In viaggio con Zoogii. Appunti disordinati di un viaggio in Mongolia


Publiziert von patripoli , 22. August 2011 um 10:43.

Region: Welt » Mongolia
Tour Datum:29 Juli 2011
Wegpunkte:
Geo-Tags: MGL 

Ho trascorso 3 settimane in Mongolia assieme ad altre due donne.
Un viaggio straordinario, ricco di esperienze ed emozioni.
Sono salita su dune e vulcani, ho valicato catene montuose, ho guadato fiumi, mi sono persa, con i miei pensieri, su altopiani sconfinati, ho visto il volo dell'aquila, del falco e dell' avvoltoio, ho assistito a tramonti indicibili.....
Questi sono i miei appunti di viaggio:

Il nulla

"La Mongolia è Ulaan Baator e tutto il nulla che c'è intorno.
A chi mi chiede cosa c'è da vedere in Mongolia rispondo: "Il nulla!"

Il nulla non è cosa per tutti, non è facile da affrontare, bisogna essere preparati.... e forse è per questo che in Mongolia il turismo è ancora agli albori.
Il nulla attrae e respinge, cattura e libera al tempo stesso, affascina e sconvolge.
In Mongolia il nulla significa paesi senz'anima, strade senza asfalto e senza fine, ger senza elettricità, un maestoso senso di vuoto, solitudini senza rassegnazione.
Senza, senza, senza.....una costante in Mongolia, dove tutto è essenziale, ma tutto ha un senso.
Ma qui il nulla può diventare un orizzonte senza fine, la volta del cielo stellato sopra di te, la sensazione della tua ineffabilità, rapporti umani intensi.....

Zoogii

Zoogi, la nostra guida/autista è un tipo silenzioso, parla solo quando è necessario, ma si prende cura di noi impeccabilmente, mostrandosi sempre gentile e disponibile.
Con la gente del luogo però appare sempre piuttosto rude e si rivolge a tutti con tono di comando.
Gli chiedo perchè e lui mi risponde che questo è il suo modo di fare.
Potevo starmene zitta...... Sarebbe stato meglio!
Un paio di volte mi arrabbio con Zoogii perchè arriva in ritardo, ma lui, candidamente, riesce sempre a giustificarsi, e la mia rabbia sfuma.
Poi, per farsi perdonare, ci compra una bibita, ci offre un gelato o un sorso di vodka, ci scatta una foto...

La duna

Salgo sulla duna.

La duna non è una montagna, non ha sentieri, non ha indicazioni nè tracce.
Zoogii, davanti a me, sale dritto sul ripido pendio sabbioso e io lo seguo, con fatica, due passi in avanti e uno indietro, sprofondando nella sabbia, che mi scivola via sotto i piedi.
Percorro solo 300 metri di dislivello, ma mi sembra di aver scalato l'Everest.
Forse è il caldo o la colazione che mi pesa sullo stomaco, così decido di contare fino a 20 e poi fermarmi, poi ancora  fino a 20 e di nuovo sosta....
Guardo in alto: Zoogii è già in cima e io penso che ancora 3 o 4 soste e poi ci sono, ma ad un tratto, nel silenzio che mi avvolge, sento le dune cantare!
Singing dunes, ora capisco il significato del loro nome!
So che c'è una spiegazione scientifica a questo fenomeno, ma io preferisco pensare che le dune cantano, accompagnate dalla musica del vento, perchè sono vive.

L'ospitalità

Sono tornata indietro nel tempo e mi sono trovata fuori dal tempo.
E' successo quando sono entrata in una ger di allevatori nomadi:
- dentro c'è la stufa accesa, la carne di capra ed il formaggio stesi ad essicare, un paio di letti e una credenza
- fuori ci sono i cavalli, le capre e il carro per gli spostamenti
Tutti ci accolgono con spontaneità, ci fanno accomodare all'interno e ci offrono yogurt, latte di cavalla, formaggio....
Io però mi sento di troppo in questo posto, al quale so di non appartenere, nonostante gli altri mi trattino con naturalezza.
Non è una visita la mia, è l'invasione del turista, che vuole vedere tutto, con la presunzione di poter capire tutto.
Trovo una scusa e dico che è tardi e  dobbiamo andare, cercando di uscire in punta di piedi da questo luogo che non ha bisogno di me.

Le strade

Non ci sono pressochè strade in Mongolia e neppure cartelli.
Ci sono solo piste dissestate e corsi d'acqua da attraversare con ponti che, quando ci sono, non danno sicuramente l'impressione di stabilità e solidità.
Così ogni spostamento, breve o lungo che sia, diventa un'impresa piena d'incognite.
Ed è impossibile viaggiare rilassati: le buche, i sassi, la sabbia, le improvvise discese o le ripide salite sono ostacoli che mettono continuamente in equilibrio precario il veicolo su cui stai viaggiando.
Le forature sono all'ordine del giorno e anche gli autobus non sfuggono a questa logica, così un viaggio di 300 km può durare anche più di 10 ore, tutti stipati come sardine, al limite della vivibilità.
Non è neppure insolito impantanarsi nel fango. Capita anche a noi, e qui sperimentiamo la solidarietà mongola, tipica di un popolo abituato ad aiutarsi reciprocamente per superare le difficoltà.
Basta avere pazienza..... ma noi non siami più capaci di essere pazienti.

Gli insetti

Tutte le sere, o quasi, dobbiamo ingaggiare una dura battaglia con degli insetti neri corazzati che si insediano nelle nostre ger, coperte comprese.
Sono innocui, lo sappiamo, ma non riusciamo a vincere la sensazione di fastidio che ci provoca la loro vista, soprattutto dopo averli avuti come ospiti tra le lenzuola e tra i capelli. Sono dappertutto e quando spegniamo la luce sentiamo i "tic" delle loro cadute, che ci impediscono di prendere sonno.
Una delle ultime sere trovo la ger invasa dai ragni.
Sono lì, immobili e minacciosi sulle pareti e sul tetto e li guardo impotente sapendo che ci devo convivere, almeno per una notte.
Al mattino, quando sollevo la coperta dal letto, mi accorgo di aver dormito in compagnia di tre ragni.
Mi domando se i ragni mordono....... I segni di punture sulla mia pelle confermerebbero i miei dubbi.
Mi rendo conto che questo è il prezzo che noi occidentali dobbiamo pagare per visitare questi posti straordinari.

La fine


Non so più dove sono,  non controllo più la cartina, il programma di viaggio e mi affido completamente a Zoogii, diventato ormai il nostro "faro".
Sono persa in mezzo al nulla, che mi intimidisce e mi sovrasta con i suoi spazi grandiosi e che inesorabilmente mi accompagna da un luogo all'altro, in un susseguirsi di montagne, laghi, foreste e verdi praterie.
Qui tutto ha un che di primordiale e sembra che tutto debba ancora avvenire.
I miei occhi si illuminano continuamente, assetati di spazi incontaminati e di solitudine.
Intorno a me animali e ancora animali.
La vita delle persone è scandita dal ritmo dei cavalli, degli yak o delle capre.
Capre a volontà, persino nel cibo.
Mangiamo il Khorkghog, uno stufato di montone cucinato in una sorta di pentola a pressione, con l'aggiunta di sassi raccolti nel fiume e prima di iniziare il pasto sfreghiamo tra le mani le pietre unte e bollenti per sprigionarne le proprietà benefiche accumulate durante la cottura.
L'odore delle capre, essenza di questo luogo, penetra dappertutto e impregna persino i miei abiti, la mia pelle.
Siamo in Mongolia e come dice un proverbio mongolo:

"Chi beve l'acqua di una terra straniera deve seguirne gli usi e i costumi"

Tourengänger: patripoli
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (20)


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grandemago hat gesagt:
Gesendet am 22. August 2011 um 13:28
Racconto e foto invitano a partire.......per gli insetti, se alzo le zanzariere di casa mia sarei messo peggio!

Bellissimo reportage
Ciao

patripoli hat gesagt:
Gesendet am 22. August 2011 um 14:33
Beh....se dovessi tornare un'altra volta, prima di tutto il sacco lenzuolo e poi una zanzariera di quelle da viaggio.
So che ci sono, anche se non le ho mai viste.
Mi aiuterebbero almeno a prender sonno con più facilità.
Credo però di essermi persa la zona più bella della Mongolia, quella nord occidentale, ricca di montagne e di ghiacciai.
Chissà......

alpinos hat gesagt:
Gesendet am 22. August 2011 um 16:10
Great pictures! I especially like the portraits.

Anna

patripoli hat gesagt: RE:
Gesendet am 22. August 2011 um 16:13
Thank you!

Lella hat gesagt:
Gesendet am 22. August 2011 um 19:03
Relazione e foto mi invitano a sognare.....

A presto
Lella

patripoli hat gesagt: RE:
Gesendet am 22. August 2011 um 20:58
La Mongolia merita di essere sognata!
Spero tu abbia realizzato un altro sogno....

Patrizia

heliS hat gesagt: Pelle d'oca
Gesendet am 22. August 2011 um 20:52
Cara Patrizia,
hai un modo di trasmettere le tue sensazioni che ti fa davvero immedesimare in quello che hai provato.
Non ho ancora guardato le foto, me le voglio gustare con calma quando avrò un pochino di tempo in più.
E' difficile che io invidi le vacanze fatte dagli altri ... ma la tua è davvero diversa. Mi attira ... come una calamita ...
Grazie per avermi fatto partecipe delle tue sensazioni di viaggio
S.

patripoli hat gesagt: RE:Pelle d'oca
Gesendet am 22. August 2011 um 21:18
Detto da te...!!!
Siete tutti troppo buoni.....

grandemago hat gesagt: RE:Pelle d'oca
Gesendet am 23. August 2011 um 10:30
Io sono abbastanza cattivo.....ma ripeto, il reportage, foto e relazione, sono davvero coinvolgenti

titti hat gesagt: Appunti
Gesendet am 23. August 2011 um 16:53
Ciao Patri,
bellissimi Appunti, scritti con sentimento e fortemente descrittivi, mi pareva di essere lì con te!!! Le foto sono l'esatto aspetto visivo di quanto tu hai vissuto e descritto.
Bella relazione e foto!!!!
Il NULLA mi affascina moltissimo!!! Ma quei brutti insetti NOOOOO!!
A presto,
desidero sentire i tuoi racconti di viaggio dalla tua voce, di persona!!!
Bye, Brunella

patripoli hat gesagt: RE:Appunti
Gesendet am 23. August 2011 um 18:07
Spero di vederti presto.
Ti prometto che non ti metterò in un angolo ad asfissiarti con i miei racconti di viaggio.......

Patrizia

tapio hat gesagt: In viaggio con Zoogii
Gesendet am 23. August 2011 um 23:05
Un racconto altrettanto bello lo si trova raramente, sia su Hikr che altrove. Grazie per le emozioni che mi (e, sono sicuro, CI) hai trasmesso!
Fabio

patripoli hat gesagt: RE:In viaggio con Zoogii
Gesendet am 24. August 2011 um 07:42
Non posso che esserne contenta....
Grazie.

Patrizia

lebowski hat gesagt:
Gesendet am 24. August 2011 um 21:33
Un viaggio affascinante, una terra dove come dici tu, il nulla contiene il tutto.
Mi è piaciuto molto il tuo racconto basato sulle sensazioni piuttosto che sulla cronaca, originale e interessante.
Belle le fotografie, specialmente i ritratti colti con naturalezza.
Nasce una voglia bruciante di andare laggiù...

Luca

patripoli hat gesagt: RE:
Gesendet am 25. August 2011 um 22:14
I commenti positivi di uno scrittore come te non fanno che aumentare, ahimè, la mia autostima......
Il merito però è tutto della Mongolia!

Alla prossima uscita domenicale.

Patrizia

Luca_P hat gesagt: Complimenti
Gesendet am 27. August 2011 um 16:41
per il viaggio in Mongolia, un posto certamente fuori dalle rotte più comuni e per questo più affascinante.
Bello il racconto e le emozioni che hai saputo far vivere anche attraverso le splendide immagini.
Grazie e ciao, Luca.

patripoli hat gesagt: RE:Complimenti
Gesendet am 27. August 2011 um 17:25
Un viaggio insolito, faticoso, ma soprattutto intenso!
Ce l'avevo nel cuore.... e mi ha ripagata.

Ciao.
Patrizia

turistalpi hat gesagt: Mongolia
Gesendet am 30. August 2011 um 16:47
Ciao Patrizia, solo adesso ho letto la tua relazione che è veramente fantastica nello scritto ed ho guardato le belle foto. Il report fa sognare ed invita specie per il riferimento ad il "nulla". Certo che le esperienze con gli insetti ed altro mi ricordano similari esperienze di mia moglie Pinuccia quando è andata volontaria in Centro Africa: esperienze affascinanti, coinvolgenti ma che necessitano di forti motivazioni e capacità di adattamento. Comunque complimenti per l'esperienza e per lo stile di scrittura che attira Enrico

patripoli hat gesagt: RE:Mongolia
Gesendet am 30. August 2011 um 17:02
Grazie Enrico, in fondo non ho fatto altro che trascrivere pensieri e sensazioni colti "al momento" e quindi, non filtrati dal tempo, che sicuramente non aiuta a mantenere vivide le emozioni.
Complimenti anche a te per la bella relazione sullo Julier e spero che ci rincontreremo, magari insieme a Pinuccia, che mi piacerebbe conoscere.
A presto dunque!
Patrizia

turistalpi hat gesagt: RE:Mongolia
Gesendet am 30. August 2011 um 20:24
Sarei lieto che tu conoscessi Pinuccia. Occorre che facciate un'escursione non molto lontana e non eccessivamente lunga e che Pinuccia la notte precedente alla gita dorma. Questi sono purtroppo i limiti che mi si pongono per tutte le escursioni che faccio se voglio andare insieme con Pinuccia! Il tutto è dipeso da un incidente stradale di vent'anni fa! Grazie ed ancora complimenti per le tue relazioni. Enrico


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