L'amico Pieroantonio mi chiese se avrei fatto qualcosa per mercoledì,senza sapere come sarei arrivato a quel giorni,gli dissi di sì. Mi dice che ci sarebbero due amici (che io non conosco) un'amica e un amico: propongo la Foisc,semplice e senza problemi...si il dislivello,il fatto che bisognerà scavare per entrare...va bè,si vedrà al momento. Poi mi chiama Max: che fai? Dato che verrebbe anche Lui,a questo punto,la Foisc l'ha già conosciuta,quindi opto per l'amata Garzonera. Mi accordo con l'orario,rettifico l'orario troppo tardivo che avevo stabilito con Piero e così...alle 9 siamo incammino da Nante con Massimo,(Paolo,Annalisa simpaticissimi) e Piero (che va molto più veloce a piedi che in auto...nel rispettare i limiti di velocità). Rispetto il 18 dicembre,la neve abbonda,ma è anche ghiacciata per via della temperatura che si è alzata,provocando la trasformazione della neve in acqua anche in quota (fino ai 1800/1900 m.). Giunti all'acquedotto,saliamo abbastanza ripidi,evitando i lunghi traversi (anche se più comodi) e Massimo davanti che segue più o meno la vecchia traccia: guardo l'altimetro e chiamo max,gli dico di fermarsi che siamo oramai al punto in cui ci si deve spostare verso il greto del torrente Calcascia,per poi andare quasi in piano al ponte. Giunti al ponte Cassinello,cerchiamo di salire al ponte di Taioi stando il più vicino possibile sotto agli alberi dove la neve era ancora poca e dura,ma poi...usciamo dal bosco e gli sfondamenti non mancano. Io per secondo,dirigo Max,dando le indicazioni e giunti al ponte di Taioi...cavolo,la traccia fatta la volta precedente è divenuta invisibile e quindi...auguri a chi stà davanti. Max prosegue e comincia a capire quanta neve è caduta: anche Lui che è uno dei forti ne risente,io gli sto dietro,battendo la neve “sana” e quindi come se fossi in testa,mentre Paolo è dietro di me,poi Annalisa e per ultimo...Piero? La volpe del deserto...opss della neve: furrrrrrbo lui,con lascusa di modellare bene la pista e nell'eventualità che Asnnalisa avesse bisogno,era lì,pronto all'occorrenza! Mi fermo e dico a Paolo di passare davanti a me e faccio il terzo,poi Piero decide di passare in testa,canna strada,io cerco di recuperare il tracciato originale e...come un pistola me li trovo tutti dietro: ho avuto per un momento,la strana senzazione di essere stato preso per il c@@@...e qualche risata è sfuggita al controllo. Poi va avanti Max e la sofferenza cominciava a vedersi sul suo volto,tanto che si è mobilitato Piero,fresco di gamba,seguito da Paolo (sembrava una ruspa con i cingoli lisci: non potete immaginare le scivolate in avanti che faceva he he he),io terzo,poi annalisa e Max,il quale confermava che fare l'ultimo era tutta un'altra storia (a chi lo dici). Sempre sotto le mie direttive ecco che spuntiamo fuori dal bosco,vedendo il segnale che indica la sorgente: dico a Piero di seguire le fresche tracce dello sci alpinista che è già sceso e...capanna in vistaaaaa! Ammazza quanta neve sopra il tetto: il camino era quasi sommerso. Do le disposizioni per ottimizzare il soggiorno: io preparo il fuoco,Annalisa (si prepara per scaldarsi al fuoco),Piero e Max scavano per trovare la sorgente e paolo rende l'entrata un poco più accessibile. Temperatura esterna alle ore 12 -5° (ben 10° in più rispetto l'altra volta). Accendo la stufa di riscaldamento che parte alla grande,poi passo il canestro per la raccolta d'acqua e nel frattempo cerco di accendere la stufa economica ma...gran fumo? Ma perchè,dannazione,non sarà sommerso il camino? Qualcuno vada sopra a controllare! E Piero si attiva: esco e chiedo se il fumo esce. No,il camino piccolo è libero,ma fumo non ne esce! Ok,spengo la stufa e apriamo tutte le finestre per fare uscire la fumera che pungeva gli occhi e poco dopo,quando l'aria torna alla normalità,richiudiamo e...l'ambiente si riscalda. Max,Paolo e Annalisa sono entusiasti della Gita e della capanna,ancor di più per i piedi che si stavano scongelando al calore della fenomenale stufa di riscaldamento. Il problema era scaldare piatti e forchette,ghiacciati a dovere: allora li appoggio al ripiano della stufa,poi vi metto a scaldare il sugo preparato a casa. Nel frattempo,l'acqua bolle,Max sfodera un mega salame,tra l'altro ho pensato che una buona parte del peso lo riavrebbe riportato a valle...hooooooo,come no! Nonostante lo tagliava spesso,che parevano fette di bistecca fiorentina,le mani di qualcuno non smettevano di attingerne: io,a tagliare legna e a seguire la stufa,altri a tagliare salame. Max non pensava alla sparizione del salame in così breve tempo (ma non conosce Piero,che ben conosco in fatto di scorpacciate alimentari,ma ora conosciamo anche Paolo che non è da meno!). Ho portato 1 kg di pasta come pure Paolo (che ho saputo essere cuoco di professione) e si decide per la scelta del tipo di pasta e quando dico,tutta? Ma nooo,ma siii e tutta andò. La pasta è pronta,i piatti belli caldi come le posate e...si mangia...qualcuno vi aggiunge il peperoncino del Madagascar opportunamente portato da me per chi volesse rendere più piccante il gusto (e chi lo ha fatto ha capito perchè dicevo: andateci piano che martella! He he he). Il vino,offerto dal sempre gentile Max sparì velocemente,tant'è che suggerii,nella eventualità,di attingere dalla dispensa della capanna: Max sceglie il rosso Garzonera,22 franchini,va bene,va bene e gli amici tazzano,mentre il bradiposki si prepara a fare il lavapiatti,per rendere ancor pià bella la gita agli amici. Max si offre e gli faccio asxciugare i piatti,in modo da riordinare bene il tuttoe subito. Nel frattempo,sempre Max offre un grappino,ma di quelli dal gusto piacevole,che anche il bradiposki beve,sempre nella giusta misura...ma la bottiglietta nel men che si dica risulta trasparente: MAX,TI SEI ACCORTO CON CHE SQUALI HAI AVUTO A CHE FARE? He he he! Max mi offre quel ci ci nin rimasto nel suo bicchiere...buonoooo,poi interviene Piero che insisteva nel darlo a Max che rifiutava e infine me lo da a me...che lo spazzolo completamente tutto e Piero: ma tutto,ma nooooo! Io gli rispondo che non ha specificato...però...era buonisssssimo hi hi hi! Grande Max! Sono le 15 è ora di rientrare,qualche foto e ci si incammina con gli animi che si accendono,il vinello parla e le pirlate escono a cascate: colui che ha battuto il record è stato Paolo,che ha tenuto il pallino per tutta la discesa,dove giungiamo a Nante alle 17.10. Qui la proposta è di bere qualcosa di fresco,ma Max ha ancora un bel pezzettino di strada e quindi si parte alla volta del Breggia,dove ci salutiamo con Max,annunciando la possibilità con Piero di fare qualcosa la settimana successiva (io invece devo lavorare). Amici,vi ringrazio tutti per la vostra simpatia e spontaneità,in particolare,Paolo per l'invito ad una cena preparata da Lui e il suo modo di intrattenimento,Annalisa che senza riserve ci ha fatto ridere e i battitori,tre carriarmati pieni di energia (io,nonostante avevo 2 escurioni alle spalle ho cercato di fare del mio meglio) che hanno saputo lavorare bene,mantenendoci un bel gruppo unito e solidale (in particolare nel bere e nel mangiare). Ciaooooooo e alla prossimaaaaaaaa!