Basal (2588msm) dalla Cap. Efra


Publiziert von Jules , 27. Juli 2010 um 06:09.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Locarnese
Tour Datum:24 Juli 2010
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Cima di Gagnone   Gruppo Madöm Gross   CH-TI 
Zeitbedarf: 3:00
Aufstieg: 704 m
Abstieg: 704 m
Strecke:Circa 5.5km.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Capanna Efra facilmente raggiungibile (T2) partendo da Frasco e percorrendo la Val d'Efra. Interessante la traversata dal Rifugio Costa, di cui si può leggere il rapporto qui.
Unterkunftmöglichkeiten:Capanna Efra

Venerdì decidiamo di trascorrere un fresco weekend in capanna, e la mia scelta cade "per caso", sulla Capanna Efra... L'idea è di salirvi e di non avere programmi, se non quello di staccare un po' la spina e prendere un po' di fresco. Siccome arriviamo presto, scarico il peso superfluo, e saluto mia moglie, che invece preferisce rilassarsi leggendo e giocando col cane. La meta è il Basal, che secondo la cartina dovrebbe essere a circa un'oretta e mezzo da lì.
M'incammino quindi sul sentiero della VAV in direzione della Capanna Cognòra. Dopo una ventina scarsa di minuti, tra il costone a torrioni (peraltro, splendidi! Sembrano manufatti!) della Cima di Nèdro e il Crestone, lascio il sentiero e punto decisamente verso O. La pendenza è notevole, ma fortunatamente il terreno è praticamente solo erboso e sassoso: vi fossero stati gli sterpi incontrati salendo al Pizzo Cramosino, sarei tornato indietro! In ogni caso, l'ascesa non è facile. Più volte devo rifare il percorso in cerca di un passaggio più facile, essendoci, qua e là, grossi scalini di pietra da scavalcare. Sorpassato il primo forte dislivello, finisco in una notevole pietraia, quasi pianeggiante. Davanti a me si stagliano, da sinistra, la Cima di Nèdro, il Basal, il valico senza nome sulla CN, ma che Brenna, per chiarezza e comodità, chiama Passo del Rampi Q2493msm, e la Cima d'Efra. So che devo prendere la direzione verso il valico, poiché, a detta di Brenna, da lì non mi rimane poi che seguire la facile cresta fino in vetta. Già da dove mi trovo, però, noto che la "facile cresta" ha tutto fuorché del facile, ma volendo fidarmi della Guida, raggiungo il valico. La famigerata cresta che mi si staglia davanti è inquietante (almeno, per me!), e per la prima volta mi trovo in disaccordo con la Guida del CAS. Sono abbastanza scornato: tutta quella salita selvaggia, tutto quel sudore, e mi fermo proprio ai piedi del Basal? Mi allontano un po' dal valico, e noto che il "panettone" ha, alla sua sinistra, ben più semplici cengette d'erba, sicuramente più accessibili. Decido infine di tentare l'ascesa affrontandola da NNO. Mi trovo comunque a dover usare le mani, e i bastoni (per me immancabili), finiscono legati allo zaino. Dopo un buon quarto d'ora, eccomi sulla cresta. Il vento è tremendo! Fatico a stare in piedi, così scendo giusto quel paio di metri per proteggermi, continuando però a salire. In dieci minuti, eccomi in vetta! Ci sono riuscito! È una cima arida, su cui sono solo due omini. Si tratta di un cocuzzolo comunque notevole per la sua posizione: domina la Val Nèdro, la Val  Marcri, la Valle della Iametta, e infine la Val d'Efra. Le cime attormo a me non si contano, ma saluto volentieri la mia ultima raggiunta: il Pizzo Cramosino, da cui mi separa solo la Cima di Nèdro. Fotografo tutto molto in fretta, poiché il vento non perdona, e le mani cominciano a gelarsi. Click click click e giù. Ridiscendo al valico e scelgo, com’era del resto previsto, di improvvisare una sorta di Via Alta della Val d’Efra, per giungere al Passo di Gagnone, prima, e alla Capanna Efra, poi. Questo percorso è decisamente più agevole di quello dell’andata, e ogni tanto mi trovo a pensare che se dovessi risalire sul Basal, probabilmente rifarei quel percorso, anziché affrontare la scarpinata dell’andata! Ora è tutto più semplice: davanti a me scorgo, di tanto in tanto, un sentierino, o comunque qualche vecchia traccia di segnale. Mi trovo ad attraversare lunghi e inaspettati pianori, che non possono che sorprendermi. Conoscendo bene la zona, opto però di non arrivare fino al Passo di Gagnone, sapendo che proprio sotto di me, da qualche parte, troverò il sentiero. Così abbandono la cresta e punto dritto dritto verso valle, dove non fatico a immettermi nel chiaro sentiero che mi condurrà, infine, alla capanna.

In definitiva, benché si sia trattato di un anello relativamente breve, alcune considerazioni.

1) 
Il forte dislivello iniziale è evitabile se si effettua l’escursione in senso inverso rispetto al mio.
2) L’ascesa tra i costoni della Cima di Nèdro e il Crestone è da affrontare con le dovute precauzioni: non esiste traccia, né io ho avuto possibilità di lasciare qualche ometto. Si tratta di un pendio erboso davvero ripido: per ovviarne un po’ la difficoltà, mi sono immesso, a un certo punto, nel canale di un piccolo riale in secca.
3) La salita alla vetta del Basal (almeno, questo è un mio consiglio) è da cominciare cercando la sella tra la Cima di Nèdro e il Basal (più o meno alla Q2492msm), e non al valico a Q2493msm.
4) Il percorso che si srotola dal valico al Passo di Gagnone è da fare, prima o poi! Si tratta di un universo inatteso: i terrazzoni si susseguono, e regna una pace indescrivibile. La Cima d’Efra è inoltre a una portata di schioppo, ed è davvero notevole!
5) Sono partito alle 14.15 dalla Capanna Efra, sapendo che in serata mi sarei fermato lì a dormire: se si prevedere di salire in vetta e di tornare a valle in un giorno, calcolare bene i tempi!

Giunto finalmente in capanna (sono ormai le 17.00), provvedo a tagliare un po’ di legna per la stufa: la temperatura sta scendendo notevolmente, e il vento che sentivo in vetta comincia a raffreddare tutto pure qui. Trascorriamo una piacevolissima serata nel refettorio a chiacchierare, per poi andare a dormire completamente vestiti, nel sacco a pelo e con due coperte… durante la notte, non si sono sorpassati i 10°C! Volevamo il fresco, e abbiamo avuto il freddo! :)

Il giorno dopo avremmo avuto in programma una salita sullo Scaiee, ma decidiamo di prendercela davvero con calma, e facciamo una piacevole passeggiata fin su al Passo di Gagnone. Torniamo poi in capanna a recuperare gli zaini, e scendiamo a valle. Mentre camminiamo abbiamo addosso ancora tutti gli strati, e in più momenti ci fermiamo per toglierli: il caldo torrido da cui siamo voluti scappare comincia a farsi sentire!

Birretta a Frasco, e ritorno nel mondo reale... 

 


Tourengänger: Jules
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Kommentare (2)


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gbal hat gesagt: Gran bel giro!
Gesendet am 30. Juli 2010 um 22:21
Davvero affascinante e dà l'idea di averlo gustato molto così diluito in una due giorni. Bravo Jules (e Signora e cane, s'intende!).
Giulio

Jules hat gesagt: RE:Gran bel giro!
Gesendet am 31. Juli 2010 um 07:14
Grazie Giulio!
Vero, il concetto di capanna è affascinante! Permette di scappare per un po' dalla vita di giù... girerò i complimenti! :)
Buona gite,
Giulio


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