Traversata Brunate - Pian del Tivano per creste


Publiziert von giorgio59m (Girovagando) , 20. April 2010 um 14:06. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:17 April 2010
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:00
Aufstieg: 800 m
Strecke:: Brunate Q992 – Pizzo Tre Signori Q1140 – Monte Astele Q1186 – Monte Bolletto Q1236 – Bocchetta di Molina Q1110 – Bocchetta di Lemna Q1111 – Bocchetta di Palanzo Q1217 – Monte Palanzone Q1429 – Monte Bul Q1405 – Braga di Cavallo Q1354 – Colma del Piano Q1129
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Como, salire a Brunate e poi fino a San Maurizio (attenzione alle strade strette, ed alle regole sui divieti di circolazione alle vetture con passo lungo del comune di Brunate). Alla rotonda di S.Maurizio (faro) prendere a destra per il CAO, salire la strada (stretta) fino ad un ampio parcheggio a pagamento. Parcheggiare e seguire la strada sterrata per la Baita Carla. Dopo la Baita Carla si abbandona la strada, seguire le indicazione Pizzo Tre Signori, quindi seguire le creste. Il sentiero è sempre evidente, anche le indicazioni sono sempre presenti. Ovviamente servono due auto, una lasciata alla Colma del Piano (parcheggi liberi e a pagamento, nei pressi del Rifugio Stoppani e dell' Osservatorio Astronomico)
Zufahrt zum Ankunftspunkt:Si arriva alla Colma del Piano, Pian del Tivano (CO). Da qui si può scendere verso Erba e quindi raggiungere Como, oppure dal lato opposto scendere a Nesso e seguire la strada del Lago di Como fino alla città (più lunga ma più panoramica)
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Stoppani
Kartennummer:Kompass 91

Traversata Brunate – Pian del Tivano per creste

 

Sabato 17 Aprile, le ciaspole sono appese in garage dopo l’ escursione di due settimane fa ...,  eravamo un po’ stufi di pestar neve … sicuramente qualcuno non è d’ accordo.

Scegliamo una meta più bassa, per evitare la neve.

La scelta cade su un vecchio progetto, sempre rimasto nel cassetto …

La traversata Brunate – Pian del Tivano, seguendo la dorsale (ovvero una serie di strade sterrate non contigue, che collega le varie baite) oppure le creste (e qui il saliscendi è veramente notevole).

Visto che la partenza e l’ arrivo sono in due posti ben distanti fra di loro,  la sera prima, quindi venerdì, io e Roberto portiamo una vettura al Colma del Piano (Pian del Tivano salendo da Canzo-Asso, vicino al rifugio Stoppani e all’ osservatorio astronomico).

La mattina di sabato ci ritroviamo come al solito per la colazione. Manca Brown che oggi si perde la “traversata”.

Alle 8:00 siamo a Brunate, parcheggiamo al CAO (parcheggio a pagamento) e ci dirigiamo rapidamente verso la Baita Carla, seguendo la strada sterrata (percorribile solo con specifica autorizzazione).

Prima della baita ci attraversano la strada velocemente un capriolo ed il suo piccolo, sono così rapidi che non riesco neppure ad accendere la macchina fotografica, comunque è un incontro che fa sempre molto piacere.

Dopo “la Carla” lasciamo la strada sterrata principale (dove prosegue la via dorsale), e seguiamo le indicazioni per la via per creste.

Prima tappa il Pizzo Tre Termini, cima boschiva a Q1140, poi Monte Astele Q1186, quindi si scende verso la Baita Boletto e si risale verso il Boletto.

Da questa bocchetta, quasi 100mt di dislivello da guadagnare, ma non particolarmente faticosi, siamo (sono) ancora freschi …

Dopo 1h e 15m di cammino siamo in cima al Boletto, solo una palina indica la posizione.

La vista è a 360°, verso O con il lago di Como, il Bisbino, il Colmegnone, poco dietro il Sasso Gordona, il Crocione di S.Fedele, e l’ immancabile Generoso.

Verso N ancora il lago, e la lunga cresta che abbiamo ancora da percorrere, con il Bolettone, il Palanzone e oltre verso il S.Primo.

Verso S vediamo distintamente il percorso in cresta che abbiamo fatto da Brunate, verso E invece si vede poco, grosse formazioni nuvolose e nere nascondo la vista verso la pianura padana, e verso Milano. In condizioni favorevoli la vista è stupenda, ed il capoluogo lombardo si vede piuttosto bene, compresi i grattacieli e le guglie del duomo.

Sappiamo bene che oggi non sarà una giornata limpida, anzi ci si aspetta qualche rovescio nel pomeriggio.

L’ obiettivo è di arrivare per pranzo sotto il Palanzone (rifugio Riella).

Iniziamo la discesa verso la bocchetta di Molina, Q1110, arriviamo al paletto fotografato nella ciaspolata dello scorso febbraio, quanta neve c’era !

Qui si può decidere se salire al Bolettone Q1317 oppure seguire la dorsale “bassa” verso la bocchetta di Lemna che aggira tutto il Bolettone, seguiamo la dorsale.

La palina per la prossima bocchetta indica 45m, ci ricordiamo bene che con le ciaspole abbiamo impiegato 1h:20m, non finiva più….

Ma siamo freschi e tranquilli, il percorso è un lieve saliscendi, dentro e fuori dalle varie vallette che scendono dalla cresta verso il lago (a Molina, Faggeto, Lemna).

Nelle varie curve, sembra che la prossima sia sempre quella conclusiva, invece si prosegue.

Siamo bravi, in 45m giusti, e di gran passo siamo alla bocchetta di Lemna Q1111.

E’ un incrocio di molti sentieri, si scende verso Lemna, si sale verso la bocchetta che porta al Bolettone (dal lato opposto a quello descritto prima) o alla capanna Mara (e discesa verso l' Alpe del Vicerè o Salute), oppure si prosegue verso N alla bocchetta di Palanzo.

Alla bocchetta di Lemna ci fermiamo per una quindicina di minuti.

Riprendiamo la via sterrata verso la bocchetta di Palanzo, si potrebbe salire verso il Pizzo dell’ Asino Q1272, prosecuzione naturale della cresta, ma decidiamo di tenere un po’ di fiato per … beh ve lo spiego dopo.

Arriviamo alla bocchetta di Palanzo alle 11:20 Q1217, palina e la grande H del parcheggio dell’ elisoccorso.

Qui ci confrontiamo per decidere:

  • saliamo al Palanzone Q1436 (220mt di dislivello su cresta erbosa ma con una bella pendenza, da sotto … si capisce che sarà faticosa)
  • puntiamo in diagonale a salire (ma con pendenza decisamente inferiore) alla Capanna Riella Q1270

La salitona non invita di certo … il mio fiato, storce il naso, ma sono io stesso subito a proporre la vetta. Gimmy è contento, non ci è ancora stato, anzi con la ciaspolata ci siamo passati poco sotto. Roberto non si fa problemi.

La freccia sulla palina indica 30m, mi scappa da ridere … il mio fiato dice almeno 50m.

Iniziamo la salita, dura, molto dura. Passiamo perlopiù su erba, il sentiero è molto fangoso e le pioggie continue di questi giorni lo hanno reso scivoloso.

Gimmy (mulo da montagna) parte in testa salendo senza pausa, Bob lo segue, io più distante mi prendo le mie pause per recuperare fiato e per scattare qualche foto.

Nonostante una ventina di stop-fiato, dopo meno di 40m (37m per l’esattezza indicati dal gps) arrivo alla vetta.

Sul Palanzone non c’e’ una croce, ma un monumento a forma piramidale di sasso, con spiazzo e recinzione, un cancelletto permette l’ accesso, ed evita l’ ingresso alle capre che pascolano in estate e che trasformerebbero questo bel posto in un … letamaio.

11:55 siamo seduti sulle panche di sasso ai lati della piramide, vista verso S, abbiamo i Corni quasi di fronte, sono però ben coperti da nuvoloni neri.

Abbiamo percorso 10Km, in 3:40 di cui oltre 20m di pause.

Notiamo che il Corno Occidentale ha ancora parecchia neve sul lato NE, meno male che abbiamo optato per la traversata, l’ altra meta possibile era proprio il Corno più alto.

Pranziamo con tutta la pace e tranquillità possibile, siamo soli al momento, arriveranno poche altre persone prima di terminare il pranzo.

Sosta pranzo, chiacchere, caffè, cicchetto e pisolo (per qualcuno) di 45m.

Prepariamo gli zaini, foto di vetta e via verso Pian del Tivano. Il cielo è sempre più scuro, speriamo di non prendere troppa acqua o peggio un temporale.

Scendiamo la lunga cresta del Palanzone, ci aspettano 4Km, passiamo sopra lunghe lingue di neve, su questo lato ne vediamo ancora parecchia.

Guarda laggiù, a quella bocchetta ci siamo fermati a mangiare a febbraio, battendo neve per qualche metro quadro per creare un’ area pic-nic.

Poco oltre una piccola croce ed una lapide a ricordo di 5 militari morti proprio qui in un incidente d' elicottero, durante un’ esercitazione del 2005.

Mentre scendiamo (ancora qualche Sali-scendi), inizia una pioggerella, ci copriamo con mantella o Kway.

Un po’ di attenzione su alcuni tratti di neve e ghiaccio, ed in 1h:30m siamo in vista del parcheggio e della vettura che (fortunatamente) ci aspetta. Ma le chiavi della macchina … dove sono? Panico, ma è uno scherzo.

Ci cambiamo rapidamente perché la pioggia sta aumentando ( e appena partiti, ma comodamente seduti in auto, si metterà a piovere molto seriamente), ed inoltre perché mancando Brown, ci manca tanto il the ed il quiz sulla tipologia di aromi utilizzati (sembra di essere ad un quiz televisivo, ma simpatico e piacevole mentre sorseggi un bel the caldo !).

 

Il solito riassuntino …

Andata: Brunate CAO -> Palanzone 10Km 3h:40m (3h:20m di cammino)

Arrivo :   Palanzone - Colma del Piano 4Km 1h:30m (inclusi 5m di soste varie)

Tragitto: Brunate Q992 – Pizzo Tre Signori Q1140 – Monte Astele Q1186 – Monte Bolletto Q1236 – Bocchetta di Molina Q1110 – Bocchetta di Lemna Q1111 – Bocchetta di Palanzo Q1217 – Monte Palanzone Q1429 – Monte Bul Q1405 – Braga di Cavallo Q1354 – Colma del Piano Q1129 : Km 14 ( 4h:50m al netto delle soste)

Dislivello : piuttosto problematico da calcolare, troppi saliscendi. Io ho stimato grossomodo 800mt, facendo un veloce calcolo (excel) delle differenze altimetriche a salire ricavo oltre 1110mt, mi sembra eccessivo.

 

Altre foto, diario, foto panoramica dal Bolettone, cartine e file gps sul nostro sito

www.girogavando.net        escursione #59
 

alla prossima ………    :-)

 

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