Pizzo Sascòla (2'057 m.s.m.) - Lago di Sascòla (1'740 m.s.m.)


Publiziert von ale84 , 23. Oktober 2011 um 21:25.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:16 Oktober 2011
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo Cramalina 
Aufstieg: 1631 m
Strecke:[LUNGHEZZA 12.1 km] Linescio (664 m) - Rotonda (1268 m) - Corte del Lago (1748 m) - Lago di Sascòla (1740 m) - Pizzo Sascòla (2045 m) - Corte Grande (1730 m) - Rotonda (1268 m) - Linescio (664 m)
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Locarno seguire la strada cantonale della Valle Maggia sino a Cevio. A Cevio attraversare il paese e seguire le indicazioni per Bosco Gurin. Linescio è la prima località che si incontra sulla strada a circa 10 minuti da Cevio.
Unterkunftmöglichkeiten:La capanna più vicina è la Capanna Alzasca

Oggi bellissima gita autunnale al Lago di Sascòla e al Pizzo Sascòla.
Inizialmente avremmo voluto salire al Monte Zucchero in Val Verzasca, ma poi le previsioni meteo e la possibile presenza di foschia ci hanno fatto cambiare meta, non valeva la pena fare tanta fatica e superare tutto quel dislivello per rischiare di ammirare un panorama compromesso, perciò abbiamo puntato sulla seconda possibilità vale a dire sul Lago di Sascòla con eventuale salita alla cima omonima.
Il punto di partenza di questa escursione è Linescio in Valle Maggia, per arrivarvi in auto dal Bellinzonese ci vuole una buona oretta. Arrivati in loco parcheggiamo l'auto e partiamo subito verso il lago, i cartelli in paese danno 3h 45 minuti per raggiungerlo...sigh! Ci abbassiamo immediatamente per raggiungere il ponticello che ci permette di attraversare il fiume Rovana, dopodiché iniziamo a salire mediante un evidente sentiero fatto in gran parte di scalini in pietra. Superiamo un castagneto, poi arrivano le betulle, passiamo una Cappella votiva e poi ancora su, il sentiero sale a risvolti e ci fa sbucare ai monti di Morella e Rotonda.
A Morella iniziamo ad essere baciati dai raggi del sole e quindi ci fermiamo per una breve pausa-gatorade e per ammirare il panorama che offre questo bel luogo, ottima la visuale sull'imponente mole del Madone di Càmedo. Terminato il pit-stop riprendiamo la salita su sentiero sempre evidente e per nulla difficoltoso, dopo 2h e 50 minuti raggiungiamo le sponde ancora parzialmente in ombra del bellissimo Lago di Sascòla! A questo punto credo che i cartelli a Linescio fossero un po'tanto pessimisti riguardo ai tempi di marcia, noi non siamo mica saliti a passo di corsa! Il lago si trova immerso tra i larici in una conca sotto le cime del Pizzo Alzasca e del Pizzo Mezzodì, in questo periodo purtroppo il sole non illumina più il lago al completo ma il fatto positivo è che di certo i larici dorati rendono il paesaggio incantevole.
Dato che il sole non è ancora arrivato ci fermiamo al lago per la pausa pic-nic attendendo il suo arrivo per poi fare le foto. Dopo un'oretta di sosta e dopo numerosi scatti prendiamo la decisione di tentare la salita al Pizzo Sascòla. Dalla cima sappiamo bene che non si vedrà il lago ma il panorama dovrebbe comunque essere molto bello soprattutto in direzione delle valli sottostanti...speriamo!
Dal lago alla cima non è più marcato alcun sentiero, bisogna salire in mezzo ai cespugli su terreno parecchio ripido fino a raggiungere la cresta che nell'ultimo tratto si collega poi con la cima vera e propria. La salita è davvero faticosa, fa un gran caldo e la pendenza qui non scherza...che südada...lo scriverò anche nel libro di vetta! Facendo slalom tra cespugli di rododendro, larici e pietrame vario raggiungiamo l'inizio della cresta dove iniziano pure i nostri problemini. Sulla cresta infatti vi sono alcuni cubi rocciosi da schivare, sul primo ci saliamo senza neanche accorgerci, per scendere però bisogna fare un saltino nel "vuoto" di un paio di metri...fin qui può andare...ci sediamo e poi ci lanciamo, ok abbastanza facile. Gli ostacoli successivi per dei NON-arrampicatori come i sottoscritti risultano gia troppo impegnativi, perciò decidiamo di schivarli sull'unico lato possibile e cioè a sinistra (verso la Val di Campo), il terreno è davvero ripido e alcuni passaggi sono esposti e richiedono concentrazione, un passo falso significherebbe volare di sotto senza possibilità di arrestare la caduta. Io abbraccio volentieri alcuni sassi e mi aggrappo a cespugli e zolle d'erba, sono due i passaggi da affrontare in questo modo, una volta fatto ciò si arriva sulla cima del Pizzo Sascòla dove è posata una bandiera rossocrociata. Il panorama devo ammettere che ripaga della fatica, è davvero grandioso! Ovviamente se leggete i consigli del caro Sciür Brenna in merito al Pizzo Sascòla potete stare freschi: "Itinerario 275, difficoltà EE - Si abbandona l'itin. 272 della Bocchetta di Sascòla al Lago di Sascòla (1740 m) e si sale per macereti e pendii erbosi in direzione NNW alla vetta." (dalla Guida delle Alpi Ticinesi 1, Edizioni CAS, autore Giuseppe Brenna).
Ok grazie, ed il resto mancia? Cubi di roccia eccettera dove li hai lasciati? La domanda mi sorge spontanea...ci sarà salito davvero su sta cima il caro Brenna o come si usa dire "l'è nai a stim"?!? Vabbè tanto ormai è fatta!
Il panorama come detto è grandioso e ripaga di ogni fatica, dal Pizzo Sascòla si notano le Valli di Campo e Bosco Gurin come pure la Valle Maggia, una parte della Lavizzara e molte, moltissime cime.
Vediamo bene la catena di montagne che separa la Val Maggia dalla Verzasca, spiccano in particolar modo la Corona di Redorta, il Monte Zucchero e Rasiva. Una sfilata in grande stile!
Mentre ci concediamo la merenda firmiamo pure il libro di vetta che non vanta molte entrate, sulla stessa pagina da noi firmata vediamo pure la scritta lasciata da chaeppi in data 15.06.2011.
Il tempo scarseggia ed è già ora di lasciare questa panoramica cima, per ricongiungerci al sentiero di salita scenderemo per la cresta erbosa in direzione dei pascoli di Corte Grande dell'Alpe di Sascòla. Sulla CN 1:25'000 per questo versante è pure segnato un sentierino che a tratti riusciamo a scorgere e seguire, ad ogni modo la discesa da questa parte non è per nulla impegnativa e non presenta difficoltà di rilievo. Superati gli edifici di Corte Grande continuiamo a seguire il sentiero che sebbene non marcato e in evidente stato di abbandono risulta ancora visibile e praticabile, ci ricongiungiamo dunque con il sentiero della mattina (il bivio non è molto visibile né tantomeno indicato) e percorrendo a ritroso l'itinerario di salita raggiungiamo Linescio con le ginocchia sfasciate.
Bellissima escursione per questa stagione, i colori autunnali rendono ancora più incantevoli dei paesaggi già di per sè fantastici. 

Dettagli sulle difficoltà:
La salita al Lago di Sascòla e la discesa dal ricongiungimento del sentiero sino a Linescio: T2
La salita dal Lago di Sascòla all'inizio della cresta verso la cima, non marcato: T3
Il breve tratto di cresta fino al Pizzo Sascòla con passaggi esposti: T3+
La discesa dalla cima fino a Corte Grande e al bivio dove si ricongiunge il sentiero: T3  

Tempo impiegato:
Salita al Lago di Sascòla 2h 50 minuti
Salita dal Lago di Sascòla al Pizzo Sascòla 1h
Discesa 2h 10 minuti
(soste comprese)  

Tourengänger: ale84, Mauro78
Communities: Hikr in italiano


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentare (5)


Kommentar hinzufügen

Jules hat gesagt:
Gesendet am 23. Oktober 2011 um 21:55
Beh, una bella avventura! Mamma mia che autunno superbo! Complimenti!

ale84 hat gesagt: RE:
Gesendet am 27. Oktober 2011 um 13:04
Per fortuna che "l'avventura" è durata solo una ventina di minuti, per il resto si è trattato di una piacevole, stupenda escursione!
Grazie, ciaooo
Ale

beppe hat gesagt: bella
Gesendet am 24. Oktober 2011 um 21:29
Complimenti bella escursione .
ciao Beppe

ale84 hat gesagt: RE:bella
Gesendet am 27. Oktober 2011 um 13:05
Ciao Beppe,
ti ringrazio molto, saluti.
Ale

LucioPerca hat gesagt:
Gesendet am 20. Januar 2021 um 20:55
Hahahahaha ti sei ritrovata in dimensioni più cuboidali che titraediche? Scusa, mi hai fatto morire. Grazie per la bella relazione, chissà magari a quest'estate se mi sentirò abbastanza tetracuboidale


Kommentar hinzufügen»