Capanna Alp da Canaa m.1843: un diamante incastonato in un luogo di pace
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Una solitaria come in molti casi,quando decido di andare a scoprire luoghi ritenuti poco interessanti per gli amanti di pizzi,cime e vette in generale: per un certo periodo,andrò alla ricerca di particolari rifugi,che possano dare maggior scelta e occasione di escursioni sia di un giorno che più giorni,pernottando in luoghi magari poco frequentati,poco classici ma di grande suggestione.
Ovviamente non rifiuto la compagnia di nessuno,ma comprendo i gusti “elevati”,quindi: anelloni,dislivelli e chi più ne ha ne metta li lascio a coloro che ne sono più attratti.
Decido per due possibilità,poi opto per questa,che risulterà decisamente azzeccata. Parto e giunto sulla strada della Centovalli che conosco,prendo per la val Onsernone: questa lunga e tortuosa strada,non è fatta per coloro che hanno fretta di andare,ma dato il percorso pieno di curve a iose,consiglio in particolare,se avete a bordo amici dallo stomaco debole,di adottare una velocità tranquilla,pacata onde evitare che l'interno della vostra auto cambi colore e profumo.
Inoltre,non tagliate le curve,potreste vedere qualche Santo con le braccia aperte in segno della vostra attesa a passar a miglior vita he he he!
Quindi,dopo aver percorso parte di codesta strada,prendo il bivio per Vergelletto e poco dopo per Gresso: piccolo paesino e poco affollato (ma per poco tempo).
Parto all'avventura,l'aria è frizzante e il percorso è piuttosto all'ombra: fa al caso mio! Si sale seguendo la segnaletica per alpe Bassa,il percorso a causa delle foglie a volte si fatica a capire dove passa,la segnaletica a vernice in compenso è un poco rara e in alcuni punti pure consumata,quindi bisogna fa balà l'oc (guardare bene con occhi aperti).
Giungo alle baite ben ristrutturate del Piano della Crosa m.1390,poi si percorre come un crinale sempre nel bosco ma con il sole che da qui in poi riscalda l'ambiente. Uscito dal bosco,si perviene all'alpe Bassa m.1744: l'abbandono di questo alpe lo si nota dalle strutture che stanno cadendo a pezzi,peccato,anche recuperare le strutture e adibirle a rifugio sarebbe un'idea stupenda,anche per far rivivere i tempi passati.
Da qui,il sentiero compie un largo giro per giungere il passo della Bassa m.1805,il tracciato oramai non ha più salite consistenti ma è un falso piano che passa attraverso stupendi rododendri e mirtilli.
Dal Passo della Bassa si valica in val Lodano,il percorso con brevi sali scendi passa sotto la mole del piz Cramalina e poco dopo si vede la lontana alpe che si raggiunge in 45 minuti: giunto fin qui,non potevo esimermi dall'essere entusiasta per aver azzeccato nella scelta. Davanti a me si mostrava con splendore un incantevole gioiello: un rifugio paragonabile ad un diamante incastonato in un luogo di pace!
Il lavoro di recupero è stato a dir poco eccezionale,facendo rivivere la storia passata che non deve essere dimenticata: peccato che la struttura era chiusa,però con l'occhio digitale ho cercato di “rubare” immagini inerenti al “cuore” del rifugio,il suo interno e spero di rendere l'idea.
Tra la struttura recuperata e l'altra,probabilmente ancora usata dal pastore,vi è una pozza d'acqua dove il viandante può mettere al fresco (se vi riesce) i piedi stanchi: più in alto le marmotte indisturbate mangiano la nuova erba e il panorama che si ha è veramente bello e spettacolare.
E' un'escursione che consiglio alle famiglie,tecnicamente non comporta nulla di difficoltoso,ma se il tempo di percorrenza del cartello posto in paese (3 ore e 15) non vi spaventa,vi assicuro che vi innamorerete di questo luogo,fuori dai classici percorsi e dal solito turismo escursionistico di massa. L'unica problematica è avere la possibilità di pernottarvi: sembra che la struttura venga concessa ai pochi fortunati. Ho scoperto chi detiene le chiavi,ma la struttura è adibita ad alpeggio ancora per altri 10 anno (15 dalla sua inaugurazione fatta 5 anni fa se non ho capito male).
Poi verrà valutata la possibilità di aprire la struttura ai turisti,molti dei quali hanno già chiesto se vi è la possibilità. Comunque in via "straordinaria" se dovessi fare un gruppo mi verrebbero date le chiavi con la presenza del responsabile che spiegherà quello che si deve sapere sulla struttura.
Ciao tutti e alla prossima scoperta: molti rifugi devo ancora scoprire,altri gioielli mi attendono e spero di aver abbastanza tempo!
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