Pian Cavallone, Monte Todano e Pizzo Pernice


Publiziert von peter86 , 10. November 2011 um 19:28.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:10 November 2011
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:30
Aufstieg: 700 m
Strecke:Cappella Fina (1102 m) - Pian Cavallone (1564 m) - Monte Todano (1667 m) - Pian Cavallone (1564 m) - Pizzo Pernice (1506 m) - Colma di Cossogno (1292 m) - Cappella Fina (1102 m)
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano autostrada per Gravellona Toce, uscire a Verbania e imboccare la strada per Verbania. Dopo qualche km svoltare a sinistra per Miazzina e seguire fino al paese, da qui per Alpe Pala, quindi in Via Memoriale degli Alpini fino a Cappella Fina, dove termina la strada e si parcheggia
Kartennummer:Kompass n°90 (Lago Maggiore)

Partiamo da Milano indecisi sull'escursione da fare, diverse idee mi frullano per la testa. Arrivati nel Verbano,  il cielo terso e limpido mi convince che sia la giornata giusta per tre facili ma panoramicissime cime, ai confini del Parco della Val Grande.

Parcheggiamo l'auto nell'ampio spiazzo di Cappella Fina e imbocchiamo il larghissimo sentiero (quasi un'autostrada!) indicato per Pian Cavallone.
Dopo un breve tratto nel bosco gli alberi si diradano e si possono già ammirare begli scorci sul Lago Maggiore, sulla verde pineta del Pian Cavallone e sul Pizzo Marona.
Il sentiero percorre un lungo e panoramico traverso, in leggera salita, sul fianco del Pizzo Pernice, fino a raggiungere la sella (1420 m circa) che separa il Pernice dal Pian Cavallone e dove si dirama il bivio (che noi ignoriamo) per l'Alpe Curgei.
Si apre all'improvviso un panorama mozzafiato su Rosa, Mischabel e Weissmies e, in primo piano, sulle già imbiancate cime della Val Grande.
Intorno a noi un ambiente del tutto particolare: sul versante del Lago Maggiore domina il verde scuro del fitto bosco di abeti, interrotto solo da qualche larice dorato, sul versante della Val Grande prevale il giallo dei prati, con qualche chiazza rossa-marroncina di arbusti e faggi ormai quasi spogli.
Per facile cresta perveniamo poi alla grossa croce del Pian Cavallone (1 h 25), dove ci fermiamo ad ammirare il meraviglioso panorama.
Scendiamo quindi di qualche metro fino alla Cappella di Pian Cavallone e da qui risaliamo un breve strappo che ci porta sulla vetta più alta di giornata, il Todano (1 h 45).
Davanti a noi appaiono anche, già imbiancati, lo Zeda e il Gridone, mentre in lontananza si vede una distesa di montagne, che non riesco a riconoscere neanche col binocolo.
Sono le cime del Bellinzonese (cerco di individuare il Pizzo di Claro ma non ci riesco), della Val Mesolcina, della Valle Spluga, forse in lontananza anche dell'Engadina e della Valtellina.
Ben più vicine e distinguibili, sull'altro versante, il Rosa, il Mischabel e il Trittico del Sempione!
Non è da meno anche il panorama sul Lago Maggiore, con le Isole Borromee, e sul Varesotto coi suoi laghi.
La giornata è davvero limpida e la temperatura è molto gradevole, quindi optiamo per un lunga lunga sosta pranzo e foto.
Poi, lasciato un messaggio sul libro di vetta (non mi aspettavo di trovarlo anche su una cima così modesta!), iniziamo la discesa.
Seguiamo lo stesso percorso dell'andata fino alla sella ai piedi del Pizzo Pernice.
Poco prima di raggiungerla un bellissimo camoscio ci taglia la strada e fugge via a grandi balzi.
Arrivati alla sella, su consiglio di un simpatico runner di montagna incontrato poco prima, optiamo per un breve anello che ci consente di salire anche su questa vetta.
Raggiunto l'omino di vetta del Pizzo Pernice (2 h 35) scattiamo anche qui qualche foto e ricominciamo la discesa lungo la cresta.
Le pendenze dapprima sono molto blande, poi si trasformano in una vera e propria picchiata, per fortuna breve, fino alla Colma di Cossogno, dove troviamo panchine e tavoli per la sosta.
Da qui si ha un bel panorama sull'abitato di Cicogna e sulla Val Pogallo.
Non c'è nessun cartello che indica la direzione da seguire, ma ricordandoci i consigli del runner e consultando la cartina, è evidente che dobbiamo seguire il sentiero che si dirama a sinistra. Andando dritti proseguiremmo fino al Monte Todum.
Entriamo in un dorato bosco di larici e, guadato qualche torrentello, perveniamo ad una particolare palina con sei cartelli, ognuno dei quali indica una possibile meta.
Seguiamo per Cappella Fina e, dopo pochi metri, sbuchiamo sul largo sentiero dell'andata, che ci riporta in breve alla macchina (3 h 30).

Bellissima escursione, perfetta per questo periodo che offre giornate corte ma spesso limpide.
E' una gita molto breve e dal dislivello contenuto, ma i panorami sono davvero da urlo.
I sentieri sono facili e in ottimo stato, l'unico neo è la scarsità di indicazioni che, anche quando ci sono, riportano solo alcune delle tantissime possibili mete lasciando così l'escursionista all'oscuro di tanti possibili giri che si potrebbero fare!


Tourengänger: peter86, Ricc
Communities: Hikr in italiano


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