Dopo una settimana di lavoro,con il raffreddore,decido di muovermi domenica,anche se le previsioni non sono per nulla buone. Decido per la Svizzera,per la precisione il Canton Ticino: l'idea è di portarmi in alto in modo tale da non prendere acqua ma neve. Giunto alla dogana,domando com'è la situazione strade: mi viene detto che ad Airolo nevica,ma è tutto a posto. Bene,allora vado o a Nante o a Brugnasco. Giunto nei pressi di Biasca,cartelli elettronici indicano neve a Faido...oh,oh,speriamo nulla di problematico: la pioggia che mi accompagnava da casa,batteva bene sul parabrezza,speravo proprio di trovare neve...opss,appena passato Biasca,fiocchi di neve mista ad acqua,si vedevano bene guardando le pareti scure della montagna a lato strada,poi...la pioggia cessa per lasciare spazio a fiocchi di neve che diventavano sempre più enormi e asciutti,tant'è che non attecchivano sul parabrezza per via dello spostamento dell'aria. La neve ricopre l'asfalto che man mano si tinge sempre più di bianco e mentre proseguo penso: se metto le catene,non è che per caso mi ferma la pattuglia della polizia e mi da un multone perchè rovino il manto stradale? Io non sò come funzioni il regolamento in fatto d'obbligo il montare le catene,quindi per evitare problemi esco a Faido. La cantonale è pulita,nel frattempo vedo un mezzo spargisale,sosto un attimo e medito: la cantonale è lunga fino ad Airolo...Va bene,lasciamo perdere,torniamo indietro. Giunto alla dogana,penso ad una alternativa e mi viene in mente il San Primo: deciso,vada per questa meta. Giunto al Ghisallo,prendo la strada che sale al parco,mentre salgo comincio a vedere la neve a bordo strada,poi giungo al parcheggio alto dove partivano gli impianti di risalita...quanta neve e che ordine: i mezzi spartineve hanno fatto un buon lavoro. Sono le 10,50 parto sotto un nevischio e mentre mi accingo su percorso,ecco due sci alpinisti dotati di mini sci a cui chiedo com'è la neve in vetta. Mi rispondono che in vetta non ci sono andati,si erano fermati sulla sella di Terrabiotta ,mentre uno con le ciaspole lo avevano visto arrivare dalla direzione della vetta. Saluto e riparto con le ciaspole ai piedi,la neve è pesante,un po nevica,un po piove e giunto poco prima della sella un vento forte mi investiva. Poi mi raggiungono due escursionisti,dalle gambe forti,senza ciaspole: loro si che sono dei forzuti (mi piacerebbe vederli salire alla Foisc o alla Garzonera,senza “attrezzatura” come fanno),li lascio passare e noto che calpestano le impronte del ciaspolatore che è passato per primo: ma perchè non si fanno un loro percorso,visto che sono cosi “forti” evitando di rovinare la pista da ciaspole? Visto che salgono per la cresta.io decido per la strada militare...da battere interamente,per poi congiungermi più a monte con quella di cresta. La nebbia non lascia molta visibilità.a tratti si vedeva meno di 20 metri. Poi,giungo al termine della strada e prendo l'ultima porzione di cresta ed incrocio uno che scende,ma impronte di ciaspole...solo le mie. Giunto in vetta,foto e riparto subito per la discesa: anche il rientro è stato faticoso e piovoso per tutto il percorso,quindi,giunto all'auto,mi cambio al suo interno e poi mi riscaldo con la calda tisana,nel frattempo che i vetri si spannino. Prima gita con ciaspole dopo settimane di ferma: è stata duretta!
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