Piz Gannaretsch (3040 m) via Lai Blau


Publiziert von siso , 5. Juli 2010 um 21:10.

Region: Welt » Schweiz » Graubünden » Surselva
Tour Datum: 4 Juli 2010
Wandern Schwierigkeit: T4 - Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: WS
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR 
Zeitbedarf: 9:00
Aufstieg: 1307 m
Strecke:Corona della diga del Lai da Sontga Maria (1911 m) – Stavel da Stials – Alp Rondadura (1942 m) – Lai Blau (2405 m) – Bocchetta a nord del Lai Blau (2723 m) – Lai Verd (2701 m) – Fuorcla Gannaretsch (2880 m) – Piz Gannaretsch (3040 m) – Lai Verd (2701 m) – Val Vatgira – Alp Vatgira – Corona della diga del Lai da Sontga Maria (1911 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Strada del Passo del Lucomagno - Corona della diga del Lai da Sontga Maria (possibilità di parcheggiare all'inizio o alla fine della corona). Fermata dell'autopostale vicino alla diga.
Unterkunftmöglichkeiten:Hospezi Sontga Maria; Albergo Acquacalda; Campeggio ai Cembri, Acquacalda.
Kartennummer:C.N.S. No. 1232 - Oberalppass - 1:25000

Primo tremila dell’estate 2010 in Surselva. Affronto la salita da sud (Lai Blau – Lai Verd), con buone condizioni dei nevai: piccozza e ramponi rimangono sullo zaino. La salita non mi pone nessun problema, al di là della normale fatica, complice anche la temperatura elevata.

Per contro, affronto la discesa cercando una via alternativa: seguo il percorso del fiume che scende dal Lai Verd, l’Aua da Vatgira. Sconsiglio nel modo più assoluto questo percorso: troppo ripido e pericoloso!

 

Inizio dell’escursione: ore 6:50

Fine dell’escursione: ore 15:40

Temperatura alla partenza: 12°C

Temperatura al rientro: 22°C

 

Effettuo l’escursione in solitaria: per tutto il percorso non incontro né anima viva né animali selvatici. Per contro, a meno di cinquecento metri da casa, una cerva mi ha attraversato improvvisamente la strada: l’ho evitata solo grazie alla moderata velocità.

Parto dalla corona della diga del Lago di Santa Maria prima delle sette. La zona è ricchissima di fiori: impossibile non fermarsi ad osservarli e fotografarli. In particolare in questa zona è diffusissima la Pinguicola vulgaris, una pianta carnivora che cattura gli  insetti con le foglie viscose.

La giornata promette bene: finora nessuna nuvola, fatta eccezione per qualche banco di nebbia sul Piz Lai Blau.

Il Lai Blau è ancora parzialmente gelato. Stranamente nessun pescatore è presente.

Da qui in avanti non ci sono più segnavia, se non qualche ometto, senza la necessaria continuità.

Risalgo il ripido versante a nord del lago, che ho sperimentato l’anno scorso in occasione della salita al Piz Lai Blau.

È il tratto più faticoso dell’ascesa: tre quarti d’ora di duro sforzo! Raggiunta  la bocchetta (2723 m) lo sguardo si indirizza inevitabilmente alla cima da raggiungere. Il Piz Gannaretsch è purtroppo parzialmente coperto dalla nebbia. Altri sistemi nuvolosi giungono da nord e ricoprono piano piano le cime più elevate.

Dalla bocchetta sono costretto a scendere di quota, di oltre 100 m di dislivello. Lo faccio sfruttando i nevai che ricoprono la lingua più bassa del Glatscher dil Lai Blau. Raggiunto un laghetto, non indicato sulla mia carta topografica (probabilmente si è formato recentemente), risalgo il ripido pendio ricoperto di sfasciumi che precede il Lai Verd (2701 m). Aggiro il lago dal versante sud e procedo in direzione del laghetto superiore posto a 2760 m di quota. La pendenza non è eccessiva e i nevai, con una giusta consistenza della neve, mi permettono di procedere bene, senza rischi di scivolate accidentali.

Alle ore 11:00 sono alla Fuorcla Gannaretsch (2880 m). A nord si estende il Glatscher da Gannaretsch, che, secondo la carta topografica, si spinge fino a circa di 2550 m di quota, nella Val Nalps. In basso si vede il Lai da Nalps, posto alla medesima quota del Lai da Sontga Maria, da dove sono partito.

L’ultimo tratto di salita, che si svolge su sfasciumi di roccia, attualmente privi di neve, richiede meno di mezz’ora.

La vetta del Piz Gannaretsch (3040 m) è poco caratteristica e poco valorizzata: al posto della croce o dell’omino di vetta, c’è un bastone storto legato in modo approssimativo ad un vecchio sci “Atomic” del 1968. Una gamella militare, anch’essa mal fissata allo sci, e senza la possibilità di bloccare il coperchio, contiene il libro di vetta.

Cinque metri più in là è installata una piccola stazione meteorologica.

 

Trovo strano che nessuna società alpinistica della Surselva provveda a rendere questa vetta più piacevole, mantenendo ovviamente la sua integrità e naturalezza.

 

Dalla bocchetta scendo sfruttando gli ampi nevai che ricoprono ancora la valle fino a 2500 m. Per non risalire alla sella sopra il Lai Blau (2723 m) decido di prendere una via alternativa: scendo seguendo il percorso del fiume l’Aua da Vatgira.

Itinerario da non ripetere: troppo ripido e pericoloso, oltre che poco piacevole!

Per il ritorno conviene quindi ripetere l’itinerario della salita.

 

Tempo di salita: 4 h 30 min

Tempo totale: 9 h

Tempi parziali

Corona della diga del Lai da Sontga Maria (1908 m) – Alp Rondadura (1942 m): 20 min

Alp Rondadura (1942 m) – Lai Blau (2405 m): 1 h 10 min

Lai Blau (2405 m) – Bocchetta a nord del Lai Blau (2723 m): 1 h

Bocchetta a nord del Lai Blau (2723 m) – Lai Verd: 45 min

Lai Verd – Piz Gannaretsch (3040 m): 1 h 15 min

 

Dislivello teorico: 1307 m

Sviluppo complessivo: 12,2 km

Difficoltà: T4

Copertura della rete cellulare: buona

Libro di vetta: sì


Tourengänger: siso
Communities: Hikr in italiano


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