Monte del Corgell (1'314 m.s.m.)

Sabato non si capiva bene cosa il tempo avesse intenzione di fare perciò abbiamo optato per una gita facile vicino a casa. Siamo così tornati a percorrere i sentieri nascosti della Val Verzasca, questa volta nel versante orografico destro. Per questa gita ho preso spunto in parte dal rapporto di manu74 ed in parte dal libro di Chiara Brenna: "Ticino e Mesolcina guida escursionistica" (Salvioni Edizioni). Il punto di partenza di questa bella escursione è Corippo, antico paesino che se ne sta appollaiato in solitaria sopra il Lago di Vogorno. Se non l'avete mai visto vi consiglio di farci un giretto, è carinissimo! Non dovete però essere allergici all'ombra visto che qui di sole ne arriva ben poco! Le case in pietra tutte attaccate una all'altra, le numerose fontane e quei vicoli stretti che si insinuano all'interno dell'abitato fanno rivivere il passato. Quando l'inverno scorso ho visto questo paese per la prima volta ho pensato fosse un luogo ideale per un torneo di nascondino! C'eravamo stati in dicembre e all'interno della chiesetta avevamo visto un presepe gigante veramente bello e ben fatto. Considerati tutti i felini che abbiamo incontrato direi che a Corippo vivono di certo più gatti che persone! Impossibile entrarvi con l'auto, infatti l'unica strada termina nella piazzetta della Chiesa (utilizzabile unicamente come piazza di giro), i mezzi vanno parcheggiati lateralmente sulla strada fuori dal paese. Su di un cartello appeso davanti alla Chiesa sta scritto quanto segue: "Villaggio che più di ogni altro ha saputo conservare un carattere tipicamente vallerano. Per il valore del suo patrimonio architettonico, è stato dichiarato monumento d'importanza nazionale e quindi rigorosamente protetto. Nel passato esso fu il centro più noto per la lavorazione della canapa."

Il sentiero di difficoltà T2 che abbiamo seguito andata-ritorno è stato il seguente:
Corippo (563 m.s.m.) - Ruöra (830 m.s.m.) - quota 1233 m.s.m. -
Monte del Corgell (1314 m.s.m.)

Unico tasto dolente sono state le moltissime foglie di castagno a terra che ricoprivano tutto ed essendo bagnate ci hanno creato dei problemucci di scivolamento, infatti quasi tutto il sentiero che porta al Monte del Corgell è fatto di scalini in pietra e con le foglie bagnate bisogna prestare un po'd'attenzione a non finire gambe all'aria.
Da notare che il sentiero è molto ripido e sale diretto fino al monte. Un'altra segnalazione da fare riguarda la demarcazione del tracciato che è quasi inesistente. Superato il grazioso abitato di Corippo si incontra un masso che riporta in blu la scritta "Corgel", dopodiché ci sono dei vaghi segni bianco-rossi su una cascina a Ruöra e poi più niente! Ad ogni modo noi non abbiamo visto altri segni e se ce n'erano probabilmente erano nascosti sotto il fogliame. Individuare il percorso è piuttosto semplice, lo si intuisce anche grazie ai numerosi scalini di sasso, comunque è sempre meglio avere cartina e altimetro a portata di mano.
Poco sotto il nucleo di cascine e diroccati di Ruöra si incontra un bivio (eheh facile...io non l'avevo manco notata la biforcazione!), noi per salire abbiamo preso il sentiero di destra che passa proprio attraverso i rustici di Ruöra e pure attraverso degli enormi cespugli di rovi (altezza uomo), segno che il sentiero non è più molto utilizzato. Se volete un cosiglio al bivio prendete il sentiero di sinistra che aggira le cascine e si ricongiunge all'altro poco più su, per scendere abbiamo seguito questa variante ed è stato molto meglio.
Da circa quota 1000m in poi il bosco cambia colore, infatti i castagni lasciano spazio a bianche betulle e di conseguenza anche il fogliame a terra diventa meno consistente. 200m più su si esce dal bosco e sempre tramite scalinate in pietra si raggiunge il Monte del Corgell. A darci il benvenuto è stata una grossa croce che si affaccia sulla Verzasca e dalla quale si gode di una buona vista panoramica sul Lago di Vogorno e le cime del versante orografico sinistro della valle. Di fronte a noi il Pizzo di Vogorno e più su il Pizzo d'Eus e l'inconfondibile Poncione Rosso già coperto dalla prima neve.  
Ancora pochi passi ed eccoci al Monte del Corgell, bellissime tutte le cascine in pietra messe una accanto all'altro. Sembra la versione rimpicciolita del paese di Corippo, manca solo una chiesetta. Prima di buttarci sui panini abbiamo fatto un tour del posto. Abbiamo trovato una sola cascina con pannello solare e canna fumaria, sembrava l'unica ancora utilizzata. Le altre costruzioni presenti sono stalle, alcune purtroppo già crollate ed altre messe maluccio. Nonostante il posto sembri quasi abbandonato all'entrata del monte di fronte ad un rustico c'è una bella fontana ricavata da un tronco d'albero, dal colore del legno sembrerebbe recente, segno che forse un po'di vita c'è ancora da queste parti. Il panorama da questo luogo è veramente fantastico, il monte si affaccia sul Lago di Vogorno.
La giornata dal punto di vista meteo è stata stupenda e per essere a fine novembre faceva un gran caldo!
La gita è stata fortunata anche per quanto riguarda gli avvistamenti faunistici: 2 camosci, 2 enormi aquile, 1 salamandra (che ci faceva in giro lo sa solo lei), 1 lucertola viva, 1000 cavallette, volatili diversi e moltissimi gatti.
I camosci li abbiamo visti salendo nel bosco in zona Ruöra, quando si sono accorti della nostra presenza si son messi a correre e saltare come pazzi, sembrava stessero volando. Le due aquile hanno continuato a sorvolare la zona sopra di noi e in alcune occasioni siamo riusciti a vederle abbastanza da vicino. Spettacolo unico quello offertoci da due corvi (o almeno credo fosservo corvi...gracchiavano!) che sono andati a disturbare un'aquila in volo, gli giravano attorno e sembrava si toccassero in aria! Mauro è riuscito ad immortalare questo particolare momento, emozionante potervi assistere dal vivo!
Pausa panini, pausa foto e poi via di nuovo verso Corippo con sosta di 30 minuti per giocare con dei simpatici gattini già incontrati la mattina. Bellissima, piacevole giornata e gita molto interessante.


Tempo impiegato:
Salita 2h
Discesa 2h
(soste comprese)

Per ulteriori informazioni su questa gita vedi: Ariafina: Monte del Corgell