Muot la Sella - Piz Sursass (interrotto causa Unwetter)
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Dopo una notte quasi insonne per l'emozione (provocata dall'arrampicata sportiva del giorno precedente, dai lavori di giardinaggio e dall'idea di andare in montagna), ci siamo alzati di buon ora, ma non troppo, per andare ad Ardez.
L'avventura è cominciata con un piccolo malessere di Zina sul bus, che avendo mangiato un po' troppo o forse un po' troppo presto, ha fatto il resto del viaggio a stomaco vuoto.
Ad Ardez siamo arrivati col treno. Dalla stazione siamo scesi verso il fiume per poi risalire a partire dall'altra sponda. Zina non ha per niente risentito della sua piccola disavventura mattiniera ed è già di ottimo umore, anzi sperimenta anche un po' di arrampicata sui muri della strada forestale. In circa un'ora siamo arriuvati ad Alp Sursass, un maso d'alpaggio molto carino situato in una piccola radura nella foresta. Continuamo la salita utilizzando un sentiero nella foresta che porta al Marangun Sursass.
Di qui la parte più interessante dell'escursione, sulla cresta del Piz Sursass. Dapprima siamo saliti sul Muot Sursass (meno di 30 minuti dall'uscita dalla foresta) e poi ci siamo diretti verso il Piz. Il percorso si effettua seguendo dei grandi cairns. Nel cairn situato sul P.2503 che abbiamo incontrato abbiamo nascosto il nostro primo tesoro (o записка -zapisca-, come lo chiamiamo noi, essendo zapisca il nome russo per 'messaggio/lettera' e riferendosi alla tradizione degli alpinisti russi di lasciare una lettera sulla cima che verrà riportata in basso dal prossimo alpinista arrivato sulla stessa cima) per la caccia al tesoro di hikr. Il secondo tesoro volevamo metterlo sulla cima del Piz Sursass, ma il cattivo tempo è arrivato e la grandine ci ha convinto di lasciare la seconda zapisca in un altro cairns posto sul P. 2679m.
Ritorneremo in futuro di certo sul Piz Sursass perchè il posto è magnifico!
L'avventura è cominciata con un piccolo malessere di Zina sul bus, che avendo mangiato un po' troppo o forse un po' troppo presto, ha fatto il resto del viaggio a stomaco vuoto.
Ad Ardez siamo arrivati col treno. Dalla stazione siamo scesi verso il fiume per poi risalire a partire dall'altra sponda. Zina non ha per niente risentito della sua piccola disavventura mattiniera ed è già di ottimo umore, anzi sperimenta anche un po' di arrampicata sui muri della strada forestale. In circa un'ora siamo arriuvati ad Alp Sursass, un maso d'alpaggio molto carino situato in una piccola radura nella foresta. Continuamo la salita utilizzando un sentiero nella foresta che porta al Marangun Sursass.
Di qui la parte più interessante dell'escursione, sulla cresta del Piz Sursass. Dapprima siamo saliti sul Muot Sursass (meno di 30 minuti dall'uscita dalla foresta) e poi ci siamo diretti verso il Piz. Il percorso si effettua seguendo dei grandi cairns. Nel cairn situato sul P.2503 che abbiamo incontrato abbiamo nascosto il nostro primo tesoro (o записка -zapisca-, come lo chiamiamo noi, essendo zapisca il nome russo per 'messaggio/lettera' e riferendosi alla tradizione degli alpinisti russi di lasciare una lettera sulla cima che verrà riportata in basso dal prossimo alpinista arrivato sulla stessa cima) per la caccia al tesoro di hikr. Il secondo tesoro volevamo metterlo sulla cima del Piz Sursass, ma il cattivo tempo è arrivato e la grandine ci ha convinto di lasciare la seconda zapisca in un altro cairns posto sul P. 2679m.
Ritorneremo in futuro di certo sul Piz Sursass perchè il posto è magnifico!
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