Punta di Larescia mt 2195
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Dopo la nevicata di ieri la meteo insperatamente prevede una bella giornata ed allora subito con mio fratello Giorgio e Billie andiamo a fare una bella ciaspolata alla punta di Larescia. Lasciata l'auto in località Camperio Piana calziamo subito le ciaspole e ci incamminiamo lungo la strada forestale del versante nord che dà garanzie di un completo innevamento. La strada è battuta dalle tracce delle motoslitte per cui facilmente e senza fatica arriviamo al rifugio. Salutiamo il mitico capannat Valerio ringraziandolo delle informazioni sulla neve che mi aveva fornito telefonicamente ieri. Tempo fantastico,no vento e temperatura non particolarmente fredda. Il percorso è già battuto e la neve è sufficientemente camminabile e mai eccessiva. Purtroppo dopo poca salita Giorgio ha un inconveniente con lo scarpone di sinistra che gli procura un dolore alla caviglia. Quindi devo rallentare l'ascesa per aspettarlo ogni tanto. Questo però non diminuisce il piacere di camminare in questa bella zona. Arriviamo in cima ed al baitino ci sono già 4 o 5 persone. Entriamo nel baitino e ci sistemiamo su sedie mentre Billie si sdraia sotto il tavolo in pieno sole. Ottima sosta. Scriviamo sul libro del rifugio e dopo aver mangiato qualcosa e fatto varie foto ci apprestiamo a scendere. Anche per la discesa Giorgio sentiva dolore alla caviglia ma stoicamente procedeva seppur a rilento.Al rifugio sosta pranzo con un abbondante piatto di tagliatelle al ragù preparato da Valerio che gentilmente provvedeva anche a servire delle squisitezze per Billie. Io qui sono abbastanza di casa essendo associato alla società Nido d'Aquila e frequentando la zona ed i rifugi. Il sole spariva e quindi era giocoforza lasciare la capanna e scendere. Giorgio non ha voluto farsi accompagnare giù da una motoslitta e quindi un poco piano (Billie ad ogni curva della strada tornava indietro da Giorgio per appurare se procedeva bene....) siamo scesi lungo la stradina sino all'auto a cui siamo arrivati ormai con quasi il buio ed attrezzati delle 2 pile che sempre mi porto (dopo tanto finalmente sono sceso alla luce delle pile: è sempre un'esperienza fantastica perchè la montagna cambia ed i colori prima diventano più accesi e poi lentamente si spengono così dando alle montagne una sembianza d'irrealtà particolare.....).Prima uscita del 20120. A tutti gli amici "hikriani" rinnovo gli auguri di un buon anno ricco di belle ed appaganti escursioni in montagna a tutti i livelli.
Tourengänger:
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