capanna Gorda m.1800 / Punta di Larescia m.2194,6


Publiziert von Alberto , 16. Dezember 2010 um 09:42.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:12 Dezember 2010
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo Molare 
Zeitbedarf: 3:30
Aufstieg: 980 m
Abstieg: 980 m
Strecke:Camperio m.1221 -Pozzarach m.1603 -Piana di Sgianares -piano Cassinella m.1737 -capanna Gorda m.1800 -Punta Larescia m.2194,6
Zufahrt zum Ausgangspunkt:da Milano prendere l'autostrada per Chiasso,seguire per Bellinzona,poi proseguire in direzione Gottardo,uscire per Biasca e proseguire per il Lucomagno. Superare Olivone,superare il tornante con biforcazione per Piancabella,preseguire oltre la fermata di Pianezza,giunti a Camperio,proseguire fino al tornate che curva a destra,subito a destra vi è una stradetta dove si parcheggia su un lato (strada a senso unico)
Unterkunftmöglichkeiten:capanna Gorda e il baitello di Punta Larescia
Kartennummer:CNS n°266 valle Leventina

Giuseppe mi propone due escursioni,tra le quali la Larescia: suggerisco la Larescia. Così al Breggia ci ritroviamo con Ivan e Francesco . Giunti a Camperio,Francesco si accorge che le sue ciaspole non ci sono,poco male,fino al rifugio si arriva,poi... cominciamo a salire percorrendo la sterrata battuta sempre dalle motoslitte: la neve rispetto le altre volte è molto meno,ma in compenso la giornata è stupenda egiunti alla capanna Gorda ci preprariamo ad affrontare il vento e la salita più impegnativa: fino all'alpe la pista è battuta dalla motoslitta,poi...Francesco fa dietro front,dato lo sfondamento nella neve ed il fatto che si doveva battere. Parto davanti,ma senza seguire il percorso segnalato dai paletti,mi tengo un poco più a sinistra,perchè si pensava di percorrere il tracciato che battono le motoslitte,ma alla fine risaliamo il crinale. Poco dopo Giuseppe mi da il cambio,ma anche se io rimango ultimo,non riesco proprio a posare le mie ciaspole nella sua impronta,purtroppo il passo corto mi permette solo di battere la neve non pestata,allargando la pista,come sempre e quindi è come se fossi in testa. Poi Ivan gli da il cambio e di tanto in tanto si fermano per chiederemi la direzione: giunti al bivio per la Larescia,raccomando di fare attenzione,dato che la cresta (non tutti lo sanno se non l'anno percorsa in assenza di neve) è composta da numerose rocce rotte,con crepe profonde anche oltre i 2 metri! Ivan riesce bene a percorrere il tratto in sicurezza e così arriviamo al nuovo baitello,in ore 1,30 dalla Gorda,aprendo la via ai molti ciaspolatori che seguiranno in giornata. Ci riposiamo al riparo ,nel baitello,opera di grande conforto,in particolare come oggi,con temperatura “fresca” e vento,anche se la visione potrebbe non essere gradita per la forma della struttura. Abbiamo la fortuna di conoscere il costruttore di tale opera che ci spiega un po la storia di questa nuova struttura: ho dato anche un consiglio inerente allo fruttare nel migliore dei modi il suo interno. Il tavolo,magari è meglio all'angolo,sfruttando due pareti e mettendo due panche,poi le sedie se non servono si impignano in un lato,in modo tale da far più spazio e il pavimento di rivestirlo con l'ilonium,in modo da evitare che la neve che si scioglie all'interno possa con il tempo far marcire il pavimento. L'idea è parsa molto buona,inoltre l'intenzione è di preparare un soppalco per due persone. É stato un piacere vedere come veniva sfruttata la struttura,la quale sicuramente sarà meta ambita per assaporare il tramonto e l'alba. Ci prepariamo per la discesa e arrivano alcuni ciaspolatori...ma sono gli amici del cai di Saronno! Gli domando di Silvano e ridendo mi dicono che è ultimo e non sanno se arriverà. Ultimo!!!! ma come,è sempre stato colui che doveva arrivare primo...e ora è ultimo? E' proprio vero che la ruota gira. Foto ricordo e...poco avanti lo incontriamo: si notava la stanchezza che lo avvolgeva e non potendo esimermi dal non tirargli qualche battuta,gli dissi: Ciao Silvano! Sei scoppiato? Come mai non sei il primo ma l'ultimo he he he! Hai visto,la ruota gira e prima o poi...Lui da le sue ragioni,giustamente pare che non era in forma e io gli dissi: non è ora di appendere le ciaspole he he he? No,no,l'importante è arrivare! Parole sante,ma non le ho mai sentite pronunciare da Lui,prima d'ora! Il tempo ci cambia,nonostante cerchiamo di far finta di nulla...ma è la vita: presto o tardi ci dovremo arrendere alla nostra amata montagna! Ci salutiamo e scendiamo alla capanna Gorda e mentre seguo la bella pista dove rispetto la mattina,si batte neve soffice...acc@@@...buco: con la gamba destra sprofondo oltre il ginocchio,mentre alla sinistra mi prende una sorta di crampo al piede. Piano piano estraggo la gamba,nulla di rotto,ma...non vuol dire che passando sopra alla pista battuta,non si cada in un “tranello”: bisogna sempre usare cautela! Il capanat del momento,Francesco, ha acceso la stufa...al piano terra! Anche se sopra, è più confortevole. Conosciamo un gruppetto che stava per rientrare e poco dopo arrivano 4 ragazze alle quali non ho esitato a chiedere se erano un gruppo di femministe,visto che non avevano con loro alcuna compagnia maschile. La risposta,più che ragionevole è stata: ci sono i gruppetti di uomini che vanno tra loro e noi...facciamo lo stesso. Era proprio un gruppetto ben affiatato di Lugano,simpatiche per quel poco che ho potuto capire. Bene,giunge il momento di scendere e riprendiamo il cammino,il bradipo,sempre e costantemente ultimo (non mi smentisco mai,tranne in rare occasioni: in particolare quando sono solo he he he). Poi...senza volerlo seguiamo un'altro percorso,dove le scivolate per via della neve ghiacciata,non mancavano,quindi mi rampono. Il percorso,nuovo per me ( e che ho già bocciato per vari motivi) che ci fa pervenire all'ospizio,dove,camminando sull'asfalto lungo il lato della cantonale,giungiamo all'auto: io con i ramponi che non avevo voglia di togliere prima,probabilmente ho lasciando perplessi gli amici. Non è la prima volta,che cammino in modo “non consolo”. Grazie per la compagnia,al fuochista,agli amici della società Nido d'Acquila e...alla stupenda giornata.


Tourengänger: Alberto


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