capanna Cristallina m.2575

Parto per il ritrovo al Breggia: è nuvoloso ed ha appena finito di piovigginare. Le previsioni danno bel tempo,speriamo, il bollettino valanghe da 1 marcato,quindi,la fattibilità di andare in quella zona c'è,ma,sempre con occhi attenti. Ci ritroviamo al Breggia: Francesco,Massimo (Cristina manca ancora una volta,corre durante la settimana e...salta perché impossibilitata per dolori: perché correre rischiando poi di rinunciare per forza ad una piacevole escursione?),Giuseppe R.,Tilde e Giuseppe,Angelo,Claudio,Dino e la piccola Stella. Poi alla stazione di servizio di Bellinzona sud,le amiche ticinesi: Erna e Susi. Gli undici componenti si avviano ad una nuova avventura. Giunti a Ossasco,il parcheggio è quasi al limite della capienza (ecco una delle tante ragioni del perché si deve partire presto) la giornata si prospetta superfantastica,il tempo è favoloso (poter scegliere di andare quando è bello,è una grande possibilità da non perdere). Ora,conoscendo già il percorso,per averlo fatto in passato,io,Tilde,Giuseppe e Angelo ci ramponiamo e senza problemi,affrontiamo il percorso che sale attraverso il bosco: la neve è dura,per l'effetto dello scivolamento che subisce dagli sci alpinisti che fanno ritorno dallo stesso percorso. Partiamo alle 8,10,la frescura si fa sentire,per un po siamo all'ombra e dopo essere usciti dal bosco,ecco una grande valanga,vecchia e ricoperta dall'ultima neve: fa impressione,non l'avevo mai vista,però ho sempre notato le possibili fiancate e canali dove potevano avvenire i distacchi. Oramai il gruppo è frazionato: in testa Claudio,Erna,Susi,Dino e Giuseppe R.,poi Angelo,Massimo, Francesco, Giuseppe,io e Tilde. Fino a quota 2000,superando gli scomodi traversi con i ramponi,arriviamo alla zona battuta dal sole e si sente il bisogno di calzare le ciaspole,utili da qui in poi. Qualche sostina per accorpare il secondo gruppo,qualcuno si mette in maniche corte e la crema solare,utile in giornate splendide come oggi. Si riparte,a quota 2300 circa,il secondo gruppetto si divide: Giuseppe,Tilde e Angelo ultimi,il bradipo con Francesco e Massimo davanti: manca ancora poco,ma gli ultimi 150 metri che conducono al passo Cristallina,se non li sali con un passo adatto,sei fregato e la paghi. Quindi,tranquilli tranquilli, giungiamo alla capanna alle 11,55 e si comincia a sentire lo stereo in funzione,difficile da spegnere dato che è autonomo (Claudio) il quale non ha mai smesso di parlare (in particolare,tampinando le amiche Erna e Susi). Per farlo tacere (forse)  devi farlo mangiare,fino a quando un forte abbiocco lo stende, per la pace delle nostre orecchie: anche la natura e il silenzio circostante ringrazierebbe. Ma questo non accade,quindi,ci teniamo questa “macchietta” che in realtà fa piacere che sia di grande compagnia (giusto per la sosta al rifugio,per il viaggio in auto e lungo il percorso,sarebbero necessari i tappi per le orecchie he he he). Dopo aver apprezzato i prodotti che gentilmente sono stati offerti da Massimo (ecco la ragione dello zaino pesante) e i dolci delle amiche ticinesi,mi reco nella capanna,dove assaggio la torta al rabarbaro: buonissima. Ritornato nel gruppo che si crogiolava al sole (io cerco sempre un poco d'ombra) mi fanno notare la mia scomparsa in sordina. Qui,vediamo molti sci alpinisti che salivano a cima Cristallina,poi alle 14,00,ritorniamo verso valle,il sole è caldo e si fa sentire: il percorso sotto le nostre ciaspole si è fatto più morbido,tanto che fino al parcheggio non ho risentito del fastidio che solitamente è causato dalla neve dura. Bella ciaspolata,simpatica compagnia e giornata splendida.


COMMENTO DI MASSIMO
Niente da aggiungere sull'escursione.
Una cosa vorrei puntualizzare caro Alberto: la torta al rabarbaro sarà stata anche buona ma ti sei perso uno spettacolo canoro da noi esibito ( LO SPAZZACAMINO ) che è stato applaudito persino da svizzeri e tedeschi.