E’ passato giusto un anno dall’ultima vacanza fatta insieme.
Nostra figlia, mossa da pietà, si offre di badare alla nonna per tre giorni, perciò, apro il cassetto e tiro fuori uno di quei giri che da tempo sono in lista d’attesa.
C’è un piccolo problema.....i rifugi in quota ormai sono chiusi e dovrò porre qualche modifica al piano originale.
Il bel tempo e le alte temperature però ci aiutano e ci permetteranno di bivaccare il primo giorno nell’invernale del rifugio Livio Bianco, privo di stufa e di tutto il resto.
Rispolveriamo fornello, pentole e suppellettili varie, aggiungiamo viveri per un paio di giorni negli zaini e partiamo.
Niente cime e niente sentieri impervi per questi tre giorni.....semplicemente camminare.....portare a spasso l’anima, che nel mio caso non è nulla di trascendentale ma semplicemente l’insieme dei cinque sensi, ben sintonizzati tra loro!
Partiamo da S. Anna di Valdieri nel primo pomeriggio, dopo aver pranzato; ci aspettano poco meno di tre ore di cammino, perciò nessun problema.....e poi la mia andatura darebbe tempo anche a una pantegana di essere digerita!
Risaliamo la Valle della Meris lungo il Reale Sentiero di Caccia e qui non posso non pensare a come sono cambiati i tempi.....
Io, buffone, sto ricalcando le orme del Re, mentre il potenziale Re (Emanuele Filiberto) sta facendo il buffone in TV!
Al Rifugio Livio Bianco siamo soli; di solito non siamo cosi fortunati, c’è sempre qualcuno che ti arriva alle dieci di sera, quando già ti sei accucciato, e comincia a tirar fuori rumorosissimi sacchetti di plastica facendoti perdere il sonno e venire il cimurro!
Il locale invernale è piccolo e spoglio, non c’è nulla oltre a materassi e coperte, ma questo per noi basta; non fà freddo, ceneremo fuori* e dormiremo benissimo.
Devo anche ringraziare la mia cara e vecchia prostata.....che mi ha costretto ad alzarmi e uscire per far pipì alle due di notte, regalandomi la vista di un cielo incredibile!
*Menù della serata:
Risotto agli asparagi
Uova sode con maionese e patè di tonno
Crostatina del mulino bianco
Caffè
.......basta poco per renderci felici!
Non punto la sveglia (non ce l’ho), non serve......ci alziamo piuttosto tardi, ma facciamo in tempo a gustarci l’alba, poi pigramente ci prepariamo la colazione, caffelatte, pane e nutella e quando ci mettiamo lo zaino in spalla sono già le 8,45.
Oggi ci aspetta un’altra giornata da Re, sempre lungo il Reale Sentiero di Caccia saliremo al Colle di Valmiana, eccezionale punto panoramico, per poi scendere nella Valle di Valasco, dove faremo tappa per la notte nell’omonimo rifugio, ex Reale Casa di Caccia, un posto che da molti anni desideravo conoscere.
Questo rimarrà aperto nei fine settimana fin quando non chiuderanno la strada per le Terme di Valdieri.
Devo dire che la cena non è stata sicuramente all’altezza della precedente; mi aspettavo almeno che ci fosse l’opzione minestrone-pastasciutta, come in tutti i rifugi che si rispettino, invece solo minestrina, pure insipida.....una vergogna, visto anche i prezzi!
Il posto tuttavia è veramente bello e il resto è secondario.
Terzo giorno, c’incamminiamo presto per il giro ad anello dei laghi.
Basta Re......oggi si cammina su strade e mulattiere militari, potenziate dal capoccione di Predappio, quello di “Dio, patria e famiglia”.......i “valori di una volta”!
Per un anarcoide come sono io, che considero patriota chi si alza presto tutte le mattine per portare a casa la “pagnotta” e non chi và a rompere le palle agli afgani o agli iracheni, vedere tutto questo inutile e ciclopico lavoro mi fa solo pensare a quanto sia grande la stupidità umana.
Saliamo al Lago di Valscura, adagiato in una stupenda conca, e proseguiamo verso la Bassa del Druos per dare un’occhiata dall’altra parte, sul versante francese.
Superata una ex caserma, troviamo alcune scritte “patriottiche” sui massi:
RESISTERE!
MORIRE AL PROPRIO POSTO!
Sembra il motto dei nostri politici.....non schiodarsi dalle poltrone per nessuna ragione.....dei veri patrioti!
Tornati al Lago di Valscura riprendiamo il giro dei laghi, sempre sulla ex strada militare,
superiamo il Lago di Claus e raggiungiamo il Rifugio Questa, posto sopra il Lago delle Portette, a mio avviso il più spettacolare!
Ora si potrebbe scendere direttamente alla piana di Valasco ma decidiamo di continuare fino alla Val Morta, lungo un piacevole percorso a mezzacosta, fino ad incontrare il sentiero che dai Laghi di Fremamorta scende al Valasco.
Dal Valasco, lungo la vecchia mulattiera, siamo infine scesi alle Terme di Valdieri.
Un’occhiata veloce e.....alla prima auto che vediamo muoversi chiediamo e otteniamo un passaggio per S. Anna.
Birra e cappuccino al primo bar, poi a casa!
Il percorso in sintesi
1° giorno
dislivello: 950 m
S. Anna di Valdieri
Valle della Meris
Lago Sottano di Sella
Rifugio Livio Bianco (locale invernale senza stufa e gas)
2° giorno
dislivelli: salita 1100 m / discesa 1250 m
Rifugio Livio Bianco
Colle di Valmiana
Valle di Valasco
Rifugio Valasco (ex Reale Casa di Caccia)
3° giorno
dislivelli: salita 1000 m / discesa 1400 m
Rifugio Valasco
Lago di Valscura
Bassa del Druos
Lago di Valscura
Lago di Claus
Rifugio Questa
Lago delle Portette
Val Morta
Rifugio Valasco
Terme di Valdieri
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