Monte Cornizzolo
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Non trovando parcheggio a Gajum, a causa della festa del Cornizzolo (e chi lo sapeva che era oggi?), abbiamo dovuto lasciare la macchina a Canzo e aggiungere così una decina di minuti di cammino in più, su strada asfaltata.
Da Gajum la salita è quasi interamente nel bosco, fino a Terz’alpe (1 h 20) su strada ciottolata, poi su sentiero sempre ben segnalato fino al valico della Colma (1 h 50).
Da qui si cammina in ambiente più aperto e panoramico, sulle montagne del basso triangolo lariano, e si giunge a Sasso Malascarpa (2 h 30), una strana e suggestiva conformazione rocciosa. Da qui si scende leggermente e, aggirando il Monte Rai, si giunge al rifugio (ahimè, raggiungibile in auto) posto alla base del cucuzzolo del Cornizzolo.
In breve, facendoci largo in mezzo alla marea di gente presente per la festa, raggiungiamo l'affollata vetta del Monte Cornizzolo (3 h 10).
Da qui si gode di un bel panorama a 360 gradi, su Triangolo Lariano, Corni di Canzo, laghi e colline dell’alta Brianza e pianura padana (offuscata dalla solita foschia).
Tornati al rifugio iniziamo la discesa, seguendo per un brevissimo tratto il percorso di andata, e poi svoltando a sinistra nel bosco (indicazioni sempre presenti).
Con una discesa piuttosto ripida giungiamo alla bella chiesetta di San Miro (4 h 30), da cui, per comoda stradina, si torna a Gajum e quindi a Canzo (5 h 00)
Nel complesso bella escursione, in luoghi a noi sconosciuti e comunque affascinanti. Certo non era da farsi il giorno della festa del Cornizzolo!
Da Gajum la salita è quasi interamente nel bosco, fino a Terz’alpe (1 h 20) su strada ciottolata, poi su sentiero sempre ben segnalato fino al valico della Colma (1 h 50).
Da qui si cammina in ambiente più aperto e panoramico, sulle montagne del basso triangolo lariano, e si giunge a Sasso Malascarpa (2 h 30), una strana e suggestiva conformazione rocciosa. Da qui si scende leggermente e, aggirando il Monte Rai, si giunge al rifugio (ahimè, raggiungibile in auto) posto alla base del cucuzzolo del Cornizzolo.
In breve, facendoci largo in mezzo alla marea di gente presente per la festa, raggiungiamo l'affollata vetta del Monte Cornizzolo (3 h 10).
Da qui si gode di un bel panorama a 360 gradi, su Triangolo Lariano, Corni di Canzo, laghi e colline dell’alta Brianza e pianura padana (offuscata dalla solita foschia).
Tornati al rifugio iniziamo la discesa, seguendo per un brevissimo tratto il percorso di andata, e poi svoltando a sinistra nel bosco (indicazioni sempre presenti).
Con una discesa piuttosto ripida giungiamo alla bella chiesetta di San Miro (4 h 30), da cui, per comoda stradina, si torna a Gajum e quindi a Canzo (5 h 00)
Nel complesso bella escursione, in luoghi a noi sconosciuti e comunque affascinanti. Certo non era da farsi il giorno della festa del Cornizzolo!
Tourengänger:
peter86
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