presto diventa acciottolato, si arriva in breve tempo al parcheggio della Fonte Gajum, dove abbiamo lasciato stamani le auto.
Bellissima gita in una bella giornata calda di marzo, trascorsa in piacevole compagnia di :
Giorgio, Edgardo, Antonio, Piero, Angelo e Daniela + io (Ugo)
Periplo dei Corni di Canzo
Oggi siamo in sette.
Partenza dalla Fonte Gajum sopra Canzo. Con bella strada selciate si sale alla Prim' Alpe dove e' in funzione un Centro di Educazione Ambientale con possibilita' di ristoro e pernottamento, con annesso un piccolo museo-laboratorio paleontologico, in cui si possono osservare alcuni fossili ritrovati in zona, una raccolta di sezioni di piante, un erbario con la flora locale.
Si procede ora verso Terz'Alpe, sempre su comodo sterrato, sino ad un bivio con sentiero sulla sinistra che si imbocca in salita attraverso una pineta che presto lascia il posto ad un bel bosco di faggi.
Si incontra una piccola sorgente e proseguendo sempre in salita si incontra un masso erratico dal quale salgono dei magnifici faggi.
Quasi al culmine della salita si inizia a scorgere il lago di Como con le montagne dell'alto lago.
Quando il sentiero comincia a pianeggiare si scorge poco lontano il rifugio SEV (Societa' Escursionisti Valmadrera). Contro i prati in leggera pendenza, svettano le Grigne. Raggiunto il rifugio SEV si prende un sentiero che contorna le pareti nord-est del Corno Centrale. Le pareti verticali del Corno incombono sino alla bocchetta di Luera, da dove saliamo con breve ascesa al Corno Orientale.
Qui sosta pranzo e rilassamento....e autoscatto di rito!
Splendida visuale sulle Grigne e sul vicinissimo Moregallo.....un po' di foschia su Lecco e Monte Barro e su tutta la pianura.
Si riprende poi il sentiero alla bocchetta di Luera e si scende all' acqua del Fo', per proseguire sino alla Terz'Alpe. Punto di ristoro molto frequentato ma oggi chiuso.
Ora seguiamo il sentiero Geologico che scende nella Val Ravella e nel suo percorso supera ripetutamente il torrente con le sue belle vasche naturali di origine glaciale. Numerosi sono anche i massi erratici che si incontrano, trasportati sino a qui dai grandi ghiacciai della Valtellina nell' era quaternaria.
Si prosegue sino alla deviazione sulla sinistra per San Miro (15 minuti). Il santuario edificato a partire dal 1643 e consacrato nel 1660 nel luogo in cui secondo la tradizione, visse l'eremita San Miro Paredi. (vedi descrizione nelle foto)
Rotornati sul sentiero principale, che presto diventa acciottolato, si arriva in breve tempo al parcheggio della Fonte Gajum, dove abbiamo lasciato stamani le auto.
Bellissima gita in una bella giornata calda di marzo, trascorsa in piacevole compagnia di :
Giorgio, Edgardo, Antonio, Piero, Angelo e Daniela + io (Ugo)
Tourengänger:
ugo
Communities: Hikr in italiano
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