Cufercalhutte m.2385

La giornata in pianura è piovosa,spero che la meteo per quanto riguardasse la zona dove ho proposto l'escursione,sia delle migliori. Il gruppo è composto da 8 partecipanti: Giuseppe R.,Giuseppe,Andrea,Dino,Piero,Claudio e Claudia,più due amici a 4 zampe. Quattro di loro la zona non la conoscevano,quindi,con piacere propongo la Cufercalhutte,dove l'ambiente che ti circonda,entusiasma anche chi in montagna ci va raramente. Purtroppo a Sufers,la neve non abbondava,nonostante la temperatura bassa,il sole batte quel versante e la neve la scioglie in fretta. Si parte alle 8,40,poi,giunti al bivio con il sentiero,il gruppo si divide: metà predilige la strada e l'altra il sentiero,più breve,ma solo se le condizioni lo permettono. Ci incrociamo con gli amici che fanno la strada,che arrivano prima di noi (sono più veloci di me,è normale) poi al secondo tratto proseguiamo tutti insieme. Giunti a Foppa m.1850 prendiamo in direzione del lago de Vons,evito di andare per Glattemberg,dove potrebbe slavinare. Qui,la neve è fresca,saliamo seguendo la pista battuta dalla motoslitta e gli evidenti paletti che segnalano la strada,poi Claudio mi fa conoscere un percorso,battuto,ma mai fatto,mentre io avrei preferito allungare,ma prendere il percorso più morbido per gli amici non abituati a certe rampe (ma pure io ho sofferto,ne ho dedotto dal tempo che ho impiegato). Così,saliamo il pendio,dove in un punto bisognava stare in campana,perché in caso che scivolavi,erano dolori. Passiamo indenni,qualcuno lamenta il tragitto e spiego quello che avrei voluto fare e che avremmo fatto al rientro: tutti d'accordo. Quindi,saliamo e poi ridiscendiamo,per risalire l'ultimo pendio: la fresca neve era stata (fortunatamente battuta) il giorno precedente da un gruppetto della svizzera interna che vi hanno pernottato. Infatti al nostro arrivo il rifugio era caldo e mentre gli altri stavano soggiornando,io mi sono prodigato per rilevare le misurazioni per il prelievo dell'acqua dalla fonte invernale (fortuna vuole lo scavo lo avevano già fatto),calcolando a quanta profondità stava il tubo con la fuoriuscita dell'acqua. Questo perché ad aprile dovrei fare una due giorni con un gruppo di amici e quindi voglio andare a colpo sicuro in caso di abbondanti nevicate so quanto devo scavare. Entrato dentro,noto la stufa spenta,nessuno ha pensato di farla ripartire,ma dato che io avevo provveduto a portarmi una focaccia e una pizza,ho riacceso il tutto per gustare al meglio il tutto. Capisco se mangio le schiacciatine,biscotti e quant'altro,però,in questo caso,la possibilità c'è e la uso (con il dovuto compenso per la fruizione). Per il ritorno avevo proposto una salita per poi goderne della discesa,ma...voci non proprio consenzienti mi fanno capire che di salite non se ne parlava proprio. Al ritorno percorriamo il tratto che volevo fare in andata,poi tutti insieme la strada,comoda,e di lieve pendenza. La gita è stata apprezzata anche dai nuovi escursionisti. Si ringrazia per il contributo fotografico: Giuseppe R.e Andrea a cui ho prestato le batterie,le sue erano scariche.   per il video:                                                                                                                                                                                          

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