Monte Ferraro (1'494 m.s.m.)


Publiziert von ale84 , 20. Mai 2010 um 12:25.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Sottoceneri
Tour Datum: 5 April 2010
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT2 - Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Tamaro-Lema 
Aufstieg: 657 m
Strecke:[LUNGHEZZA 9.2 km] Arosio di Sotto - Fumelle (925 m) - Böscior (1134 m) - Costa Ferrera - La Bassa (1367 m) - Monte Ferraro (1493 m)

Doveva essere un’escursione primaverile a caccia di fiorellini colorati ma l’abbondante nevicata di Pasqua l’ha trasformata, con un po’d’iniziale amarezza, nell’ennesima uscita invernale a base di “gamasce e racchette”! Pure la meta doveva essere diversa, avevamo infatti pianificato di recarci in Val Colla per salire al Motto della Croce e al Caval Drossa passando prima per la Capanna Ginestra ma il vento forte e la cresta innevata di fresco ci han fatto desistere! Memore di aver letto di questa escursione in uno dei miei tanti libri propongo a Mauro un’alternativa e cioè quella di salire al Monte Ferraro. Mica poteva dirmi di no!!

Partiamo da casa non sapendo cosa aspettarci…neve o no? Racchette da prendere o lasciare in cantina? Il Monte Ferraro è basso e nel Sottoceneri non avrà nevicato così tanto ci diciamo… ma per scaramanzia carichiamo comunque le racchette nel baule che tanto le porta la macchina! Superato il Ceneri ci rendiamo conto che di neve in effetti n’è caduta ancora parecchia e una volta raggiunto il paese di Arosio (se siete deboli di stomaco vi sconsiglio di andarci, la strada è tutta curve e ce ne sono un’infinità…roba da vomito sul serio!) o meglio il piccolo parcheggio di fronte alla barriera sulla strada che porta ai monti di Azzano e Bosciör, carichiamo gli arnesi sul sacco e partiamo cargati come muli (per l’ultima volta si spera!)…povera schiena! Il primo tratto di sentiero è abbastanza monotono, in pratica percorriamo una strada inizialmente asfaltata e poi sterrata che conduce ai monti appena citati. Superato Böscior lo spessore della neve inizia a farsi consistente ma riusciamo ad avanzare comunque senza racchette. Nei pressi di quota 1'150m abbandoniamo la strada per immetterci finalmente sul sentiero. C’è già una traccia nella neve che seguiamo molto volentieri e che ci conduce fino a La Bassa. Il panorama è stupendo, sembra di stare in pieno inverno con tutta la neve fresca ancora attaccata alle cime degli alberi! Unica pecca della giornata è il fortissimo vento che non concede un attimo di tregua…soffia e soffia e soffia…roba da volare via! Da La Bassa vediamo spuntare il panettone del Monte Ferraro con il suo gigante omino di pietre, manca poco per raggiungerlo ma per arrivarci dobbiamo per forza munirci di racchette…la neve arriva fino al ginocchio e a causa delle temperature si inizia a sprofondare. Dopo la pausa salutiamo un gruppo di giovani coraggiosi diretti al Monte Gradiccioli e noi prendiamo la direzione opposta puntando dritti al Monte Ferraro. Attraversiamo il bosco seguendo i segni di demarcazione bene in evidenza sulle piante e in circa 30 minuti arriviamo alla meta. Sulla cima soffia un vento così forte che è riuscito a spazzar via quasi tutta la neve e numerosi ciuffi d’erba giallognoli spuntano tutti attorno al grosso omino di vetta che oltre a custodire il libro delle visite è pure munito di una piccola Madonnina.
Nonostante la modesta altezza il panorma dalla cima è spettacolare e ci troviamo ad ammirare la vallata del Vedeggio, la Val Colla con le sue famose vette (Monte Bar, Gazzirola, S. Lucio, Denti della Vecchia), il Golfo di Lugano, il Generoso, San Salvatore e poi ancora tutta la cresta di montagne che si toccano durante la ben nota attraversata Tamaro-Lema (che prima o poi faremo)! Bellissimissimo!
Dopo aver indossato tutto ciò che abbiamo nello zaino tentiamo di scattare qualche foto, impresa che non si rivela del tutto semplice a causa del fortissimo vento che ci soffia addosso! Mamma mia che freddo! Altri due escursionisti arrivati in cima con noi se la son già data a gambe!
Lasciamo un segno del nostro passaggio nel libro di vetta e poi scappiamo anche noi alla ricerca di un posticino riparato dove goderci il pic-nic! Nel boschetto ai piedi del Monte Ferraro ci fermiamo per la pausa pranzo e dopo aver riempito i nostri pancini ripartiamo alla volta de La Bassa e di Arosio seguendo lo stesso sentiero fatto all’andata.
Gita facile e sentiero sempre ben marcato, in inverno è un itinerario per racchette che non presenta difficoltà mentre in estate è una passeggiata da pochi sforzi che comunque regala vedute panoramiche molto belle! Il Monte Ferraro insomma merita di essere visitato, noi siamo rimasti soddisfatti da questa escursione improvvisata all’ultimo! Visti i tempi credo che la gita si possa svolgere anche solo in mezza giornata.

Tempo impiegato:
Salita 2h
Discesa 1h 30 minuti
(soste comprese)


Per ulteriori informazioni su questa gita vedi: Ariafina: Monte Ferraro


Tourengänger: ale84, Mauro78


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Geodaten
 2200.xol Tragitto Ferraro

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