10° volta al Limidario tra sciate e scarpinate, ma non c'è niente da fare!!, ogni volta che si entra tra le sue braccia, si rimane sempre ammaliati dagli scenari che questa montagna sa offrirti gratuitamente.
Se poi la giornata è quella di un giorno di gennaio limpido e ricco di contrasti, lo spettacolo è assicurato.
Questa volta siamo Io e Romano a cantarne le lodi, mentre saliamo. Cortaccio, sentiero, entrata nel vallone, risalita. Con passo tranquillo ma costante, senza mai fermarsi arriviamo all'anticima, proseguiamo sulla cresta e ci fermiamo sotto la vetta, all'imbocco del canale.
Butto giù gli occhi e in una frazione di secondo la mia mente viene catapultata nei ricordi di un anno fa, quando con Davide siamo scesi dentro il canale con metri di neve fresca da tracciare.
Era stata una discesa entusiasmante fino in fondo, nella farina più morbida ed intonsa. (vedere le 3 foto incluse).....
Ma oggi non è così bella, il vento ha lavorato bene dentro questo anfratto e la neve non è molto sciabile.
Così rinunciamo, saliamo in cima e poi giù..........il lago ci sta già sorridendo.
Noi ricambiamo, anche perchè la neve è bellissima e riusciamo a scegliere il percorso ideale per le nostre serpentine.
Dalle baite in giù diventa più crostosa, mentre scendendo verso Cortaccio diventa dura e pericolosa tra i solchi degli innumerevoli passaggi precedenti.
Comunque le nostre gambe tengono bene e dopo poco siamo alla macchina.
IL LIMIDARIO NON DELUDE MAI!!!!!!
Dislivello 1300 m
sviluppo 9,7 km
ore totali 4,00 h
Marco e Romano
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