Passo di Fontana Mora (2235 m)

Vado in Val di Scalve da quando avevo 5 anni.

Sono anni che voglio andare alla Malga Conchetta. Ci ho provato una volta, tanti anni fa, con i miei, ma ci siamo persi nell’erba alta dopo Polzone. Il sentiero è segnato malissimo, al contrario che in Svizzera.. Abbiamo chiesto a un po’ di gente della zona, ma dicono che siccome i giovani preferiscono giocare a pallone, perché star lì a mantenere i sentieri..? E la gente va sempre in quelle due o tre mete.. i Campelli, la diga del Gleno, il rifugio Albani.. dalle altre parti non trovi nessuno, e i sentieri scompaiono dalla tua vista (vedi passi del Lifretto e del Valzellazzo.. e credo che anche all’Ezendola sia così..). Peccato !

Ma stavolta ho deciso che ci vado, cavoli ! Qualche tempo prima ho provato da Teveno, salendo dalla strada per il Barbarossa e, all’altezza di un grosso masso che segna la croce del Pizzo Petto del CAI di Bellusco, svolto a sinistra e mi inerpico, lungo un sentierino, in un canaletto.. ma allora non avevo ancora i bastoncini (che stupido..) ed ero meno esperto.. un ramo che ho trovato lungo la strada non mi è sufficiente a riuscire a salire, e così faccio marcia indietro.. rimediando solo una scivolata in discesa !

Questa volta, dunque, invece ci provo di nuovo da Polzone, salendo da Colere : cartina alla mano, dopo Malga Polzone scandaglio ogni metro alla ricerca del sentiero “giusto”.. Lo trovo.. lo seguo.. stavolta sembra facile arrivare alla Malga Conchetta ! Posto simpatico.. questa malga in mezzo ad una bella conca.. proprio come dice il nome !

A questo punto, raggiunta la mia meta, posso andare avanti ! Punto al Passo di Fontanamora. Il sentiero ancora si perde salendo per il ghiaione.. una pennellata bianca e rossa qua e là.. ma vabbè.. la meta la vedi davanti a te.. è solo questione di trovare la via più facile.. fuori traccia bisogna saltellare da un sasso all’altro..

L’ultimo tratto, dove incrocia il Sentiero delle Orobie, ha un punto un pelo esposto, ma niente di chè.. Dal passo si domina la Val di Scalve e,di là, si intravede la Val Seriana, direi.. Poco sopra, a lato, la sagoma caratteristica del Ferrante.

Sceso di nuovo alla Malga Conchetta provo a dirigermi verso il Pizzo di Petto.. Ancora il sentiero si perde nei pascoli, a tratti, ma è un po’ esposto e, a quei tempi, non me la sentivo di proseguire, soprattutto senza bastoncini.. Ora sarebbe un’altra cosa !