by lumi
Il mistero del buio... la magia della notte...
Quando la città rallenta e sta per addormentarsi, l'oscurità prende la parola.
La montagna si anima del nostro gruppo CAI, piccoli puntini luminosi che attraverso il labirinto del buio vuol provare la scintilla di un’esperienza nuova.
In questo momento di apparente oscurità, la montagna offre uno dei suoi volti più affascinanti, dove l'immensità della natura e la magia della notte danno all'ambiente un fascino surreale.
Sembra che vai alla deriva, ma no...Il mistero ti rapisce, in questi momenti di ambiguità, le distanze si accorciano, i presenti si allungano, i ritmi e le forme si mescolano e diventano effimeri, la confusione piacevole, sembra di camminare sull’aria, non distingui più la terra, il bosco, le creste....
L’atmosfera può essere inquietante, ma in realtà svela un aspetto vivo e sicuro, non siamo soli, il buio ci svela la vita, ci fa sentire in compagnia, non è una forma di follia...piuttosto di fiducia e di sintonia completa con la montagna.
La luce della lampada svela il giallo-arancio di coppie di occhi luminosi che penetra il profondo del buio, la luna piena ci osserva e ci segue discretamente....ti abbandoni nell’istante presente e poi ti tuffi nel successivo, ti meravigli del sollievo.. lo spirito prende il largo insieme al corpo ..sei immerso nella magia della notte...vivi intensamente il mistero del buio....
Buona notte....notte!
By patripoli,
Il crepuscolo è il momento della giornata che preferisco, un'ora magica e piena di mistero in cui il buio lentamente si espande, ricacciando le luci ormai incerte di fine giornata negli angoli più remoti del paesaggio.
Partiamo da Mornico che è quasi l'ora del crepuscolo, un branco variegato di esseri umani che si muove, non senza rumore, in cerca degli spiriti del bosco che popolano questi luoghi, uscendo allo scoperto solo con il buio.
Mentre attraversiamo questi territori ci lasciamo avvolgere dalle ombre della sera che, impietosamente, calano su di noi come un sipario alla fine del primo atto.
Un atto che si conclude, quello della luce, e un altro che sta giusto per iniziare, quello delle tenebre.
Partire di giorno e tornare di notte mi permette di percepire e di sperimentare la realtà degli opposti: la luce e il buio, il sole e la luna, il suono e il silenzio .......
Le montagne, tutt'intorno, sembrano giganti che si parano, solidi e massicci, di fronte a noi, che procediamo schierati, uno dietro l'altro, consapevoli della nostra piccolezza e della nostra fragilità.
Il calore del Rifugio è un balsamo per i nostri corpi intorpiditi e infreddoliti e guardando laggiù, verso valle, le luci tremolanti della pianura, non possiamo fare a meno di sentirci degli "eletti".
Lungo la via del ritorno incombe sopra di noi la volta celeste punteggiata di stelle che, con la supervisione della luna, illuminano il nostro cammino.
Gli abitanti del bosco, nascosti dietro gli alberi e le rocce, ci osservano immobili e taciturni.
Un monito sommesso e impercettibile sulle loro labbra: "Un po' di silenzio, per favore!"
By lebowski
Il nero non ha ancora preso il sopravvento, lo skyline della Valsassina è segnato da pennellate di indaco e arancio bruciato che si rispecchiano nel lago sottostante.
L'uomo ha sempre cercato la misura di sè stesso e del mondo che lo circonda nel cielo, disegnando animali fantastici tra le stelle ricercati nella loro casuale disposizione cosmica.
Ecco una piccola truppa di questi discendenti di Tolomeo, camminare in fila nel buio del bosco, su di un tappeto di erba stopposa.
Li guida un barbabianca con due bastoncini in mano.
Qualcuno ha una luce nel mezzo della fronte, i loro deboli occhi umani non sono adatti per il buio, sono animali poco assimilabili alla notte.
Il latrato di un cane morde il silenzio.
Attraversano Tedoldo, un villaggio spettrale dove dietro ogni casa potrebbe esserci Darth Fener nascosto nel buio che cerca il bosone di Higgs, la particella di Dio che sfreccia nell'universo dispensando massa al cosmo intero.
Arriva la notte.
La notte è del lupo che cerca la preda, la leggenda dice che sappia leggere il pensiero nei suoi occhi prima di ghermirla.
La notte è del gatto e del gufo dagli occhi gialli.
La notte è ipertrofia delle ombre, vuoto di luce, negativo del giorno, musa custode di intimi segreti.
Flash.
Mi infastidiscono i lampi delle loro macchine fotografiche.
Gli umani sono malati di nostalgia, vorrebbero conservare ogni istante, anche il più sfuggente ed anonimo, nella memoria digitale, dimenticando...che quello che resta di noi dopo questa parentesi dello spazio tempo che chiamano vita, oltre ad un mucchietto d'ossa, è piuttosto l'idea che di noi si è costruita tra le spire del tempo.
Il nostro corpo svanirà come un mandala spazzato dal vento, le nostre azioni invece avranno conseguenze sui nostri discendenti per sempre.
La carta da parati del cielo sulle nostre teste si fa più nera, appaiono le prime stelle, affascinanti quanto intangibili.
E' ancora presto per l'entrata in scena della la luna, il sole del vampiro.
Li osservo dall'alto di un ramo di larice dove sono appollaiato.
Noi gufi abbiamo un carattere solitario, preferendo i boschi con scarpate rocciose dove riusciamo a trovare meglio zone di riparo, usciamo solo dal tramonto all'alba in cerca di prede.
Ah dimenticavo... il mio nome è Vlad, sono un gufo ed ho origini russe.
Stasera ho già cenato, quindi...voglio proprio vedere questi umani dove vanno a finire.
Abbandonano il sentiero inerpicandosi sulla montagna, chissà cos'hanno in mente....di notte le idee si espandono e mettono grandi e folli ali, scendono in picchiata dalle vette del nulla per planare leggere nello spazio terrestre.
Li seguo nascosto nel buio fino alla Capanna Vittoria.
Ora è tutto chiaro, erano semplicemente alla ricerca di cibo!
L'uomo che mangia è preistorico nelle sue movenze, molto simile ai suoi progenitori habilis ed erectus, quando ingurgita cibo a soddisfazione del bisogno primario del nutrimento.
Alcuni, fanno anche largo uso della rossa bevanda a base di uva fermentata detta vino.
Intanto fuori, Madama Luna arriva attesa come un rimborso dell'INPS, rischiarando la "luminosissima tenebra" , come la chiamavano i mistici medievali, con la sua luce oltreumana.
La metafisica nell'anno mille colloca nella "lux" la prima forma di ogni realtà materiale.
Il silenzio della notte permette di sentire il rumore della creazione che regola incessante i meccanismi del nostro universo.
Escono dal rifugio, sui loro volti vedo la soddisfazione. Iniziano a scendere tracciando il fianco della montagna in obliquo.
Le nubi tagliano angoli di luna, sopra un cielo così nero che anche le stelle vi annegano, come piccoli naufraghi in un mare etereo ed infinito.
Ho sentito che uno si chiama lebowski, che fa rima con Visotsky, , ,,sicuramente viene anche lui dall'est come il sole nascente.
Cosa li ha spinti veramente quassù nella notte?
Rispondere sarebbe difficile come vedere una stella nera, o...trovare l'algoritmo per il calcolo della felicità.
soundtrack: Vladimir Visotsky "Ohota na volkov" (Владимир Высоцкий-Охота на волков)
http://www.youtube.com/watch?v=i1_0fi831Vk
by grandemago
Vivere la notte vagando nel buio e nel silenzio (???) apre l’anima a sensazioni forti, ancestrali, lontanissimi dal surrogato di vita che ci offre la “civiltà”, una civiltà che troppo spesso rifiuta il nostro essere animale.
Per noi questa è un’esperienza profonda, per loro è la normalità!
Noi ci muoviamo impacciati perchè in questo ambiente siamo persi.....anche se ascoltiamo Mozart.
Non sentiamo odori, non ci sappiamo orientare e ogni rumore ci mette in ansia.
Loro sono i veri padroni del mondo.....sanno dove si trovano, sanno chi siamo noi e non hanno bisogno della frontale. Riconoscono ogni odore e ogni rumore.....anche se non ascoltano Mozart!
Questa notte non posso abbandonarmi a sensazioni profonde, devo guidare e dare sicurezza al gruppo, devo ascoltare il silenzio, devo sentire gli odori, devo sapere dove metto i piedi.....devo essere “animale”.........che sensazione meravigliosa!
In fondo.....cosa c’è di più profondo?
P.S. Ascolto anche Mozart, Led Zeppelin.....and The Animals!
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