Capanna Bovarina (1870 m)


Publiziert von Sky , 22. November 2010 um 13:46. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:21 November 2010
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Scopi   CH-TI 
Aufstieg: 650 m
Abstieg: 650 m
Strecke:Campo Blenio (1216 m) - Capanna Bovarina (1870 m)
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Como, autostrada Como-Chiasso A9, entrare in Svizzera e proseguire verso il Gottardo. Oltrepassare la galleria del Ceneri, Bellinzona, ignorare l'uscita verso il S.Bernardino, uscire a Biasca verso il Lucomagno. Dopo Olivone, prima di iniziare la serie di tornanti che porta a Campra, deviazione a destra verso Campo Blenio - Luzzone. Si percorre una lunga galleria rettilinea (1,6Km), e poco oltre deviazione a sinistra per Campo Blenio. In paese, dopo un ponte si trova un ampio parcheggio. In inverno si parcheggia qui, in estate si può proseguire fino all' Alpe Pradasca.

Le previsioni per il weekend sono brutte. Sono d’accordo con il mio amico Antonio che ci sentiamo per domenica per andare a ciaspolare. Sabato mi manda un sms dicendo che il suo gruppo sfida il tempo e va lo stesso : OK, ci sono anch’io ! Ho voglia di andare a camminare, cavoli !

Mia prima volta con le ciaspole, e prima uscita della stagione. Mi aggrego a un gruppo del SAT di Mendrisio. La destinazione alla fine è la capanna Bovarina.

Saliamo a Campo Blenio, con la neve che incomincia a cadere fin da 500 metri. Bene, meglio neve che pioggia. Su il fondo è innevato fin da subito, si possono mettere le ciaspole già nel parcheggio. Mi accorgo che il GPS è mezzo scarico, accidenti, la batteria mi abbandona a 2/3 del percorso !

Si fanno dei tratti lungo una strada con alcune scorciatoie belle ripide ! Quindi si entra nel bosco : fortunatamente qualcuno ha fatto già la traccia poco prima di noi ! Quando lo incontriamo lo ringraziamo ! L’ultimo tratto non l’ha battuto perché ha fatto dietrofront prima di arrivare alla capanna (chissà perché, gli mancava proprio poco !), per cui il primo dei nostri deve far fatica (e io dietro !), ma ci sta nel gioco !

In capanna ci sono dei convettori che scaldano un po’ gli indumenti fradici. Si mangia e si riscende a valle, con alcuni tratti fatti in scivolata ! Divertente ! Temevo di aver problemi con le ciaspole, che non conoscevo e che, durante la salita, mi erano sembrate assai instabili nei tratti di discesa, ma, bloccando il tacco, le cose cambiano come dal giorno alla notte. Meno male !

Speriamo nel weekend prossimo..!


 

Vista dal gruppo (di tre) di Girovagando

Grazie a Luca di … aver aperto la pista del rapporto di questa escursione, e di avermi invitato ad editare questo report.

Non siamo partiti insieme, anzi a dire il vero ci siamo visti … in Capanna e riconosciuti dopo aver pubblicato la sua uscita.

Anche noi, decidiamo per la seconda volta nelle ultime settimane, che si esce comunque sia il meteo, e lo si vede già dalle previsioni del lunedì, sarà orribile come gli ultimi 6 o 7 weekend (soprattutto la domenica).

Volevamo andare ad un'altra capanna, ma la quantità di neve sulla strada ci ha fatto desistere, quindi decidiamo per una classica, la Bovarina, sicuri che la strada sarà comunque pulita.

Partiamo molto tardi, alle 9:45, seguendo la strada asfaltata, ma ricoperta di 20/25cm di neve fresca.

Incontriamo una famigliola con i figli che giocano, come non essere d’accordo. Fiocca copiosamente, ci salutano e ci chiedono “dove andate temerari?”.

Proseguiamo, ancora senza racchette, seguendo una debole traccia lasciata da qualcuno che è passato non da molto, una persona sola, si intuisce dalla traccia.

Ci fermiamo per una brevissima sosta sotto un grande pino, il tempo di prendere fiato (ed io ne ho un gran bisogno) e di ammirare in silenzio lo scendere dei grandi fiocchi.

Arriviamo ad Orsaira di Dentro, e sotto la tettoia del lavatoio indossiamo le ciaspole.

Ripartiamo subito, la via io e Paolo la conosciamo bene, ci siamo stati lo scorso Aprile, e … le condizioni erano simili a quelle di oggi.

Passiamo il ponte sul torrente d’Orsaira, qui si abbandona la strada (percorribile in auto in estate), per entrare in un stupendo bosco di larici, si sale fino a Ronco di Gualdo, un bel borgo di baite in legno. Famosa qui la foto alla baita con il grande corno appeso all’ esterno.

Cinque minuti di pausa, poi iniziamo un tratto più ripido, si attraversa un ponticello in legno, pericolosetto d’ inverno perché si carica di neve fino al corrimano, e sotto ci sono molti metri …

Dopo il ponte la salita si fa più decisa, ma è anche facile perdere i segnali del sentiero (vedi la nostra escursione del 3 aprile 2010 …). Questa volta non si sbaglia, prima di tutto continua la traccia del solitario che ci precede, poi conosciamo qualche punto di riferimento al ritorno della ciaspolata di aprile. I riferimenti più chiari sono il torrente sulla sinistra ed i pali della corrente.

All’ ultimo palo, si devia in brusca salita fino ad una palina con indicazioni, è il bivio che a destra porta al parcheggio estivo, vicino alla centralina elettrica in zona Alpe Pradasca.

Ora viene il tratto più impegnativo, reso ancora più duro per il sottoscritto perché mi si rompe una ciaspola, cerco di ripararla, nel frattempo vediamo la persona sola che ci precedeva (ritorna a casa per pranzo, senza di raggiungere la Bovarina) ed  il gruppo di Luca ci passa avanti, rinuncio alla riparazione (proverò in capanna), e salgo seguendo la pista battuta dal folto gruppo. Non è agevole senza racchette, si affonda e scivola anche se il terreno è battuto, proprio in questo tratto che ha la massima pendenza.

Arrivo ben ultimo, dopo il gruppetto di 11 ed i due miei amici.

Ci accomodiamo su un tavolo per pranzare, sull’alto tavolo (vicini-vicini) il gruppetto del SAT Mendrisio ha già iniziato le libagioni.

Scambiamo quattro chicchere, ma anche vino e grappa che con il frescolino non fa male. Dopo un’ora e mezza circa, decidiamo il ritorno, stimiamo due ore a scendere e fa buio presto. Salutiamo gli altri, che si fermano ancora un poco, e scendiamo, dopo aver in qualche modo riparato la ciaspola, che mi “lascia di nuovo a piedi” nel tratto ripido … non è giornata.

Scendo con una racchetta sola (meglio di niente) fino ad Orsaira, dove togliamo tutti le racchette, c’e’ la pista di un fuori-strada, si va più veloci.

Dopo 1h:50m siamo a Campo Blenio, seguendo la strada, il gruppo di Luca taglia in discesa (lo intuisco dalle sue foto) in discesa libera (sempre divertentissimo) a Calcarida, raggiungendo il parcheggio dalla stradina che passa a fianco la latteria.

 

Ci salutiamo di nuovo con il gruppo, e poi via ognuno per la sua strada … sperando magari di ritrovarci con un METEO MIGLIORE !

Partecipanti: Giorgio, Paolo, Angelo
Il nostro percorso:
andata 5.6Km
ritorno: 5.5Km

Luca, scusa se sono lungo … è più forte di me………………………….

 

Foto, diario, tracce gps sul nostro sito:

www.girovagando.net                        escursione 77

 


Tourengänger: giorgio59m (Girovagando), Sky
Communities: Hikr in italiano


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Geodaten
 4256.kml Traccia GPS del gruppo di giorgio59m

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Kommentare (3)


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giorgio59m (Girovagando) hat gesagt: Peccato ... non
Gesendet am 22. November 2010 um 15:28
Ciao SKY, mi hai preceduto nella relazione ...
Sono uno dei tre del gruppo arrivato dopo e seduto all' altro tavolo.
Come è piccolo il mondo !
Peccato non essersi presentati.
Giorgio

Sky hat gesagt: RE:Peccato ... non
Gesendet am 22. November 2010 um 16:32
Per prima cosa ti ringrazio perchè hai contribuito coi tuoi amici a battere il percorso..!
Mi domandavo se qualcuno del gruppo a cui mi ero aggregato (era la prima volta che andavo in giro con loro) fosse un HIKRiano.. non mi ero allontanato di molto !
Ci vediamo una prossima volta, allora !
Ciao, Luca

Sky hat gesagt: RE:Peccato ... non
Gesendet am 22. November 2010 um 23:31
>Luca, scusa se sono lungo … è più forte di me………………………….
No, no, anzi..! Fa piacere leggere una bella descrizione !
Grazie per la tua traccia GPS, il mio mi ha abbandonato al ponticello.. Le ho caricate entrambe con Ozi e le ho messe tra le foto.. !
Mi ricordo di avervi visti alle prese con una racchetta rotta, appena dopo aver incrociato l'"apripista" di ritorno.. Accidenti..
Spero anch'io in un meteo migliore.. fin da domenica prossima, se possibile ! e di incontrarci allora, ma, vista la giornata di ieri, non escludo che ci di incontrarsi anche con un clima del genere !


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