Golzern - P.2582 - Untere Furggeli - Windgällenhütte

La meteo per domenica prevede una giornata favolosa, eppure fra ferie, acciacchi ed impegni vari pare non ci sia nessuno disposto a fare una gita in montagna...con una giornata così però io a casa non ci resto!
Decido di andare a vedere da vicino il Chli Windgällen, per salirci aspetterò che Monica torni dal mare, non mi piace fare le cime da solo.
Quando arrivo ad Airolo il tunnel è chiuso, sta già formandosi la coda, in extremis riesco a guadagnare l'uscita ed a prendere la strada per il passo, la radio annuncia la riapertura del traforo quando sono già ad Andermatt. Riprendo l'autostrada, esco ad Amsteg, raggiungo Bristen, salgo in funivia e,finalmente, alle 10,20 inizio a camminare...decisamente è un po' tardino, sarà il caso di darci dentro: decido di camminare almeno un'ora prima di fermarmi, il sentiero ha una bella pendenza, sale ripido fra magnifici pascoli, quelli non ancora sfalciati sono pieni di una varietà incredibile di fiori, su alcuni tratti la traccia non ha un andamento continuo ma "a pedane": sembrano le impronte che si lasciano sulla neve. In 50 minuti raggiungo Oberchäseren ma, fedele ai miei propositi, proseguo ancora per dieci minuti fino a raggiungere Bim blauen Stein, un sorso d'acqua, qualche foto e riparto però con più calma. Da Oberchäseren il sentiero è marcato in bianco - blu, ma, almeno questo tratto, non presenta alcuna difficoltà, salgo per magnifici prati magri inframmezzati da campi di roccie calcaree dai riflessi bluastri; al termine di un canale erboso, su un panoramico ripiano, trovo una piccola, deliziosa e chiusa  "Schutzhütte", non sarebbe male avere la possibilità di pernottare qui in vista della salita al Chli Windgällen, chissà a chi appartiene?
Continuo a salire, tratti ripidi si alternano ad altri in cui la pendenza si fa più dolce, in breve raggiungo il masso con l'indicazione del percorso per il Chli Windgaellen, i segnavia bianco - blu proseguono in direzione dell'Untere Furggeli, decido di salire almeno fino al punto quotato 2582 metri. Il percorso è indicato da numerosi ometti ma, a tratti, vi è anche un bel sentiero, l'ambiente è sempre più brullo e spoglio ma caratterizzato da massi e roccie dai colori più vari: raramente ho visto una tale varietà di colori. La mole del Chli Windgällen si fa sempre più imponente, supero la quota 2582 e proseguo seguendo gli ometti, sono le 13 passate...la tentazione di salire è forte: da vicino la salita non sembra estremamente complicata..alla fine la prudenza (e le raccomandazioni di mia moglie) hanno il sopravvento, prendo in considerazione l'ipotesi di salire alla Windgällenlücke per dare un'occhiata al sottostante Seewli ma i 100 metri di sfasciumi instabili mi demotivano. Ridiscendo al bivio e proseguo in direzione dell'Untere Furggeli, attraverso un macereto decisamente caotico ma pianeggiante al termine del quale ritrovo un esile sentiero che risale un pendio di sfasciumi, l'ultimo risalto sotto la forcella presenta qualche roccetta la cui risalita è agevolata da un "canapone", fin qui comunque nulla giustifica le indicazioni bianco - blu del percorso... uno sguardo alla discesa sull'altro versante dell'Untere Furggeli mi offre la spiegazione: il canalino non appare per nulla invitante: stretto, ripido ed anche piuttosto...marcio!
Vabbè siamo qui, scendiamo!
C'è un cavo d'acciaio per agevolare la discesa, la pendenza è notevole e la roccia non ha solo l'aria di essere marcia: fa proprio schifo! A metà discesa trovo una grande lingua di neve che copre per un buon tratto i segnavia, tolgo la piccozza dallo zaino e mi abbasso sulla rampa nevosa fino a raggiungere il sentiero, che qui corre sotto una balma da cui scende un copioso stillicidio d'acqua, raggiungo il fondo del canale, mi sposto sulla destra e risalgo nel punto più comodo la morena che mi fronteggia, evidentemente però non è il posto giusto: l'altro versante, di ghiaia mista a terra, è quasi verticale e non vi è traccia di passaggio, percorro il crinale della morena e dopo un piccolo risalto trovo le traccie che cercavo: mi abbasso quindi in una piana percorsa da un torrente impetuoso che scende dalle pendici del Gross Windgällen, lo supero con un salto e poco dopo trovo un magnifico sentiero  che porta verso la già visibile Windgällenhütte, passo accanto ad una zona caratterizzata da numerose doline: prima un torrentello, caratterizzato da opere di captazione del rifugio, che sparisce in un buco, quindi una dolina dall'aspetto di caverna ed infine un'enorme ed impressionante voragine, un enorme buco dalle parete verticali.
Prima di raggiungere il rifugio decido di fare la sosta pranzo (sono circa le 15: è ora!): scelgo un bel masso accanto ad un ruscello, tolgo calze e scarponi e, con i piedi a mollo, mi gusto un bel pezzo di formaggio.
Dopo pranzo mi dirigo verso la Windgällenhütte, passando accanto all'emissario, di acque grigiastre, dell'enorme bacino sabbioso, accanto a cui si trova il rifugio; anche questo torrente si inabissa e scompare in una dolina.
Dalla Windgällenhütte scendo sul tranquillo, ma con scorci spettacolari, sentiero che porta a Golzern costeggiando il lago, in un'ora sono al paese e poi alla stazione superiore della funivia, c'è un po' di coda ma in dieci minuti mi imbarco e in un attimo sono a Bristen.
Che giornata: non una nuvola, posti magnifici, mi sembra non di aver camminato poco più di sei ore, ma di essere al termine di un tour di più giorni. Decisamente la Maderanertal è un posto magico!