Partenza da Broglio alle prime ore dell’alba su una mulattiera molto comoda e pianeggiante (fa parte del Sentiero "Broglio e i gelsi") ci illudiamo della comodità dell'ascesa che dovremo affrontare. Infatti, giunti al Pontidell sul Rì di Tomè il sentiero inizia inesorabilmente a salire: infatti, ci attendono 1000 m di dislivello "spalmati" su 3,4 km di percorso. Dopo un primo tratto nella vecchia selva castanile, si incontrano i primi faggi e poi su, su, qualche abete e molti larici. Ci accompagna continuamente il “ribollire del Rì di Tomè che attraversiamo a quota 1'400 m. Uno strappo di 100 metri e poi il sentiero ci lascia rifiatare un attimino prima di affrontare l’ultima asperità dove si trova anche un breve tratto equipaggiato con una catena (ma niente di pericoloso, almeno d’estate quando non c’è ghiaccio!). Poi, dopo 2 ore e trequarti di marcia arriviamo al piccolo ma accogliente rifugio dove possiamo gustare un ottimo caffè.
Qui bisogna assolutamente sottolineare l’intraprendenza del Patriziato di Broglio e dei volontari che desiderano portare a compimento il completo recupero delle due pur modeste strutture un tempo adibite alle attività alpestri e casearie ed ora destinate a noi escursionisti. A tal proposito invito a leggere l’interessantissimo documento al riguardo.
Ritemprati ci spostiamo sulla destra per ammirare il magnifico Laghetto di Tomè e poi risaliamo verso la zona chiamata Crosela. Lì ci concediamo un picnic d’alta quota in compagnia di tre camosci: mamma, piccolo dell’anno e l’anzello dell’anno prima. Dopo una birretta al rifugio, iniziamo la discesa lasciando dietro a noi una bellissima giornata in un posto tanto selvaggio quanto magnifico.
Partecipanti: Paolo, Gori e Guido
Tempo in salita fino al rifugio: 2 ore e 45 minuti
Tempo in discesa: 2 ore e 15 minuti
Presenza d’acqua: regolare su tutto il percorso
Rifugio Tomè: bibite e viveri a disposizione degli escursionisti
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