Pizzo Molare Q2585 - Punta di Stou Q2560 - (quasi) passo Bareta


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 6. Juli 2010 um 18:08. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum: 4 Juli 2010
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Pizzo Molare 
Zeitbedarf: 5:45
Aufstieg: 1085 m
Strecke:Gariva Q1650 (Valle di Blenio) - Capanna Piandioss Q1875 - Bocchetta di Sasso Bianco Q2404 - Pizzo Molare Q2585 - Bocchetta tra Pizzo Molare e Punta di Stou Q2440 - Punta di Stou Q2560 - Laghetto vicino a lag. Piancabella Q2325 (Pranzo) - Alpe di San Martino Q2126 - Capanna Piandioss Q1875 - Gariva
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada per il Gottardo, uscire a Biasca in direzione Lucomagno. Proseguire, fino a Comprovasco, non oltrepassare il ponte a destra sopra il Brenno, ma proseguire verso sinistra per Leontica, Nara, Ponto Valentino. Seguire la strada, che passa in vari piccoli centri abitati, fino a Ponto Valentino. All' uscita del paese sulla sinistra sale una strada con già le indicazioni per Gariva, Piandioss. Si sale oltre 1000mt di dislivello in 11Km, in una strada stretta, molto stretta. Seguite sempre le indicazioni Piandioss, impossibile perdersi. Gli slarghi sono pochi, quindi molta attenzione e scegliete bene gli orari per muovervi. Raggiunta Gariva (gruppo di belle baite a Q1650), pargheggiamo in un picco spiazzo, ci sarà posto per 6/8 auto massimo.

Domenica 04 Luglio 2010, siamo a Gariva, piccolo gruppo di baite a Q1645.

La località è nota perché è il punto di partenza o di transito per raggiungere la bella capanna Piandioss.

La nostra meta è ben più in alto, il Pizzo Molare a Q2585, una bella cima, una delle tante a cavallo tra la Leventina e la Valle di Blenio.

Il dislivello è di tutto rispetto (almeno per le nostre capacità), già 940mt teorici sulla carta, che aumenteremo sia in lunghezza che in dislivello per compiere un giro quasi ad anello.

Partiamo poco dopo le 8 di mattina, sotto un sole splendido ed un cielo terso. La vetta e tutto il percorso a salire è sotto i nostri occhi fin dall’ inizio.

In circa mezz’ ora raggiungiamo la capanna Piandioss, scambio di chiacchere con la signora che gestisce il rifugio, e proseguiamo.

Al primo bivio, poco sopra la capanna, si può prendere a destra (direzione Passo Bareta) o verso sinistra verso il sentiero Alto Blenio, la capanna Cambra .

Per salire al Pizzo Molare si può percorrere la cresta S o la cresta N, la via più nota è certamente la cresta S, passando dalla bocchetta di Sasso Bianco.

Ci dirigiamo a sinistra fino a Pian Stavion Q1920, qui inizia la vera salita. Non trovate le indicazioni per il Molare, ma basta alzare gli occhi e vedrete subito il Sasso Bianco, un grosso dente roccioso bianco, posto nella bocchetta tra il Molare ed il Poncione di Nara.

Il sentiero percorre in alto il versante erboso del Molare, il lato del Poncione di Nara è molto roccioso (e molto bello da vedere), ma certamente con tratti esposti.

Prima fatica salire il lato destro del Sasso di Sprüg, un grosso bastione roccioso che si erge nei protoni sotto la bocchetta. Risaliamo con una pendenza vertiginosa il canalino a destra, e proseguiamo sempre per prato puntando al sentiero che in alto porta al Sasso Bianco.

C’e’ qualche chiazza di neve, ma in molti punti la chiazza bianca non è neve ma grandine, sì chicchi di grandine grossi come piselli o fagioli, accumulati in grandi quantità da sembrare neve, è il risultato del grande temporale di ieri sera, ed il sole estivo, pur scaldando, non ha ancora sciolto il ghiaccio.

Qualche minuto prima delle 10:00 (dopo poco meno di due ore) siamo alla bocchetta di Sasso Bianco, vista a strapiombo sulla Leventina e sul lato sud verso il Poncione di Nara, tutta roccia e pareti a picco.

Sul lato N invece il sentierino, non esposto, che sale la cresta erbosa S del Molare. 180mt da guadagnare con sudore e fatica.

Il sentiero sale con una bella pendenza, siamo sul lato della Leventina, non è pericoloso, basta un po’ di attenzione sul lato sinistro che cade a picco, mentre il lato destro è su prato.

25 minuti dalla bocchetta e siamo in vetta, alla grande croce del Pizzo Molare, quota 2585 mt.

Una piccola-grande conquista, una magnifica vista a 360°

Verso Sud la cresta rocciosa del Poncione di Nara, il Pizzo di Nara e via-via fino al Matro con i suoi ripetitori.

Verso Nord lo spettacolo è più ampio, poco oltre la Punta di Stou, il Poncione di Mezzo con sotto i laghetti di Mottella, la Gana Rossa, il Pizzo di Campello, il Pizzo d’Era, il Pizzo Predelp, il Pecian, Pecianet e Pizzo del Sole, voltandosi poco verso E il lago di Santa Maria al Lucomagno ed i bei tremila del Pizzo del Corvo e Scopì, ancora più ad E l’ Adula ed i tanti tremila che gli stanno attorno.

 

Ci fermiamo in vetta, un po’ per riposare ed anche per ammirare questo bel panorama.

La nostra escursione prevede (prevedeva) di scendere la cresta N, fino alla bocchetta (di cui non ho trovato nome), che si trova a Q2440 tra il Molare, la Punta di Stou e la piana di Arbion, e scendendo proprio dalla piana d’ Arbion scendere il costone E del Molare, prima dal lato N, poi passando sul lato S ed infine ancora sul lato N scendendo al sentiero Bareta, poco sopra Piandioss.

Visto l’ orario e la prestanza fisica del gruppo (…), decidiamo una ALLUNGATOIA, ovvero scendere alla bocchetta a Q2440, risalire la Punta di Stou a 2560mt, seguirne il lungo costone E fino alla fine, scendere al Passo Bareta e rientrare dal sentiero Bareta a Piandioss.

Decisione unanime per questa opzione, anche se ci costringera’ ad altri 150mt di salita.

Ok ma da dove si scende? Troviamo il sentiero che percorre la cresta N, è ripido ma meno esposto del sentiero S dalla bocchetta di Sasso Bianco.

In breve siamo alla bocchetta, ancora neve su questo lato e laghetti formati dallo sciogliersi della neve.

Il sentiero sale prima sul lato della Leventina, ritornando poi ancora sul lato O, quello di Blenio.

Il percorso che taglia la Punta di Stou poco sotto le tante cime (o meglio il lungo costone) è evidente, già dal Pizzo Molare si vedeva la profonda traccia orizzontale.

Lo percorriamo fino in fondo, passiamo accanto ad un laghetto ghiacciato a Q2500, raggiungiamo un piccolo pianoro dove si apre la vista sulla Valle di Santa Maria, e sotto di noi, parecchio in basso, il Passo Bareta e la Cima Gorda.

Ci fermiamo un poco prima di scendere, a guardare Dotra, il Sosto, il Pizzo di Cadreigh ed il costone di oltre 4Km tra i 2500mt ed i 2100mt che scende fino al Pizzo Rossetto.

Scendiamo rapidamente, poi il sentiero, non più così visibile si infila in un traverso coperto di neve e con buona pendenza. Decidiamo di aggirarlo in basso, e scendiamo senza più traccia su prato, neve, roccia e grandi pietraie, un paesaggio quasi lunare.

Scendiamo fino al laghetto di Piancabella, poco sotto il Passo Bareta (che a questo punto non raggiungeremo), e ci accampiamo per il pranzo vicino ad un piccolo laghetto, sono le 12:30

E abbiamo percorso 6.7Km e oltre 1100 mt di dislivello.

Pranzo, pennica e sole.

Ripartiamo, sempre senza sentiero in direzione S, lontano si intravede un sentiero-strada che congiunge Piandioss all’ Alpe di San Martino, seguiamo tra prati rocce, torrenti e belle discese quella direzione.

In breve siamo sopra l’ Alpe di San Martino e ritroviamo i bollini del sentiero, che seguiamo fedelmente fino allo sterrato che ci riporterà a Piandioss.

Passiamo sotto una bella cascata, alta varie decine di metri, inevitabile fotografarla.

Già alla pausa pranzo il cielo iniziava a coprirsi di nuvoloni neri, facciamo giusto in tempo a raggiungere la capanna Piandioss, per evitarci un bel acquazzone.

Mentre fuori piove, sorseggiamo (ci scoliamo …) un bel mezzo-litro di birra, facendo quattro chiacchere con la signora che gestisce la capanna, veramente simpatica, ed anche il rifugio è veramente ben attrezzato.

Lasciamo Piandioss appena smette per scendere a Gariva al parcheggio della nostra auto.

Una bella vetta, non c’e’ che dire.

 
Piccolo riassunto:

Andata : 6,7 Km e oltre 1100mt dislivello relativo

Ritorno: 4,2Km
Dislivello : 935 + 150 mt
 

Partecipanti: [u giorgio59m] , [u gimmy] , [u roberto59] , Cecco e Carlo (Baffo)

 

Altre informazioni, file gps, cartine, album con molte altre foto sul nostro sito

 

www.girovagando.net                Escursione #65

 
 

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