Poncione d'Alnasca - 2.301m
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Partenza da Varese alle h 5.40 circa. Arrivo ad Alnasca h 6.50 circa. Inizio camminata h 7 in punto.
Trovando un unico buco libero nel parcheggino di fronte ad Alnasca decidiamo di lasciare la macchina li. Cartelli riservati ai residenti non ne abbiamo visti, cosi ne approfittiamo, nel caso errato chiediamo scusa per l'impiccio.
Oltrepassiamo il piccolo abitato di Alnasca (757m) per buttarci nel bosco ed iniziare la salita con sostenuta pendenza iniziale. Bisogna spaccare il fiato. Il sentiero è molto umido e le rocce scivolose in quanto rivolto a NordOvest.
Giungiamo in breve agli alpeggi di Pianchetta (1.116m) dove è presente una fonte d'acqua. Nonostante sia il 1 ottobre quest'anno il caldo persiste assai. Da qui il sentiero procede con buona pendenza lungo la dorsale in direzione SudEst, immerso tra alberi e massi dalle forme varie e squadrate.
Si arriva all'alpeggio "In Cima Alle Piode" (beeelli nome!) (1.535m). Ci si rigetta nel bosco salendo fino a Q1.733 dove troviamo un paio di alpeggi ben curati. Proseguendo verso Est con poco dislivello giungiamo in poco tempo alla piana di Agazzoi (1.876m), fantastico punto panoramico verso la Cresta della Fopia.
10 minuti di pausa e poi si prosegue per il sentiero che avvolge da Nord il tratto finale della vetta. Da qui manca quasi un'ora. Di buon passo raggiungiamo la piana dell' Alpe d'Alnasca (circa 2.000m), caratterizzato da una geografia in stile monument valley made in CH. Panorama mozzafiato sulle vette circostanti. Non è ancora finita e la fatica si fa sentire, probabilmente ho tenuto un passo troppo sostenuto per la mia nuova dieta naturopatica, mentre il mio compagno viaggia ancora con facilità.
Da qui un ultimo cartello direzionale ci indirizza verso la cima, tutto su rocce in stile ghiaione senza nessuna difficoltà, stabili. Solo nell'ultima parte c'è un piccolo punto attrezzato con una corda fissa dove però non c'è nessuna difficoltà nell'oltrepassarlo. Viene definito "esposto" anche se, a mio avviso, non presenta tutta questa pericolosità. Comunque quest'ultima parte fa guadagnare il + al T3 di difficoltà itinerario.
Appena si scorge la croce la fatica è finita, siamo in vetta (2.301m). Il favoloso paesaggio ripaga della fatica provata. Il cielo è incredibilmente pulito e si notano tutte le principali cime della Val Verzasca. Una foto in solitaria al sempre splendido Poncione Rosso. Fa talmente caldo che restiamo a prendere un po' di sole senza maglietta (1' ottobre!!).
Al ritorno ripercorriamo la stessa via con qualche divertente variazione improvvisata sulle roccette terminali. In seguito, ove possibile con sicurezza, manteniamo un passo da corsetta così da giungere in breve alla macchina.
Dislivello: 1.543m
Tempo andata: 3h 30'
Tempo ritorno: 2h !!
Trovando un unico buco libero nel parcheggino di fronte ad Alnasca decidiamo di lasciare la macchina li. Cartelli riservati ai residenti non ne abbiamo visti, cosi ne approfittiamo, nel caso errato chiediamo scusa per l'impiccio.
Oltrepassiamo il piccolo abitato di Alnasca (757m) per buttarci nel bosco ed iniziare la salita con sostenuta pendenza iniziale. Bisogna spaccare il fiato. Il sentiero è molto umido e le rocce scivolose in quanto rivolto a NordOvest.
Giungiamo in breve agli alpeggi di Pianchetta (1.116m) dove è presente una fonte d'acqua. Nonostante sia il 1 ottobre quest'anno il caldo persiste assai. Da qui il sentiero procede con buona pendenza lungo la dorsale in direzione SudEst, immerso tra alberi e massi dalle forme varie e squadrate.
Si arriva all'alpeggio "In Cima Alle Piode" (beeelli nome!) (1.535m). Ci si rigetta nel bosco salendo fino a Q1.733 dove troviamo un paio di alpeggi ben curati. Proseguendo verso Est con poco dislivello giungiamo in poco tempo alla piana di Agazzoi (1.876m), fantastico punto panoramico verso la Cresta della Fopia.
10 minuti di pausa e poi si prosegue per il sentiero che avvolge da Nord il tratto finale della vetta. Da qui manca quasi un'ora. Di buon passo raggiungiamo la piana dell' Alpe d'Alnasca (circa 2.000m), caratterizzato da una geografia in stile monument valley made in CH. Panorama mozzafiato sulle vette circostanti. Non è ancora finita e la fatica si fa sentire, probabilmente ho tenuto un passo troppo sostenuto per la mia nuova dieta naturopatica, mentre il mio compagno viaggia ancora con facilità.
Da qui un ultimo cartello direzionale ci indirizza verso la cima, tutto su rocce in stile ghiaione senza nessuna difficoltà, stabili. Solo nell'ultima parte c'è un piccolo punto attrezzato con una corda fissa dove però non c'è nessuna difficoltà nell'oltrepassarlo. Viene definito "esposto" anche se, a mio avviso, non presenta tutta questa pericolosità. Comunque quest'ultima parte fa guadagnare il + al T3 di difficoltà itinerario.
Appena si scorge la croce la fatica è finita, siamo in vetta (2.301m). Il favoloso paesaggio ripaga della fatica provata. Il cielo è incredibilmente pulito e si notano tutte le principali cime della Val Verzasca. Una foto in solitaria al sempre splendido Poncione Rosso. Fa talmente caldo che restiamo a prendere un po' di sole senza maglietta (1' ottobre!!).
Al ritorno ripercorriamo la stessa via con qualche divertente variazione improvvisata sulle roccette terminali. In seguito, ove possibile con sicurezza, manteniamo un passo da corsetta così da giungere in breve alla macchina.
Dislivello: 1.543m
Tempo andata: 3h 30'
Tempo ritorno: 2h !!
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