Monte Monega 1882 m


Publiziert von cristina , 2. Mai 2011 um 13:59.

Region: Welt » Italien » Ligurien
Tour Datum:30 April 2011
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Zeitbedarf: 1 Tage 8:00
Strecke:S.Bernardo di Conio-Monte Grande-Monte Carpasina-Monte Fenaira-Caselle Fenaira-Carmo dell'Omo-Carmo dei Brocchi-P.so Mezzaluna-Monte Monega-P.so Mezzaluna-P.so Teglia-Caselle Fenaira-San Bernardo di Conio
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada Genova-Ventimiglia uscita Imperia Est-SS 28- seguire poi indicazione per Caravonica/Colle San Bartolomeo quindi San Bernardo di Conio

Trasferta in terra ligure per andare a dare una pulitina alla casa dei suoceri, giusto una pulitina perché poi ne ricaveremo anche due signore escursioni!
Sabato decidiamo di fare un giro nell’entroterra di Imperia. Ci affidiamo a google maps per trovare il paese da dove partire, confrontiamo con il cartaceo, il percorso di google non ci convince ma va da sé ci fidiamo, per il ritorno faremo di testa nostra, un’ora in meno di strada e soprattutto il mio stomaco non ballerà la tarantella per tutto il tempo. Infatti, dopo il paese di Rezzo abbiamo proseguito ancora per circa mezz’ora su strada tutta curve, in un bellissimo bosco devo dire, ma ad un certo punto pensavamo di essere finiti nel nulla, niente auto, cartelli, un tubo fino a quando una traversa ci ha fatto ben sperare di essere nella direzione giusta, arrivando poco dopo al paesino di San Bernardo di Conio. Posteggio immenso e nessuno in giro. Scopriamo poi che questo paese è stato teatro di un’ardita battaglia partigiana avvenuta nel settembre del 1944 da qui le numerose targhe in memoria.
Il sentiero da percorrere è indicato da una palina ai piedi del Monte Grande, ci sono un percorso/traccia di cresta a volte bollato a volte no e un percorso indicato anche per bykers che passa sotto le cime. Partiamo in direzione della cima del Monte Grande così da percorrere la cresta all’andata. Dalla cima del Monte Grande vediamo tutta la cresta che dovremmo percorrere, sembra e sarà lunghissima. Passiamo in successione la cima Carpasina (ometto), la cima Fenaira (croce), scendiamo a Caselle Fenaira, proseguiamo con il sentierino bollato con pallino rosso a sx della cresta del Carmo dell’Omo e non con il sentiero più ampio a dx (da fare al ritorno), abbandoniamo, però anche il sentiero bollato per prendere la cresta, se qualcuno vorrà ripetere il giro, questo tratto di cresta meglio evitarlo, ci sono alcuni passaggi di I° grado facili ma la cosa peggiore sono i rovi che hanno invaso la labile traccia e si cammina veramente male, per cui meglio rimanere sul sentiero bollato che viaggia a mezza costa, si arriva così ai piedi del Carmo dei Brocchi (croce), si risale ripidamente e da qui si ha una bella visuale di tutta la cresta fatta e da fare! Scendendo al P.so Mezzaluna, dopo un primo tratto di cresta, meglio tenersi più a dx perché la cresta finisce con delle roccette poco percorribile, almeno così ci è sembrato dal basso. L’ultimo tratto di cresta per cima Monega decidiamo di farlo in discesa perché il tempo sta cambiando, nuvoloni minacciosi si stanno avvicinando e vorremmo arrivare in cima, per cui rimaniamo sul percorso dei bykers in modo da rientrare velocemente nel caso peggiorasse. Il percorso qui diventa noioso, le strade sono sempre noiose, ma arriviamo abbastanza velocemente al Pian del Latte, dove  prendiamo la cresta per tornare indietro toccando cima Monega. Arriviamo in cima e oltre alle nuvole minacciose il vento gelido che sembrava essere un po’ calato ha ripreso a soffiare per cui seguiamo la cresta per un poco, poi scendiamo a riprendere la sterrata. Beffa delle beffe mentre rientriamo al P.so Mezzaluna le nuvole si dissolvono e torna il sereno, il vento, però non accenna a diminuire tanto che la nostra pausa pranzo sarà purtroppo tormentata dalle raffiche di vento per cui velocissima. Per il rientro terremo sempre il sentiero/percorso per bykers che per il primo tratto passa in un bellissimo bosco di faggi poi purtroppo, il percorso sarà sempre più invaso da rami e alberi sradicati tanto che ci siamo chiesti come fosse possibile a dei bykers percorrerlo poiché in alcuni punti facevamo fatica noi a passare con gli zaini. Percorrendo questa specie di gimcana ci riattacchiamo al percorso di salita al Monte Grande e torniamo al posteggio, dove la nostra macchina è rimasta da sola per l’intera giornata!
In sostanza è un giro molto panoramico, molto lungo e purtroppo il percorso del rientro, quando ormai eravamo stanchi, ci ha oltremodo stancato per via di tutti quegli alberi abbattuti, tanto che ci siamo chiesti se ne fosse valsa la pena esserci massacrati le ginocchia per un giro così, beh non tutte le ciambelle vengono con il buco, in ogni caso la giornata è stata bella, in cresta ci siamo divertiti, siamo stati all’aperto e fuori dal casino cittadino per cui sì ne è valsa la pena!

Dati GPS
Dislivello 1658 m – km 25,28
 

Tourengänger: cristina
Communities: Hikr in italiano


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