munt Baselgia mt 2945 e laghi di Macun
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Sabato e domenica bellissimi ma ero fuori causa per disturbi alimentari e quindi ho dovuto partire lunedì anche se la meteo non era il massimo. Con mio fratello Alberto abbiamo deciso di vedere la zona dei laghi di Macun nel parco nazionale svizzero e quindi ho dovuto molto a malincuore lasciare a casa la mia fedele cagnetta Billie ( al mattino lei ha cercato in tutti i modi di venire ma purtroppo ho dovuto essere irremovibile ed il suo sguardo mi ha accompagnato tutto il giorno!!). Parcheggiata l'auto a Zernez siamo partiti lungo la piacevole stradina che porta al munt Baselgia (segnalazioni presso la chiesa evangelica). E' molto piacevole la salita quasi sempre all'ombra e con pendenza moderata.Intorno ai 2300 metri di quota la stradina termina e ci sono un paio di panchine e due casotti con fontana(l'unica del percorso) in un sito soleggiato e con bella vista(La Rosta). Da qui prendiamo il viottolo che a zig zag passa tra i ripari valangari e porta ad una falsa forcella con un bel prato(sosta). Da questo punto (circa quota 2600) il percorso segue all'incirca una cresta che si divalla a sud dalla cima del munt Baselgia con una traccia a volte fra faticose pietraie ma comunque è tutto ben marcato. E così arriviamo in cima al munt Baselgia con due grandi ometti e con una buona vista sia panoramica che sul sottostante altopiano dei laghi di Macun. La meteo da me consultata prevedeva una copertura nuvolosa a partire dalle 17 ma invece sfortunatamente la copertura era già in atto, per cui dalle 13 in poi niente sole o quasi! Anche se c'era un venticello freschino abbiamo sostato per mangiare qualcosa e po siamo ripartiti seguendo gli evidenti segnali lungo la cresta che porta alla forca da Barcli. Si scende un pò fra massi e con tracce o passaggi su pietraie ma senza pericoli o problemi. Dalla forcella un sentiero sempre fra pietraie porta ai laghi. La zona è bella penso sopratutto con il sole perchè con il tempo che abbiamo trovato mi è sembrata un poco malinconica. Alla zona di sosta consentita dal regolamento del parco e debitamente contrassegnata da pali gialli nei pressi di uno dei 23 laghetti abbiamo ultimato il nostro parco pranzo. Ripartiti abbiamo rinunciato per il tempo al giro di tutti i laghi che avrebbe richiesto almeno 30 minuti in più ed abbiamo seguito il sentiero più diretto per l'alpe Zeznina Dadaint. Dai laghi un'ora e trenta è il tempo segnalato per l'alpe e così è stato. A mio parere dopo i laghi la valle è un pò monotona solo allietata dal panorama dei monti dell'altro versante (piz Linard ed altri). Dopo l'alpe (punto di ristoro piacevole) abbiamo seguito la vecchia strada per Lavin che si diparte 100 metri a sinistra dal tornantino che c'è subito dopo l'alpe attraversando così il fiume su un bel ponte. La stradina dal fondo quasi completamente inerbato è veramente piacevole e comoda e di ciò devo ringraziare le informazioni avute all'hotel Spol e dalla signora dell'alpe. Senza quasi accorgerci arriviamo al ponte coperto sull'Inn. Qui però ci accorgiamo subito che c'è una breve ma tosta salitella che per due "giovani" come noi e dopo 8 ore di cammino si fa sentire e questo per arrivare alla stazione del treno che ci riporterà a Zernez. (Oltretutto mio fratello di soli 3 anni inferiore è completamente a digiuno di allenamento in quanto quest'anno è solamente la sua seconda escursione!). PS Riguardo alle foto purtroppo dalla forca da Barcli mi si è scaricata la batteria e quindi solamente mio fratello ha potuto effettuare altre foto. Appena mio fratello mi avrà inviato per e-mail le foto , le posterò nel report.
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