monte Palanzone m.1436-monte Bolettone m.1317 (CO)


Publiziert von Alberto , 16. Februar 2010 um 14:02.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 6 Februar 2010
Schneeshuhtouren Schwierigkeit: WT3 - Anspruchsvolle Schneeschuhwanderung
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:30
Aufstieg: 782 m
Abstieg: 782 m
Strecke:alpe Vicerè m.900 -capanna Mara m.1125 -bocchetta di Lemma m.1169 -bocchetta di Palanzo m.1219 -monte Palanzone m.1436 -bocchetta di Nesso m.1300 -rifugio Riella m.1275 -bocchetta di Palanzo m.1219 -bocchetta di lemma m.1169 -monte Bolettone m.1317 -alpe Vicerè m.900
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Milano -Giussano -Lurago -Merone -Erba -Albavilla -alpe Vicerè  
Unterkunftmöglichkeiten:rifugio Riella al Palanzone
Kartennummer:CNS n°297 Como – Kompass lago di Como,lago di Lugano – comunità montana triangolo lariano: carta dei sentieri 1:25.000

Giunto al parcheggio,noto che la neve non manca,mi dirigo verso il rifugio Cacciatori,dove seguo la stradetta innevata senza mettere le ciaspole,ma camminando dentro l'impronta della jeep del gestore della capanna Mara. La neve è molto pesante,bisogna stare all'erta e capire se a monte è possibile qualche distacco di masse nevose. Giunto alla capanna Mara,noto varie persone,un gruppetto parte alla volta della bocchetta soprastante: metto le ciaspole e li seguo,solo che loro non le anno e vedo quanto sfondano. Giunto alla bocchetta di Lemma mi chiedono che intenzione ho,rispondo che vado al Palanzone. Ribattono: ma non è passato nessuno! Rispondo: ho le ciaspole e poi sono abituato a trovare neve da battere! Saluto e parto. Vedo in lontananza la direttissima per il Palanzone,ancora inviolata,giunto poco prima della bocchetta di Palanzo,ecco che mi trovo ad affrontare una valanga: una di poco conto,ma l'altra assai spessa,tanto alta che una volta sopra superavo la staccionata a valle di 2 metri. Guardo sempre a monte e controllo che non si stacchi dell'altro e nel frattempo giunge la motoslitta con i due gestori del rifugio Riella che scendevano verso l'alpe Vicerè per battere la pista: quattro chiacchere e mi dicono che l'intenzione era di battere anche il percorso che dal rifugio Riella va verso la bocchetta di Nesso. Per agevolare chi proveniva dalla colma di Sormano,d'altronde,se vuoi lavorare,devi fare qualcosa per rendere agevole il percorso,mettendo a rischio la propria vita (e sì,il tratto che di strada che si stacca dalla direttissima,fino alla bocchetta di Nesso,è sempre sotto le scariche di valanghe,alcuni,me compreso,conoscono i punti dove stare attenti). Ci salutiamo e proseguo,poco dopo noto che qualcuno è già salito al Palanzone,da Caslino. Poi,giunto al bivio con la direttissima ecco che mi raggiunge un altro ciaspolatore con cui faccio amicizia e ci diamo il cambio per battere la neve non ancora ben assestata. In vetta gli dico che la mia idea è di andare al Preaola,sempre se possibile per via del tipo di neve molto pesante: la cosa interessa anche a lui. Nel frattempo giungono altri escursionisti dalla colma di Sormano,dei pensionati che volevano pranzare al Riella,ma avevano paura per il tratto sottostante a rischio valanghe: ci seguono in discesa fino alla bocchetta di Nesso,poi si sarebbero diretti alla colma di Sormano,noi proviamo e ci dirigiamo verso il preaola: un centinaio di metri e l'amico rinuncia per la troppa e pesante neve,provo anch'io. Si sfondava troppo e alzando le ciaspole il peso della neve si sentiva,se fosse stata asciutta era un altro paio di maniche: rinunciamo! Prima di percorrere il tratto verso il Riella,mi metto d'accordo sulla distanza di sicurezza da tenere tra noi,in caso...poco dopo ecco i gestori che ci vengono incontro per battere la pista,l'amico chiede com'è il tratto dopo il rifugio: il gestore risponde dicendo che la neve non è ancora venuta giù,occhi aperti,orecchie tese e al minimo rumore...a gambe levate (già,a me dire di correre è come dire a un ippopotamo di volare). Ci segnalano che prima di arrivare al rifugio c'è una grande valanga (impressionante),poi dopo il rifugio,segnalo all'amico il punto dove scarica di solito e velocizza il passo,mentre io osservo a monte: siamo passati! Sulla via del ritorno,giunti alla precedente valanga iniziale,noto che sopra vi è caduta un altro strato di valanga: il passaggio della motoslitta era completamente sommerso,due scariche in un giorno (e pensavo,se qualcuno passava in quel momento,compreso noi?...). Tornati alla bocchetta di Lemma,l'amico mi dice cosa avevo intenzione di fare: risposi che ero intenzionato a salire sul Bolettone e lui mi disse che ero proprio un animale da montagna (non credo che i bradipi siano da montagna),così,saliamo e facciamo sosta. Poi per impegni ci salutiamo,lui scende e io mi rilasso per un po. Poi riprendo il percorso,scendo giù diritto e con un traverso a sinistra prendo la stradetta che conduce all'alpe Vicerè dove famiglie con bimbi,giocavano sulla neve.


Tourengänger: Alberto
Communities: Hikr in italiano


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