Cima dei Lupi dal Passo dei Lupi per la Val Lunga


Publiziert von paoloski , 11. Januar 2011 um 23:42. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 2 März 2008
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Ski Schwierigkeit: WS
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:15
Aufstieg: 1075 m
Abstieg: 1075 m
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Si raggiunge Morbegno, all'inizio della Valtellina, si prosegue lungo la valle, si passa Talamona e Case Barri, poco prima del ponte sull'Adda si trova, a destra, la deviazione per Tartano, dopo i dieci tornanti iniziali la strada segue il fondovalle. Passato l'abitato di Tartano si prosegue a sinistra per la Val Lunga. La strada è solitamente pulita fino a Pra di Ules a 1480 metri, ma normalmente l'affollamento di scialpinisti e ciaspolatori nelle giornate di bel tempo è tale che da dover parcheggiare molto prima.
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Percorso andata e ritorno.
Unterkunftmöglichkeiten:Alberghi e pensioni in Val Tartano ed in Valtellina. Il ristorante Vallelunga a Tartano è giustamente famoso per i pizzoccheri (prezzi contenuti).
Kartennummer:Carta Escursionistica della Val Tartano 1:40000

Quando si mette in programma un'escursione in Valtellina è normale mettere in conto di arrivare a casa molto più tardi del solito: le code serali a Morbegno e lungo il lago sono una costante. Sarà per questo che raramente viene voglia di andarci, però quando Roberto ha proposto la Cima dei Lupi, sarà forse per la suggestione del nome, ci siamo trovati d'accordo in nove.
Partenza alle 6.30, il tempo è bello, il traffico è scorrevole (ma il mattino è sempre così) , prima delle 9 siamo a Morbegno e facciamo una lunga sosta in un bar, alle 10 comunque siamo a Tartano e, poco dopo, ci accorgiamo che la Val Lunga è decisamente molto frequentata: troviamo da parcheggiare molto prima della fine della strada asfaltata, in prossimità delle baite di Pila, sci in spalla arriviamo alla fine della strada fra una folla immensa di ciaspolatori e scialpinisti appena scesi dalle auto...finalmente calziamo gli sci ed iniziamo a salire seguendo il percorso di una mulattiera, passiamo per le baite di quota 1584 e per quelle di quota 1624, qui deviamo verso destra per raggiungere la Cascina di Porcile, finora più che neve abbiamo calcato del ghiaccio alternato ad un po' di sassi, sul versante Sud Ovest della valle (dove si trova la nostra cima) la neve è decisamente poca..serpeggia qualche dubbio ma, ci diciamo, tutta questa folla non sarà mica qui solo per stare all'aria aperta...
Proseguiamo, dopo la cascina la neve aumenta e diviene anche di buona qualità, a circa 2000 metri deviamo decisamente verso Est e...ci ritroviamo soli!
Tutti, veramente tutti,  proseguono verso il Passo di Tartano e la famosa Cima di Lemma.  Raggiungiamo il Lago Inferiore di Porcile, completamente ghiacciato, e puntiamo al già visibile Passo dei Lupi, la pendenza si fa più sostenuta e la neve è abbondante e c'è anche una decina di centimetri di polvere che ricopre lo strato inferiore già trasformato. Arriviamo al passo, chi sci ai piedi chi percorrendo l'ultimo, ripido, tratto con gli sci in mano. Depositiamo gli sci e li prepariamo per la discesa ma, prima, andiamo in vetta: sono un centinaio di metri di dislivello su una cresta che alterna tratti innevati a qualche roccetta divertente, in breve siamo in cima. C'è un alito di vento ma, decisamente, non fa freddo.  Verso Nord il panorama è dominato dalle sagome imponenti del Badile, del Cengalo, del Disgrazia, un po' più lontani il Bernina, il Roseg ed il Palù, nelle altre direzioni "Hic sunt leones":  le cime sono, almeno per me, assolutamente sconosciute!
Foto di vetta rituali e torniamo al passo ripercorrendo la cresta di salita.
Rimettiamo gli sci ed iniziamo la discesa, la neve si è rammollita appena ed il fondo sottostante regge perfettamente, ci si diverte molto, alla baita di quota 1975 metri, per evitare il traverso di fianco al lago, che richiede qualche saliscendi, decidiamo di prendere la valletta che scende verso Nord Ovest direttamente alla Baita di Porcile, stiamo alti sopra il torrente e sfruttiamo diversi tagli ma qualche acrobazia nel bosco ci tocca farla!
Dalla Casera di Porcile altri numeri per scendere la stradina che assomiglia molto alla pista da bob di Sankt Moritz ma più tortuosa e con numerosi ostacoli!
A Tartano, visto che la colonna ci toccherà comunque farla, decidiamo che tanto vale farsela sazi per cui ci fermiamo al ristorante Vallelunga, che qualcuno già aveva sperimentato, per un abbondante piatto di pizzoccheri preceduto da una tagliata di salumi e formaggi, non sono neppure 17 ma la fame è tanta e la cucina è sempre aperta!
Alle 18 siamo in macchina e, dopo i tornanti, cominciamo a stare in coda per immetterci sulla statale della Valtellina! Vabbè, lo sapevamo, comunque è stata una bella gita.

Un'escursione molto piacevole, non difficile, molto panoramica e in luoghi, almeno per noi varesini, non usuali, certo c'è la costante della coda al rientro ma ogni tanto si può anche tornare a casa un po' più tardi del solito. La cucina valtellinese poi aggiunge quel qualcosa in più che non guasta! 

Tourengänger: paoloski, Marchino


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