Monte San Primo (1686 m) – Triangolo Lariano


Publiziert von siso , 19. Oktober 2009 um 01:02.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:18 Oktober 2009
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:45
Aufstieg: 562 m
Abstieg: 562 m
Strecke:Colma di Sormano (1123 m) – Ristorante Baita La Colma – Colma del Bosco (1233 m ) - Bocchetta di Spessola (1237 m) – Alpe di Terra Biotta (1536 m) – Monte San Primo (1686 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Dogana stradale di Chiasso – Como - Lipomo – Canzo – Asso – Sormano – Colma di Sormano (1123 m). Circa 38 km dalla dogana di Chiasso.
Kartennummer:Kompass 91 Lago di Como-Lago di Lugano - 1:50000

Bella e facile passeggiata fino alla vetta più elevata del Triangolo Lariano.

Chi ha detto che un’escursione, per essere piacevole e appagante, debba presentare un notevole dislivello, ad elevate quote e magari con passaggi esposti?

Nulla di più falso! Quella che abbiamo fatto oggi è probabilmente la gita più facile dell’anno, ma sicuramente anche una delle più entusiasmanti.

Giornata freddina e ventosa, con cielo sereno e panorami eccezionali, in un contesto naturalistico di primo ordine.

 

Inizio dell’escursione: ore 8:38.

Fine dell’escursione: ore 14:20.

Temperatura alla partenza: 4°C.

Temperatura al rientro: 13,5°C.

 

Lasciamo l’auto all’ampio parcheggio della Colma di Sormano. La vetta del San Primo, già illuminata dal sole, si erge a nord-nord ovest. Scatto qualche foto all’Osservatorio astronomico e al monumento in memoria di Vincenzo Torriani, il patron del Giro di Lombardia che introdusse nella classica delle foglie morte il Muro di Sormano. Si tratta di una salita leggendaria, con pendenze fino al 25%, talmente dura che costringeva alcuni professionisti a spingere a mano la bicicletta. Il Muro di Sormano rimase nel percorso di gara per tre edizioni, fino al 1962. Dopodiché si decise di non affrontare più questa salita troppo estrema, anche perché la gara veniva falsata dalle numerose spinte che i corridori ricevevano dagli spettatori.

Il Muro di Sormano termina proprio dove inizia il sentiero che porta al Monte San Primo. Giusto ieri, il Giro di Lombardia è passato da questa valle. Quale appassionato ex cicloamatore della domenica, non ho potuto fare a meno di visitarlo, alla fine dell’escursione.

 

Durante le mie numerose scampagnate in Alta Brianza, ho constatato che da queste parti c’è l’abitudine, prima di incamminarsi, di riservare i posti al ristorante. Anche oggi il “rituale” si è ripetuto. Il cosiddetto Rifugio Stoppani, non è nient’altro che una baita trasformata in un frequentatissimo ristorante con cucina tipica (polenta, polenta uncia, pizzoccheri, selvaggina, funghi, …). Al rientro, infatti, il ritrovo era gremito e gli ampi posteggi completamente occupati.

 

Il sentiero numero 1 parte pochi metri a valle del ristorante. Si tratta di una piacevolissima stradina sterrata, con modestissima pendenza, che si inoltra in un bel bosco. L’itinerario è adatto ad escursionisti di tutte le età, dai nipotini ai nonni. Oltre alle camminate o corse a piedi, sarebbe ideale anche per gli amanti del rampichino, del nordic walking e delle ciaspole.

 

Si esce dal bosco dopo circa un’ora, alla Bocchetta di Spessola (1237 m), dove ci si innesta su un sentiero che sale dal Pian del Tivano, un pianoro carsico che merita una visita. In questa zona sono situate alcune delle più importanti grotte d’Italia, tra cui la Fornitori-Stoppani, che raggiunge una lunghezza di circa 37 km. Le acque provenienti dal San Primo scendono così nella Valle di Nosé, ma si perdono in una cavità carsica, il Buco della Niccolina, per uscire probabilmente presso Nesso.

Ora il panorama si fa superbo! Lo sguardo punta dapprima verso il Grignone, la cima che abbiamo raggiunto domenica scorsa. Stupendo il profilo disegnato dai Corni di Canzo e dal Resegone. Ad occidente la panoramica va dal Monviso alle Alpi svizzere.

 

La stradina ora diventa un po’ più ripida, a tratti sembra tuttavia di camminare su un tappeto persiano: l’erba finissima la rende molto soffice.

Man mano si sale il vento si fa più intenso: guanti, cuffia e maglione ci proteggono comunque adeguatamente. In poco tempo, tra una foto e l’altra, raggiungiamo l’Alpe Terra Biotta. Il curioso toponimo ha il significato di “terra nuda”, senza vegetazione.

Dei bellissimi cavalli pascolano tranquillamente su questi pendii, senza preoccuparsi dei numerosi escursionisti che si fermano a fotografarli.

Raggiunta la bocchetta, siamo quasi respinti dal vento. Il panorama sulla Y del Lario è da cartolina. Il forte e gelido vento ci induce ad abbandonare la cresta e a proseguire sul comodo sentiero, che sale a meridione della Cima del Costone.

Solo gli ultimi 100 m di salita richiedono un certo sforzo, per il resto, la passeggiata è veramente rilassante e adatta a tutte le capacità.

 

Raggiungiamo la croce di vetta dopo circa due ore e quindici minuti di tranquilla e distensiva passeggiata. Ai lati della croce scendono due file di sventolanti bandierine. Non sono le solite bandierine tibetane: si tratta degli stemmi di tutti i comuni posti sulle sponde del Lario. Un bel gesto che alcuni giovani hanno voluto compiere, come segno propiziatorio, proprio sulla cima più elevata del Triangolo Lariano.

Come detto, il panorama che si gode oggi è di una bellezza sconvolgente!

La veduta che più mi ha incuriosito è quella sulla Piana del Tivano: una dolcissima valle, oggi con colori incantevoli e con il valore aggiunto di numerose emergenze carsiche. Mi riprometto di tornare a visitarla non appena possibile.

Tempo di salita  2:20 h

Tempo totale  5:42 h

Dislivello: 562 m

Sviluppo complessivo: 16,8 km

Difficoltà: T1

Libro di vetta: no

Copertura della rete cellulare: da discreta a buona.
Partecipanti: Lore e siso


Tourengänger: siso
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (10)


Kommentar hinzufügen

UpTheHill hat gesagt: Per fortuna qualcuno la pensa come me...
Gesendet am 19. Oktober 2009 um 08:51
Ciao Siso,

per fortuna (indirettamente) mi sostieni...nell'idea che si possa anche trekkare, invece di scalare cime micidiali :-)

siso hat gesagt: RE:Per fortuna qualcuno la pensa come me...
Gesendet am 19. Oktober 2009 um 20:31
Parole sacrosante! Se è vero che i tremila e i pochissimi quattromila che ho raggiunto mi hanno dato molta soddisfazione, è altrettanto vero che certe passeggiate a bassa quota mi rilassano parecchio e mi offrono innumerevoli e interessanti spunti. Le escursioni devono essere un piacere e non un elemento di stress! Non rincorro la prestazione fisica, preferisco gustarmi la montagna con i miei ritmi, che mi permettono un'attenta osservazione delle meraviglie della natura.
Ciao, siso.

giorgio59m (Girovagando) hat gesagt: Bella !
Gesendet am 19. Oktober 2009 um 09:52
Il San Primo è sempre bello, ci siamo saliti sia a piedi (dal tuo percorso) che con le ciaspole (dal lato opposto al Piano di San Primo, dopo Piano Rancio), e devo dire che lo spettacolo dalla cima (tempo permettendo) è uno dei più belli sul nostro lago.
Ha un unico difettuccio, per le mie esperienze, è sempre molto (MOLTO) frequentato, e questo si scontra un pò con la mia voglia di pace in montagna.
Ma lo consiglio a tutti, comunque.
Inoltre come dice giustamente Up, ognuno ha la sua ... misura (nel senso di montagna), e si può godere di una bella uscita senza superare i 2000 o i 3000 o oltre ... (senza nulla togliere a chi, Bravo, ci riesce).... :-)

siso hat gesagt: RE:Bella !
Gesendet am 19. Oktober 2009 um 20:46
Ciao Giorgio,
salendo ho proprio pensato alle ciaspole. Il percorso dovrebbe prestarsi perfettamente alle racchette da neve, a condizione che ci sia già una traccia. Ieri ho raggiunto per la prima volta il Monte San Primo: ne sono rimasto entusiasta (grazie anche alla splendida giornata)! Mi auguro che in inverno le strade d'accesso vengano liberate dalle neve (almeno fino alla Colma di Sormano).
Ci ho fatto un pensierino...

siso

giorgio59m (Girovagando) hat gesagt: RE:Bella !
Gesendet am 20. Oktober 2009 um 09:51
Siso, ti assicuro che con le ciaspole è notevole, se vuoi qualche foto, dai un occhio al nostro sito:
http://www.girovagando.net/escursioni/26/esc26.htm
se trovi una giornata simile ... è indescrivibile!
Sia salendo da Sormano sia da Piano Rancio. Lo ripeto ma tanto lo sai già ... arrivato in cima, c'erano un centinaio di persone .......... sci, ciaspole, ramponi.
Peccato per la pace e tranquillità, ma per pane e panorama è perfetto.
PS: non ti preoccupare per le tracce, ne trovi e tante (troppe) !!!


siso hat gesagt: RE:Bella !
Gesendet am 20. Oktober 2009 um 19:53
Che spettacolo! Grazie mille Giorgio per la preziosa segnalazione, mi hai convinto!
Complimenti per le splendide foto!
Aspettiamo la neve...

ivanbutti hat gesagt: Ideale d'inverno
Gesendet am 19. Oktober 2009 um 10:19
Ciao Siso;
hai ragione, il panorama dal S. Primo è veramente spettacolare; io ci sono salito parecchie volte e personalmente consiglio di andarci quando le vette intorno sono innevate , è veramente super ( vedi anche relazione inserita ).

siso hat gesagt: RE:Ideale d'inverno
Gesendet am 19. Oktober 2009 um 20:57
Ciao Ivan,
che spettacolo in inverno! Complimenti per le foto, sono bellissime! È un ulteriore incentivo per ritornarci con le ciaspole (quando non ci sono pericoli di slavine). L'anno scorso, come saprai, ne è caduta una persino al Monte Galbiga, causando una vittima.

Buone gite!
siso

Federico hat gesagt: Grazie Siso
Gesendet am 19. Oktober 2009 um 13:52
Ciao Siso bellissima escursione. Volevo semplicemente ringraziarti per aver risvegliato in me i ricordi di tanti passaggi fatti in bicicletta da corsa in cima alla Colma di Sormano, con relative successive discese mozzafiato. Sono contento che tu abbia ricordato la grandissima tradizione ciclistica di questa zona. Si potrebbe aggiungere in futuro un rapporto che mostri a tutti la bellezza del Santuario della Madonna del Ghisallo, patrona di tutti i ciclisti, è un progetto che ho in mente da un po'.
Infine sono pienamente d'accordo con ivanbutti, il San Primo è una vetta da fare assolutamente in invernale con la neve, essendo oltretutto a rischio slavina praticamente pari a zero (grazie ai suoi dolci pendii).
Io l'ho scalato partendo dal livello del lago: da Lezzeno, da quella parte è piuttosto "selvaggio", ma la parte più godibile secondo me è proprio dalla Colma di Sormano.
Ciao e complimenti!

siso hat gesagt: RE:Grazie Siso
Gesendet am 19. Oktober 2009 um 21:17
Ciao Federico,
non ho la folle intenzione di scalare il San Primo partendo dal livello del lago di Como, in ogni modo mi complimento per la tua performance! Aspetto con piacere di vedere il tuo reportage sui cimeli del Museo del Ghisallo (quelli all'interno della chiesetta li ho già visti) il museo era, invece, ancora chiuso.
Mi raccomando Federico, stai attento ai cinghiali!

Con simpatia, siso


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