Pizzo Cavergno (3223 m)


Publiziert von siso , 21. August 2011 um 22:30.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:20 August 2011
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: L
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   I   Gruppo Basodino   Gruppo Pizzo Castello   Gruppo Cristallina   Gruppo Pizzo San Giacomo 
Zeitbedarf: 9:45
Aufstieg: 1360 m
Strecke:Albergo Robiei (1914 m) – Randinascia (2156 m) – Monumento Franco Zorzi (2555 m) – Ghiacciaio del Basodino (2815 m) – Passo del Basòdino (3152 m) – Pizzo Cavergno (3223 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Vallemaggia – Bignasco – Val Bavona – San Carlo – Funivia San Carlo – Robiei.
Unterkunftmöglichkeiten:Albergo Robiei; Capanna Basodino.
Kartennummer:C.N.S. No. 1271 – Basodino - 1:25000.

Era da decenni che ambivo a raggiungere questo bel tremila, posto a 500 m in linea d’aria dal più conosciuto Basòdino. Le previsioni meteorologiche di questo fine settimana (alta pressione e caldo torrido in pianura) mi hanno indotto a tentarne la salita.

 

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Inizio dell’escursione: ore 4:52

Fine dell’escursione: ore 14:32

Temperatura alla partenza: 17°C

Temperatura all’arrivo: 23°C

 

Trascorro la serata all’Albergo Robiei (1914 m), in compagnia di una quindicina di escursionisti, pescatori e villeggianti, fuggiti dalla canicola della pianura. Dalla terrazza dell’albergo si gode di un bellissimo panorama su buona parte del Ghiacciaio del Basòdino.

Si tratta di un hôtel costruito negli anni ’60 per ospitare i tecnici addetti alle costruzioni degli impianti idroelettrici; singolare la sua forma a sezione ottagonale.

 

La sveglia suona alle 4:00. Parto alle 4:52 con la lampada frontale, che mi permette di individuare i passaggi fra le recinzioni del pascolo e di imboccare il sentiero per Randinascia. Questa salita iniziale mette sempre a dura prova le mie risorse mattutine: immancabile il fiatone. Alle 5 e 15 comincia a piovere. Proseguo come se nulla fosse, sperando in una rapida cessazione delle precipitazioni. Purtroppo la pioggia si intensifica e mi obbliga ad indossare la mantellina: movimenti limitati e sudorazione supplementare. Sulla piana di Randinascia la camicia è già madida; inoltre, il cappuccio della mantellina è un impedimento per la lampada frontale.

Guado il Riale di Robièi, presso il ponticello crollato, alle 5:40. Poco dopo smette di piovere e posso finalmente liberarmi dell’impacciante mantellina. Alle 6 spengo la lampada. Le nubi in prossimità del Poncione di Braga non mi permettono di vedere la spettacolare levata del sole con il Basòdino che assume colori rosa-ambra. La giornata si preannuncia comunque bella e serena.

Contrariamente all’anno scorso, non punto verso la morena, ma seguo il percorso più settentrionale, che conduce comunque al masso con l’incisione che ricorda il Consigliere di Stato Franco Zorzi, perito nel 1964 su questo ghiacciaio. Sono a quota 2555 m. Dal monolito scolpito seguo, sulla destra, una traccia di sentiero con omini di pietra, che mi porta dapprima ai margini di un laghetto e dopo circa un’oretta al ghiacciaio (2815 m). Finalmente posso calzare i nuovi ramponi: 400 grammi di leggerezza, ma soprattutto con un’operazione veloce, senza contorsioni a rischio di sciatica, quando il freddo congela le articolazioni.

Qui comincia il paesaggio che preferisco: cielo terso, rocce montonate, ghiacciaio nudo, rigagnoli che scorrono in quantità: che spettacolo!

Non c’è in giro nessuno, il fatto non mi turba più di quel tanto: la visibilità è ottima, la temperatura è elevata, i crepacci sono evidenti. Inoltre, qui il telefonino ha campo. La cima che desidero raggiungere è a un tiro di schioppo: meno di un chilometro. Il dislivello da superare è comunque ancora di 400 m. Cammino sul ripido ghiacciaio zigzagando e contemplando il grandioso paesaggio. Lascio la piccozza legata allo zaino; i bastoncini telescopici mi bastano. A quota 3120 m circa, raggiungo un pianoro che precede il Passo del Basòdino (3152 m): l’ultimo tratto è piuttosto ripido, ma grazie ai ramponi non incontro problemi di sorta. Mi trovo al confine con il Piemonte, in alta Val Formazza. Osservo la cresta SSE del Pizzo Cavergno, l’ultimo tratto che mi separa dall’agognata meta. Ripongo macchina fotografica, ramponi e bastoncini nello zaino e affronto il ripido versante, a pochi metri alla destra del crinale. Non incontro particolari difficoltà tecniche: procedo su rocce frantumate, sfasciumi e facili passaggi su blocchi rocciosi. La corda sarebbe d’impiccio. Impiego 15 minuti per raggiungere l’omino di vetta del Pizzo Cavergno (3223 m): geschafft!

Qui concordo con Brenna, che prevede appunto 15 minuti di salita dal Passo del Basòdino. Non condivido, tuttavia, nel modo più assoluto, il tempo di salita che indica dalla Capanna Basòdino: 3 ore e 15 minuti. Ritengo che un comune mortale, un escursionista della domenica, non possa raggiungere il Pizzo Cavergno in questo tempo, a meno che sia un podista di corse in montagna.

La temperatura è elevata anche qui: posso rimanere tranquillamente in manica di camicia.

                                                Pizzo Cavergno (3223 m)

Dalla vetta il colpo d’occhio sul ghiacciaio è eccezionale. Spettacolare è pure la visione della cresta NNW del Basòdino.
Purtroppo non c’è il libro di vetta.

Esprimo e condivido la mia gioia inviando il tradizionale messaggino ai famigliari e agli amici della montagna.

Osservo con attenzione la cresta che collega il Pizzo Cavergno al Kastelhorn (3128 m): questa non la percorrerei, se non con una corda di sicurezza. Lancio ancora uno sguardo al Blinnenhorn, la più bella cima dell’anno scorso e inizio la discesa.

Una volta raggiunto il ghiacciaio è una goduria! In un punto, il ghiaccio ha restituito un vecchio zaino con dei reperti archeologici: Ȍtzi è passato anche da qui!

A quote inferiori percorro un lungo tratto su estese superfici rocciose, che fino a pochi anni fa costituivano il fondo del ghiacciaio. Ripasso dal monolito che ricorda Franco Zorzi e seguo lo stesso itinerario della salita. I due litri di bibite che mi sono portato nello zaino sono stati appena sufficienti.

Grande la mia soddisfazione per aver raggiunto in solitaria questa estetica cima e per aver azzeccato il fine settimana ideale.

 

Ringrazio Stellino per le utili e incoraggianti informazioni che mi ha dato sulla cresta SSE del Pizzo Cavergno.

 

Tempo di salita: 5 h 30 min

Tempo di discesa: 4 h 10 min

Tempo totale: 9 h 40 min

Tempi parziali

Albergo Robiei (1914 m) – Ponte presso Randinascia (2139 m): 50 min

Ponte presso Randinascia (2139 m) – Monumento Franco Zorzi (2555 m): 1:45 h

Monumento Franco Zorzi (2555 m) – Ghiacciaio (2815 m): 1:10 h

Ghiacciaio (2815 m) – Passo Basòdino (3152 m): 1:30 h

Passo Basòdino (3152 m) – Pizzo Cavergno (3223 m): 15 min

 

Dislivello in salita: 1360 m

Difficoltà: T4/F

Coordinate Pizzo Cavergno: 678.955 / 140.990

Copertura della rete cellulare: in molti tratti assenza di segnale; discreta sul ghiacciaio.

Libro di vetta: no.

Tourengänger: siso


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Kommentare (13)


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ivanbutti hat gesagt:
Gesendet am 22. August 2011 um 00:40
Complimentissimi!!

Un saluto, Ivan

siso hat gesagt: RE: Pizzo Cavergno
Gesendet am 22. August 2011 um 20:06
Grazie Ivan,
questo è pane per i tuoi denti...

A presto,
siso

stellino hat gesagt:
Gesendet am 22. August 2011 um 07:46
Complimenti, dev'essere stato uno stupendo we in montagna !!!

siso hat gesagt: RE:Pizzo Cavergno
Gesendet am 22. August 2011 um 20:10
Ciao Stellino,
è stato veramente un fine settimana ideale per le alte quote.
La famigerata nuvolaccia del Basòdino oggi non si è fatta viva. Grazie ancora per l'incoraggiamento!


A presto,
siso

Massimo hat gesagt: CHE SPETTACOLO!!!!!!
Gesendet am 22. August 2011 um 10:42
Complimenti Siso;
che spettacolo che ci hai fatto vivere con queste meravigliose immagini.

Al prox 3000
Ciao
Max

siso hat gesagt: RE:CHE SPETTACOLO!!!!!!
Gesendet am 22. August 2011 um 20:17
Ciao Max,
nelle condizioni odierne, il ghiacciaio era molto benevolo: mi ha regalato tanta soddisfazione e un grande piacere nel percorrerlo. È veramente il caso di dire "che spettacolo!"
Ci vuole poco per rendermi felice...
siso

grandemago hat gesagt:
Gesendet am 22. August 2011 um 11:34
Bella cima, da mettere sicuramente in programma.
Complimenti Siso.

Ciao
Aldo

siso hat gesagt: RE:Pizzo Cavergno
Gesendet am 22. August 2011 um 20:22
Ciao Aldo,
è veramente una bella cima, poco frequentata, perché offuscata dal vicino Basòdino. Ti auguro di avere la fortuna di salire il Pizzo Cavergno in un fine settimana propizio.
siso

Pere hat gesagt:
Gesendet am 22. August 2011 um 15:25
Ciao Siso,
Bravo per la vostra descripzione sempre completo !
9h40 !!!
ciao
Pedro

siso hat gesagt: RE:Pizzo Cavergno
Gesendet am 22. August 2011 um 20:30
Ciao Pedro,
grazie per i complimenti. Sono salito pian pianino, con il mio passo e prendendomi il tempo per gustarmi il paesaggio. Che senso avrebbe andare di corsa senza osservare con attenzione queste meraviglie? In montagna non cerco la prestazione fisica da record (non ne sarei nemmeno capace), ma piuttosto le sensazioni che mi riempiono il cuore di gioia di vivere.
A presto,
siso

grandemago hat gesagt: RE:Pizzo Cavergno
Gesendet am 22. August 2011 um 21:34
Mi trovo perfettamente d'accordo con te!
Ciao

Pippo76 hat gesagt:
Gesendet am 23. August 2011 um 14:29
Mi aggiungo anch'io alle congratulazioni. Complimenti per la scelta delle tue ultime mete: due dei "nostri" 3000 che non sono sicuramente tra i più frequentati (ma non per questo meno interessanti). Sul Pizzo di Cavergno sono stato l'anno scorso con stellino, il Piz Blas è da tempo tra i progetti. Chissà...

Un saluto
Giancarlo

siso hat gesagt: RE:Pizzo Cavergno
Gesendet am 23. August 2011 um 17:37
Ciao Giancarlo,
grazie per i complimenti. È un piacere poter condividere la gioia per aver raggiunto una bella cima con gli appassionati della montagna. Sia il Piz Blas che il Pizzo Cavergno sono montagne panoramicissime. Il Pizzo Cavergno ha come valore aggiunto il più esteso ghiacciaio del Ticino.

Cari saluti.
siso


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