Testa Nera 2030 m e Monte Roen 2116 m


Publiziert von cristina , 26. April 2011 um 15:22.

Region: Welt » Italien » Trentino-Südtirol
Tour Datum:24 April 2011
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Zeitbedarf: 1 Tage
Strecke:Rifugio Predaia-Malga Rodeza-Kuhleger-Bocca di Val Calana-Testa Nera-Roen-Malga Smarano-Testa Nera-Bocca di Val Calana-Malga vecchia di Coredo-Malga nuova di Coredo-Rifugio Predaia
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Austroda A4 uscita Peschiera del Garda-rietro ad Affi-Autostrada del Brennero uscita Trento Nord o Mezzocorna direzione Val di Non-a Mollaro deviare per la Predaia
Kartennummer:4 Land Carda della Val di Non 1:25.000

Qui siamo ancora più lontani dai soliti posti, siamo in Val di Non, regno delle mele e se fossero più furbi anche dell’escursionismo che invece è un po’ trascurato.
Questo percorso o meglio parte di esso, lo facciamo tutti gli anni con le ciaspole, oggi che di neve ne è rimasta poca, vogliamo allungarlo e vedere se fattibile con alcune varianti anche in inverno. Tra l’altro c’è un bellissimo percorso di cresta che va da Mezzocorona al P.so della Mendola, prima o poi riusciremo a farlo per intero, per il momento di accontentiamo di farlo a pezzetti, purtroppo qui se non hai l’auto spostarsi con i mezzi di linea è praticamente impossibile per cui per quella cresta dovremo attrezzarci con due macchine o con qualcuno che venga a recuperarci.
Partiamo dall’assolato altopiano della Predaia mentre due caprioli incuriositi ci guardano dal prato antistante. Raggiungiamo lungo una forestale nel bosco la Malga Rodeza o di Tres. Dalla malga si prende una traccia a sinistra nei prati che entra nel bosco e raggiunge le Costebelle, altro avvistamento di caprioli, questo era proprio vicinissimo! Il percorso bisogna seguirlo spesso e volentieri cercando i bolli, perche dove non ci sono evidenti sterrati usati soprattutto dai bikers (pochissimi in ogni caso!) il sentiero praticamente è inesistente.
Da Costa Larga risaliamo, tra spettacolari larici centenari, il costone di Cima Battaglione, costeggiando il pauroso salto a precipizio sulla Val D'Adige. Proseguiamo fino alla località S. Barbara (capitello) e quindi in leggera discesa fino a P.so Predaia. Superato il passo si risale di nuovo, e con qualche tornante si raggiunge la bella Baita Kuhleger. Andiamo ancora avanti con qualche saliscendi, un’ultima breve discesa porta alla Bocca di Val Calana, con una grande croce in legno detta Wetterkreuz "Croce del Tempo". Proseguiamo ora con una breve ma ripida salita fino alla Schwarzer Kopf o Testanera, un punto panoramico davvero grandioso. Qui di solita con le ciaspole ritorniamo alla Bocca di Val Calana e cominciamo il rientro oggi, invece, affrontiamo la ripidissima, ma grazie al cielo breve, risalita che ci porta sempre più vicino alla quota ma non al raggiungimento del Roen. Da qui troviamo neve a volte portante a volte meno, passiamo vari traversi, se ci fosse più neve sarebbe meglio stare più alti ma adesso va bene così, ultimo strappetto e siamo in cima, Buona Pasqua Roen! Questa cima ha un grandissimo significato per noi e ad ogni stagione ci regala splendide escursioni!
Vorremmo fare un giro diverso per tornare in Val Calana, sulla cartina della zona c’è un traccia nera, sulla Kompass un sentiero addirittura numerato! Scendiamo alla Malga Smarano e incontriamo la prima persona della giornata, un cacciatore, poiché di sentieri non ce ne sono, di bolli manco l’ombra, chiediamo qualche info. Il cacciatore ci conferma l’inesistenza di un sentiero vero e proprio ed essendo nel bosco ci sconsiglia vivamente di farlo anche perché ci sono molti punti dove le pareti di questa montagna calano a picco sulla valle e non trovare la traccia giusta sarebbe anche un bel pericolo. OK, cambiamo itinerario! Per evitare di risalire e riprendere il percorso fatto in precedenza, prendiamo una forestale che sembra fatta da poco che viaggia parallela al nostro percorso di salita. Ad un certo punto la forestale si interrompe e sembra che prosegua come traccia che purtroppo finisce in mezzo alla neve, per cui per sicurezza saliamo un po’ a “muzzo” su prati e rododendri sicuri che poco sopra passi il sentiero di salita e infatti tempo 5 minuti lo riprendiamo. Scendiamo al Testanera e quindi alla Bocca di Val Calana e arriviamo alla Vecchia Malga di Coredo.Da qui prendiamo la forestale che con vari saliscendi porta alla Nuova Malga di Coredo. Scendiamo ancora un poco lungo la forestale, riprendiamo un sentiero che d’inverno sembra strettissimo invece ora notiamo che è bello ampio e poco dopo ci ricongiungiamo con il percorso dell’andata e quindi torniamo al posteggio, qualche tuono ma mi sa che ha fatto solo finta, il tempo ci ha davvero graziato!

Dati GPS
Dislivello 1121 m – km 23,21

Tourengänger: cristina
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (4)


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gbal hat gesagt: Roen
Gesendet am 28. April 2011 um 22:53
Significa tanto per voi, significa tanto per me. Non solo il Roen ma Penegal, Mendola, Macajon, Laugenspitz (o M.Luco) la Valle di Non tutta che ha dato i natali a mia mamma e mi ha accostato alle montagne. La Valle di Non di 1/2 secolo fa, quando era sconosciuta ai più e non c'era la Melinda a pubblicizzare le poche e buone mele di allora che profumavano come non ho mai più sentito. Il profumo delle conifere dell'alta valle, che nostalgia.
Grazie ragazzi, un soffio di belle sensazioni che mi portano indietro nel tempo della mia gioventù.
Giulio

cristina hat gesagt: RE:Roen
Gesendet am 29. April 2011 um 09:53
Da casa nostra, a Romeno, abbiamo il Roen a vista, appena usciamo da paese il Luco ci guarda poco lontano con tutta la catena delle bellissime Maddalene (speriamo rimanga sconosciute e poco sfruttate) che giriamo abitualmente in primavere e autunno. Io ci vado da quando ero piccola in Val di Non e mio marito se ne è innamorato, il nostro sogno sarebbe poterci trasferire lì un giorno. La valle forse è cambiata negli anni ma al di là del periodo turistico è ancora a dimensione d'uomo.
Un salutone. Cristina

gbal hat gesagt: RE:Roen
Gesendet am 29. April 2011 um 11:56
Vedo che siamo stati "vicini" in qualche vacanza: il paese di mia mamma e dei suoi 9 fratelli è Ronzone ma naturalmente Malosco, Fondo, Cavareno, Romeno, ecc. erano i posti che frequentavamo di più. Avevo sempre un po' di tristezza per il destino migliore della Val di Sole con le Dolomiti di Brenta o delle Dolomiti propriamente dette ma forse questo ha fatto sì che la valle si sia preservata dal turismo "aggressivo". In compenso la diminuzione drastica dei lavori campestri ha provocato la scomparsa degli antichi sentieri che percorrevo con i miei zii, carro e mucche per salire ai monti per la fienagione di alta quota.
Quando vorrete parlare un po' di tutto ciò un messaggio privato sarà il benvenuto.
Ciao

Amadeus hat gesagt: Be ma ......allora !
Gesendet am 29. April 2011 um 22:09
Allora aggiungo anche io qualche cosa sulla Val di Non dopo mio fratello; bè sembra che questo mal di montagna sia contagioso : anche io con mia moglie ogni tanto ci facciamo un giretto per l'alta Anaunia, certo annuso, cerco profumi di una volta ma aimè le macchine e relativi fumi hanno coperto tutto.
Consigli : partite da mezzocorona, ferrata Giovannelli(facile), in cresta si prosegue per malga Kraun, vista spettacolare sul lontano Brenta(vedere rapporti) e poi avanti fino ai monti della Luna.
Oppure, ci stiamo preparando, le Maddalene sentiero Bonaccossa dal Laugenspitz(monte Luco per i Nonesi).
Ultimo, da Cles salire su strada sterrata per il rifugio Peller, da lì(fatela in Maggio è tutto in fiore...) su per la Val Nana in mezzo al Brenta con un occhio in basso sull'azzurro di Tovel.
Ad majora !


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