Becca di Nana o Falconetta (3013 m)


Publiziert von stefi , 29. August 2011 um 09:48.

Region: Welt » Italien » Aostatal
Tour Datum:13 August 2011
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Zeitbedarf: 3:00
Aufstieg: 1155 m
Abstieg: 1155 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Si percorre la A-5 Torino-Aosta in direzione Aosta e si esce al casello di Verres prendendo la direzione per la Valle d’Ayas. Risalita la valle si supera il comune di Brusson dove, sulla sinistra, si trova il bivio per Antagnod e Ayas; oltrepassati anche questi comuni si arriva, in prossimità di una curva, ad un bivio sulla sinistra segnalato da un cartello in legno con l’indicazione per Mandriou e, raggiunto il piccolo villaggio, si parcheggia l’auto negli spazi antistanti la chiesa.

 La salita a questa cima, che si svolge tra i verdi pascoli dell’alta Valle d’Ayas, consente di raggiungere un buon punto panoramico soprattutto sul gruppo del Monte Rosa, sulla Dent d’Herens e sul Cervino ma, ancora più ravvicinato, sui numerosi “3000” che circondano i comprensori di Valtournenche, di Champoluc e di Gressoney; se poi ci si spinge oltre con lo sguardo si arriva al Gran Paradiso, al Monte Bianco, alla Grivola e all’Emilius. Le difficoltà si concentrano sulla breve parte finale dalla bastionata rocciosa in poi con un percorso ripido su terreno un po’ sdrucciolevole e con un traverso abbastanza esposto ma comunque superabili senza particolari problemi.
 
Descrizione
 
Dal parcheggio ci si incammina verso la piccola chiesa da dove, alla sinistra, si alza una stradina all’inizio della quale si trovano le paline dell’inizio dell’itinerario. Qui si prosegue salendo tra le caratteristiche abitazioni e, superata una piccola cappelletta, ci si alza tra i pascoli arrivando ad un bivio in prossimità di una casa privata di vacanze(1897 m); seguendo la mulattiera che si alza alla sinistra si entra in un rado bosco dove, ignorata una traccia che si dirama sulla destra (1970 m), si  prosegue ancora in salita arrivando in spazi più aperti incrociando poco più sopra un sentiero oltre il quale si cammina ancora tra i pascoli costeggiando uno steccato. Al termine di questo si arriva su una poderale (2028 m) transitando vicino ad un agriturismo e, attraversata la strada, si trova su una pietra l’indicazione per proseguire oltre verso la fiancata della montagna che si rimonta con un panoramico traverso il quale, dopo aver aggirato un basso costone, arriva poco sotto una cappella situata a oca distanza dall’alpeggio di Vascotcha (2260 m). Qui si ritorna sulla sterrata che si segue per un breve tratto sino ad una curva sulla destra dove si continua sul sentiero che prosegue diritto per qualche decina di metri arrivando ad un bivio in corrispondenza di un masso con i bolli segnavia (2280 m); si risale ora, col sentiero che prosegue in traverso, un corto pendio arrivando ad un poggio dove la traccia si perde tra l’erba e, senza farsi trarre in inganno da alcuni bolli gialli su un grosso masso sulla destra, si tiene la sinistra per arrivare all’alpeggio diroccato di Pian Pera (2339 m). Superato l’alpeggio si raggiunge una ben visibile segnalazione in legno con la scritta “falconetta” posta all’inizio di un sentiero che, salendo in traverso, aggira un basso promontorio e si immette in un piccolo vallone sopra il quale si vede la meta della salita; proseguendo verso la sua testata si tiene la sinistra e si taglia con un largo semicerchio il versante erboso della montagna giungendo sul filo di un largo costone dove si trova un ben visibile masso con un ometto sopra di esso (2622 m). Il tracciato prosegue sul costone che si allarga un po’ dirigendosi sulla sinistra con qualche tornante verso un terreno più pietroso da cui si raggiunge una bastionata rocciosa sotto la quale si trovano degli sfasciumi. Questi si attraversano su una evidente traccia che, superato un piccolo colle, prosegue sulla destra con un breve traverso esposto da cui si continua, con ripidi tornanti su terreno friabile, sull’opposto versante arrivando, dove la pendenza diminuisce, in vista di una grande croce metallica; raggiuntala si prosegue ancora per qualche metro sulla dorsale raggiungendo l’ometto situato sulla cima di poco più elevata.
 
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Tourengänger: stefi


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