Pizzo Troggi e Monte del Sangiatto


Publiziert von peter86 , 19. Oktober 2011 um 14:56.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:18 Oktober 2011
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:45
Aufstieg: 880 m
Abstieg: 880 m
Strecke:Alpe Devero (1630 m) - Corte d'Ardui (1760 m) - Alpe Fontane (1910 m) - Pizzo Troggi (2309 m) - Bocchetta della Scarpia (2248 m) - Monte Sangiatto (2387 m) - Alpe Sangiatto (2010 m) - Crampiolo (1767 m) - Alpe Devero (1630 m)
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano autostrada per Gravellona, poi proseguire su superstrada del Sempione e uscire a Crodo. Seguire per Baceno e lì svoltare a sinistra per Devero
Kartennummer:Kompass n°89 (Domodossola) o Carte Escursionistica del Parco Veglia-Devero

Immancabile escursione autunnale al Devero, per ammirarlo nei magici colori dorati di questa stagione.
Oggi la mia meta è il Monte del Sangiatto, facile e panoramica vetta del “Grande Est”.
Per arrivarci opto però per un percorso un po’ avventuroso, fuori dai soliti sentieri battuti, salendo prima al piccolo cucuzzolo del Pizzo Troggi.

Dalla piana del Devero raggiungo le belle baite di Corte d’Ardui (0 h 20), da cui inizio la salita verso la Forcoletta.
L’aria è gelida (2°C al mio arrivo) e fino alla Forcoletta la salita è tutta all’ombra. La bellezza dei lariceti, che spesso si aprono regalando meravigliosi scorci sul Pizzo Cervandone e sulla Punta della Rossa, mi fanno comunque sentire meno il freddo!
Arrivato alla Forcoletta (0 h 45) finalmente posso riscaldarmi un po’ al sole, e ne approfitto per una breve pausa per bere e mangiare qualcosa.
Da qui seguo il sentiero per l’Alpe Fontane, che con un breve traverso, taglia i ripidi pratoni che scendono nel vallone dell’Alpe Cologno.
Il sentiero è sempre largo e comodo, attenzione solo a qualche brevissimo tratto in cui passa al di sopra di qualche piccola bastionata rocciosa ed è quindi leggermente esposto.
In pochi minuti raggiungo la bella “terrazza” panoramica dell’Alpe Fontane (1 h 00), da cui inizia a vedersi anche la Weissmies, che spunta a destra del Pizzo Diei.
Dall‘Alpe Fontane seguo un sentiero che risale un canalino erboso e si ricongiunge con il sentiero proveniente dall’Alpe Sangiatto.
Fino a qui nessun problema, ci sono paline segnavia ad ogni bivio, e i sentieri sono sempre marcati.
Da qui devo inventarmi il percorso, perché non ci sono sentieri che portano al Pizzo Troggi, né, ovviamente, indicazioni (questa cima in realtà non è neanche segnata sulle carte, è il cucuzzolo quotato a 2309 mt appena a sud del Monte del Sangiatto) .
Arrivato sul largo sentiero del Sangiatto compio però un grave errore di valutazione. Davanti a me c’è una grossa bastionata rocciosa e, per aggirarla, imbocco il sentiero verso destra, per abbandonarlo poco dopo e risalire un dolce canalino erboso, che mi porta ad un bel pianoro panoramico.
Da qui vedo già la mia meta, ma non capisco come raggiungerla. Se continuo fino alla fine del pianoro arrivo alla sommità della Corona Troggi, da cui però è impossibile raggiungere il Pizzo.
Le soluzioni sono quindi solo due: ridiscendere fino al sentiero, per aggirare la bastionata rocciosa dal lato sinistro, o risalire una ripidissima parete erbosa, alta qualche decina di metri.
Opto per la seconda soluzione, che non si rivela particolarmente felice…
La salita è ripidissima, quasi verticale, e devo praticamente arrampicarmi in mezzo a ciuffi d’erba che non offrono alcun appiglio.
A metà ascesa penso di desistere, ma, dopo una breve riflessione, mi accorgo che è più facile arrivare in cima che ridiscendere… un ruzzolone fino al pianoro sottostante non sarebbe certo piacevole!
Finalmente raggiungo la sommità della “parete”, che dall’altro versante non è altro che un vasto altopiano che, molto dolcemente, degrada verso la zona dei laghi del Sangiatto.
Se avessi seguito il sentiero a sinistra, anziché a destra, avrei facilmente aggirato la bastionata rocciosa, e sarei salito poi liberamente per dolci prati…
Altra beffa: mi accorgo di non avere più la maglia di micropile che, stupidamente, mi ero legato in vita prima di iniziare quel tratto ripidissimo. Ridiscendere da lì è troppo rischioso, piuttosto che farmi male a malincuore devo rinunciare alla ricerca della maglia!

Sconsiglio vivamente di salire da qui!

Ora che il difficile è superato, proseguo liberamente sui vasti pascoli della zona, dirigendomi verso il cucuzzolo del Pizzo Troggi.
Un ultimo strappo ripido mi porta in vetta (2 h 00), dove mi si apre un vero o proprio strapiombo sopra il Lago di Agaro!
Ammirato il panorama e scattata qualche foto, ridiscendo sull’altopiano sottostante e mi dirigo verso la base del Monte del Sangiatto, che da questo lato è molto ripido e quasi inaccessibile, il mio obiettivo è aggirarlo e risalirlo dall’altro versante.
Anche qui non ci sono sentieri, ma si cammina in ambiente aperto e panoramico, in mezzo a pascoli pianeggianti, in cui la direzione da seguire è sempre evidente.
Iniziano a comparire piccole tracce di sentiero, segno che non sono l’unico a passare di qui.
Arrivato al di sopra dell’Alpe Sangiatto, la traccia si trasforma in un vero e proprio sentiero, che, con un lungo traverso, raggiunge la Bocchetta di Scarpia (2 h 50), dove ci si ricongiunge col sentiero proveniente dall’Alpe.
Alla destra della Bocchetta un ometto indica la partenza del sentiero per il Monte del Sangiatto, che raggiungo facilmente in un quarto d’ora (3 h 05).
Il sentiero in questo tratto è comodo e non presenta alcuna difficoltà.
Dalla cima la vista è meravigliosa, su tutte le cime che circondano il Devero, dal Gruppo del Cistella fino alla Punta d’Arbola, e sulle vette del Sempione (Weissmies, Lagginhorn, Fletschhorn e Monte Leone).
Dall’altro lato si vede la Val Pojala, che mi ricorda la bella escursione fatta a giugno, e le cime che la separano la valle Antigorio.
Per scendere torno alla Bocchetta di Scarpia e, per comodo sentiero, raggiungo in successione i tre laghi del Sangiatto e l’omonima Alpe (3 h 40).
Da qui si rientra nei maravigliosi lariceti e si scende comodamente a Crampiolo (4 h 15).
Da Crampiolo prendo la bella stradina e in breve sono di nuovo al Devero e alla macchina (4 h 45).
 
Bellissima escursione ad anello, in cui si attraversano stupendi altopiani, selvaggi e poco frequentati e si raggiungono due vette ben panoramiche.
L’escursione si svolge in buona parte fuori dal sentiero, ma, in condizioni di buona visibilità, non ci sono grossi problemi: si cammina sempre su terreni facili e in luoghi aperti, dove è ben chiara la direzione da seguire (ovviamente bisogna avere prima studiato il percorso e avere un certo senso dell’orientamento).
Bisogna solo ricordarsi, nel punto dove ho sbagliato io, di prendere il sentiero verso sinistra, e da lì poi si può risalire facilmente in mezzo ai prati.

Un'altra variante, più semplice (T2) ma altrettanto remunerativa, per chi volesse rimanere sempre su sentieri ben marcati è la sola salita al Monte del Sangiatto: dall'Alpe Fontane si raggiunge il terzo lago del Sangiatto, da lì si sale alla Bocchetta di Scarpia e quindi al Monte, poi si torna al lago e da lì si scende all'Alpe Sangiatto e a Crampiolo

Tourengänger: peter86
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Kommentare (4)


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gbal hat gesagt:
Gesendet am 20. Oktober 2011 um 21:52
Bravo! Dal racconto appare che a te il senso dell'orientamento.... non manca.
Un bel giro in una zona non così frequentata.
Ciao
Giulio

peter86 hat gesagt: RE:
Gesendet am 20. Oktober 2011 um 23:09
Insomma...... in realtà l'errore che ho fatto è stato nel consultare la carta con un po' di sufficienza, se l'avessi fatto con maggiore attenzione avrei notato (dalle curve altimetriche) che il balzo roccioso si superava più facilmente da sinistra che da destra!
Dai comunque il giro è riuscito e alla fine sono soddisfatto!
Ciao
Pietro

gbal hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. Oktober 2011 um 20:00
Scusa Pietro, Credo ci sia stato un equivoco. Lungi da me l'intenzione di criticare. Anzi ho parlato di un buon senso d'orientamento proprio perchè ne hai dimostrato nel cavarti d'impaccio. Gli errori non contano; li commettiamo tutti. L'importante è proprio quello che hai fatto tu: cavarsela comunque.
ciao
Giulio

peter86 hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. Oktober 2011 um 21:50
Non ti preoccupare, avevo colto una punta di ironia che sarebbe stata assolutamente lecita!!!
ciao
Pietro


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