La Biscia mt 1995 e Sasso Guidà mt 1800


Publiziert von turistalpi , 12. Dezember 2011 um 20:19.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:11 Dezember 2011
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Portola-San Jorio   CH-GR   CH-TI 
Zeitbedarf: 3:30
Aufstieg: 1150 m
Abstieg: 1150 m
Strecke:Carena-alpe Croveggia-La Biscia-capanna Gesero-Sasso Guidà-Piano Dolce-Melirolo-Melera-Carena

Le previsioni meteo indicano abbastanza bello sino alle 16 e poi coperto almeno per la zona del Bellinzonese. Decido con Billie di andare in Val Morobbia che ben conosco per salire eventualmente alla Cima delle Cicogne già salita in precedenza. Parto da Carena e lasciata l'auto seguo la strada che passa dalla ex dogana e scende verso il ponte sulla Morobbia. Il motivo è che non volendo salire dal solito sentiero vorrei sapere se possibile salire dai monti del Dosso come indicato sulla CN Roveredo. La strada scende sempre più e di sentiero non c'è l'ombra; non vorrei scendere ulteriormente per poi magari non trovando il sentiero farmi tutta la mulattiera in ombra per poi salire al passo di S. Jorio od all'alpe Fossada ed allora ritorno sui miei passi e salgo lungo l'usuale sentiero che passa dall'alpe Croveggia. Inizialmente il tempo è molto bello ma dal passo S.Jorio stanno salendo dei grossi nuvoloni ma tanto fino alle 16 devo stare tranquillo (meteo...). Dall'alpe salgo poi alla sella che divide la val d'Arbedo dalla val Morobbia e poi proseguo lungo la cresta che termina alla Biscia (avevo già fatto questa cresta in discesa ma mi sembrava molto più boscosa tanto che allora avevo fatto fatica a passare). Ora un piccolo sentierino facilita molto l'ascesa e gli alberi permangono tutti più sul versante nord che sud dove si passa abbastanza bene anche se a tratti con cautela. Prima ero abbastanza certo di arrivare alla cima delle Cicogne confortato dal tempo bello ma ora il tempo si fa sempre più cupo e freddo e la cima è ormai avvolta dalla nebbia che lambisce anche La Biscia.Salgo e salgo ed è sempre peggio. Alla Biscia vedo appena sotto a sinistra una persona entrare in un casotto che non avevo notato (e si che c'è anche un pannello solare....) ed allora mi fermo un attimo pensando che forse non vale la pena salire in quelle condizioni e per non vedere nulla. Con Billie che ormai ha fiutato il calduccio di una baita corro ed arrivo alla casetta. Esce una persona a cui domando se è un bivacco o meno. Mi dice che è un posto privato delle Guardie di confine e che stanno per andare via (che peccato!). Però molto gentilmente mi prega di entrare e mi offre del tè, biscotti per Billie ed acqua. Nel bivacco sono tre guardie di confine con cui parliamo di montagna e di tanti altri argomenti( tra l'altro vengo a sapere che il sentiero che cercavo giù a Carena non c'è più e che dalle baite del Dosso bisogna poi traversare all'alpe Fossada). Sono veramente stupito della estrema gentilezza di costoro che mi hanno dato un' ospitalità disinteressata e tante attenzioni per la mia Billie. Ecco questo per me è lo spirito della montagna e dei veri montanari! Fuori intanto è cominciato a nevicare ( penso che la perturbazione delle 16 è in anticipo) : una neve ghiacciata e fitta. Di salire non mi sembra proprio il caso. Le guardie scendono per un sentiero che non conosco ripassando dalla sella della biscia e poi attraversando in discesa una piantagione arrivano all'alpe Fossada e poi a Carena. A questo punto invece io scendo per la mulattiera normale e scorciatoie varie alla capanna Gesero per fare una sosta pranzo (anche se poco ma si deve mangiare sopratutto Billie che è un poco stanca...). Alla capanna non c'è nessuno ed io entro dall'entrata invernale. Dentro c'è tutto quello che serve e tutto abbastanza pulito, però fa forse più freddo che fuori. Sosta pranzo. Telefono a Pinuccia: credito esurito!! Comincio ad essere in ansia. La sosta è breve e poi via scendo per la strada e poi al bivio per il sentiero che va a Carena. Continua a nevicare ma dato il tipo di neve non rimane che qualche ciuffo o striscia specie sul prato e le pietre. Alla sella seguo il crestone  a destra che dopo aver toccato il punto quotato 1799mt arriva al cartello che indica il Sasso Guidà. Da qui proseguo per la capanna Genzianella per un bel sentiero tranquillo: ha smesso di nevicare ma è sempre molto coperto e freddo. A Pian Dolce prendo a sinistra e poi seguo la segnaletica sempre a sinistra per Melirolo e Melera. Il sentiero, che non ho mai fatto, attraversa un grande betulleto e poi gira sulla costa opposta di faggi. Foglie a tutto spiano ma che non danno particolari fastidi. Il sentiero tra l'altro attraversa diverse vallette con acqua e gradualmente arriva al piccolo paesello di Melirolo. Da qui per strada asfaltata in 20 minuti a Carena. A giochi fatti ritengo comunque migliore il sentiero da Carena alla sella che quello da Pian Dolce a Melirolo anche se me lo avevano descritto migliore.....Billie era alla fine stanca penso sopratutto per le condizioni meteorologiche ( il giorno dopo non aveva ancora smaltito la stanchezza.....) Per la cronaca: mi sono accorto quasi a casa che ero senza documenti e come detto senza telefono. L'ho scampata bella perchè , fatto  inusuale, a 500 metri dalla dogana di Brogeda c'erano alcune vetture della polizia che fermavano parecchie auto  (non so perchè).......

Tourengänger: turistalpi
Communities: Hikr in italiano


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