bivacco Primalpia m.1980 (SO)


Publiziert von Alberto , 8. Juni 2010 um 11:07.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 4 Juni 2010
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 1743 m
Abstieg: 1723 m
Strecke:Località Vico m.430 -incrocio con il tracciolino m.912 -loc. Casten m.975 -Frasnedo m.1287 -Tabiate m.1253 -Nave m.1454 -Sostene m.1655 -alpe Pieppo m.1800 -si costeggia il Sasso Zucco -incrocio con il sentiero che sale dal ponte di quota 1475 -bivacco Primalpia m.1980
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano -Lecco -Colico -Verceia -Loc.Vico [p ]
Unterkunftmöglichkeiten:rifugio Frasnedo,bivacco Primalpia (sempre aperto) rifugio Volta
Kartennummer:carta Kompass Chiavenna -val Bregaglia

Volevo farmi una due giorni in questa bella valle,selvaggia e silenziosa,così preparo lo zaino per affrontare la permanenza al bivacco. Giunto a Verceia,non avendo riletto la mia relazione sull'agenda dove scrivo le particolarità di accesso alla valle,vado ad intuito e...meglio di un navigatore satellitare,eccomi alla località di partenza: di posti auto non ve ne sono molti,4 o 5 auto al massimo. Decido di seguire la strada interamente,trascurando la segnaletica che ne taglia alcuni lunghi traversi,poi ad uncerto punto sento il rumore di un martello pneumatico: che diavolo succede? Cos'è questo casino? Ma...vuoi vedere...o capperi,stanno costruendo una strada,o meglio,la stanno proseguendo. Giunto nei pressi di una sorta di parcheggio al lato strada,un cartello ne vieta l'accesso causa lavori in corso,per evitare di essere d'intralcio: sale un'auto e parcheggia. Allora chiedo se per caso stessero costruendo una strada che raggiungesse Frasnedo,io ho buttato lì questa frase,come una burla,ma...la risposta è stata sì. Gli effetti devastanti al momento sono visibili,legna accatastata di alberi tolti per il passaggio della futura strada. Non tocca a me giudicare se è giusto o sbagliato la costruzione di essa,probabilmente i possessori delle baite di Frasnedo...chi lo sà. L'importante è,come nell'attuale strada già percorribile,limitarne l'accesso con l'eventuale tassa di passaggio (un cartello ne spiega le modalità). Taglio per la mulattiera e a breve giungo alla chiesetta degli alpini,poi al bivio dove incrocio il tracciolino e poi a Frasnedo,dove è già attivo il nuovo rifugio gestito con annesso il bivacco. Qui si apre la veduta sulla testata della valle dei Ratti,la magnificenza del luogo che si mostra,è grande,come pure le vette ancora coperte dal candido manto nevoso,ancora abbondante. Proseguo e giunto al bivio,decido di fare un altro giro,nuovo per me,ma visto che devo passare la notte lassù ne approfitto. Il tragitto,situato tra Nave ,Sostene,alpe Piempo e poco prima dell'incrocio con il sentiero che sale dal 2° ponte di quota 1475,è poco marcato e in molti punti la segnaletica a vernice è inesistente. Vi è la segnaletica verticale,contraddistinta dalla raffigurante immagine stilizzata del bivacco Primalpia,in alcuni casi un po rara: quindi,chi è poco consolo nel guardarsi attorno (come si suol dire,fare ballare l'occhio) ma semplicemente guardare solo dove si mettono i piedi e il tempo che ci si mette,è meglio che evita di andarci da solo,ma con chi è più vigile nella ricerca di tracce. In alcuni casi bisogna proprio capire dove è possibile il passaggio del tracciato,una volta,in tempi lontani,esso era una larga mulattiera,probabilmente ben curata. Superata l'alpe Piempo,giungo ad una baita che stanno ristrutturando e scambio qualche parola con i lavoranti,i quali mi invitano all'alpe Piempo per un pranzo: li ringrazio,ma devo proseguire,sento che la strada è ancora lunga. Giungo finalmente al bivio dove vedo i segnali a vernice,abbastanza visibili che con qualche sforzo mi conducono al bivacco: la prima cosa che faccio dopo ben 5 ore di marcia,non è mangiare,ma scattare delle foto,poi verificare la situazione della struttura. Noto che rispetto a 4 anni fa,la legna non era visibile all'interno del rifugio,ho pensato che si trovasse nella cassapanca che...dannazione,solo miseri pezzi di legna. Be,vediamo se c'è il gas: la bombola,stando al peso e alla prova dell'accensione mi risultava vuota,come un'altra posta all'ingresso. La terza non l'ho verificata,oramai era capibile che non era il caso di restare: ho già passato una due giorni qui,con la legna ok,ma senza è meglio lasciare perdere: avrei preferito molta legna e zero gas,dato che sono abituato a cucinare a legna,mentre riscaldo l'ambiente,più bello di così. Quindi,dopo una sostina di circa 45 minuti e senza toccare cibo,prendo il sentiero per rientrare,percorrendo un giro ad anello,dove alle 15,30,mi ritrovo ad una cappelletta con fontana e qui mi riparo dal sole che mi sta massacrando e pranzo con il panorama a vista. Poi giunto a Frasnedo,faccio merenda e ripartito,ridiscendo la mulattiera che a breve mi riconduce all'auto. La giornata è stata bellissima,peccato che l'idea originale era di passare lassù,una nottata,per vedere il tramonto e alla mattina la fortuna di osservare qualche ungulato.   Le foto dell'arrivo del trenino,mi sono state concesse dall'amico Angelo: il trenino è funzionante,altro che!


Tourengänger: Alberto
Communities: Hikr in italiano


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