Il periplo della Pioda di Crana


Publiziert von genepi , 12. September 2011 um 11:29.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:10 September 2011
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I   Vigezzo 
Zeitbedarf: 8:30
Aufstieg: 1800 m
Abstieg: 1800 m

Avevo fatto qualche volte questa gita verso l'inizio dei anni 2000. Poi, mi ero smesso a proporrla perchè era troppo impegnativo. E però una bella gita, remota, impetuosa e solitaria. Perciò volevo rifarla.... ma anche per vedere se fosse nello stesso stato che era.
La cosa bella di questo itinerario è che s'incontra poco gente... ci sono solo marmotte, fagiani di monte e camosci...

Avvertimento
Anche se tutta la gita si trascorre su itinerari che sono segnalati come sentieri sulla cartina, non è sempre facile trovare l'itinerario. La traccia ogni tanto svanisce ed è difficile ad individuare delle tracce delle pecore. Solo ogni tanto un ometto da la direzione. Fino all'Alpe Campo si trova dei segni. Dopo ce ne sono ancore qualche e poi... più niente. Tra il Passo Campeia e Forgnone, la traccia diventa sottile. Fortunatamente segni sono stati fatti recetemente con una bombola da pittura. Da Forgnone non ci sono più problemi di orientamento.


Da Arvogno si parte in direzione del Passo Fontanalba per una centinaia di metri. Lì, ad un angolo, un cartello indica di scendere verso il Melezzo. Il sentiero scende ripidamente fino alla sponda del ri e la segue per qualche centinaie di metri fino a raggiungere un ponte. Su questo si attraversa sull'altra sponda per continuare e raggiungere un confluente del Melezzo che scende dell Passo Campeia. Adesso c'è un ponte. Ma le prime volte che avevo fatto questo giro, non c'èra il ponte... solo un guado.
Da questo posto comincia la salita. Il sentiero sale ripidamente la sponda e raggiunge Coier, un alpe che s'imboscha perchè è abandonata. Poi si continua a salire per Vei, Campeglia, Riola e Campo. Da Campo, un pezzo di bel sentiero lastricato porta nella valle sotto il Passo Campeia. Si raggiunge una pianura sopra la quale si trovano dei ruderi di baita.

Da lì, non ci sono più proprio segni. Si deve ricordare che il sentiero attraversa il vallone per salire il lato a destra (cioè la sponda sinistra) di questo. Ogni tanto un piccolo ometto da la direzione. Un consiglio e di cercare ad evitare i massici di rhododendro e di ginepro (sgradevole perchè non si vede dovè si mette il piede). In quel modo si deve attraversare il vallone. Poco a poco si guadagna in altitudine per finalmente potere vedere l'obiettivo: il Passo Campeia. Le rocce che si trovano attorno questo passo sono di forma strana...

La discesa sull'altro lato è ripida e pietrosa. Il meglio e di scendere il pendio al piu vicino della parete. La sola cosa è che sembra che ci sono spesso cadute di pietre... cioè, si deve scendere in fretta. Dopo la parte ripida, si raggiunge un piccolo piano dovè c'è spesso neve anche nel tardo della stagione.

Da lì si deve scendere ancora un pezzo tra le pietre fino a vedere sulla destra una testa con alberi dietro la quale si trova un piccolo colle. L'itinerario raggiunge questo colle verso il quale si trovano dei ruderi di baite. E poco sopra questi ruderi che commincia l'attraversata verso Forgnone. L'attraversata stessa è più o meno pianeggiante e la traccia è ogni tanto sottile. Fortunatamente, segni di rosso danno la direzione. Anche se il tratto è più o meno pianeggiante, passare certi canaloni troppo in alto o in basso potrebbe essere problematico.

Poco dopo si raggiunge l'Alpe Forgnone e il bel sentiero che viene della Valle Isorno e sale al Larecchio. Da Forgnone non si può più sbagliare. Il sentiero attraversa il Passo di Larecchio e scende verso il lago artificiale omonimo. Ne vale la pena fermarsi un attimino al Lago Forgnone, gioello...

L'itinerario continua e attraversa la diga per salire sull'altro versante. Il sentiero è ben segnalato e non si può più sbagliare. Mi ricordo che anni prima, il sentiero era difficile ad individuare è ero sempre salito troppo in basso.

Dopo avere raggiunto la Forcola di Larecchio, si scende sull'altro lato verso la Valle dei Bagni e si raggiunge il Lago Panelatte. Di là s'incontra più gente...

Tourengänger: genepi


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