Lago del Narèt (2310 m) – EMTB


Publiziert von siso , 28. Juli 2019 um 13:35.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:18 Juli 2019
Mountainbike Schwierigkeit: L - Leicht fahrbar
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   Gruppo Cristallina   Gruppo Poncione di Vespero   Gruppo Pizzo di Rod 
Zeitbedarf: 3:30
Aufstieg: 1117 m
Strecke:Fusio (1289 m) – Lago del Sambuco (1461 m) – Cortino (1570 m) – Casone (1735 m) – Grasso di Dentro (1756 m) – Lago di Sassolo (2074 m) – Lago Superiore (2128 m) – Lago Scuro (2259 m) – Lago del Narèt (2310 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Locarno – Losone – Valle Maggia – Val Lavizzara – Fusio.
Unterkunftmöglichkeiten:Alberghi a Fusio, Ostello Comunale.
Kartennummer:C.N.S. No. 1251 – Val Bedretto - 1:25000; C.N.S. No. 1252 – Ambrì-Piotta - 1:25000; C.N.S. No. 1272 – Pizzo Campo Tencia - 1:25000.

Da ben 17 anni non torno al Lago del Narèt, regione spettacolare che oggi intendo rivisitare con la mountain bike.

Sulle pendici meridionali del Pizzo Cristallina (2912 m) nasce il fiume Maggia, sfruttato dalle Officine idroelettriche della Maggia e dai numerosi bagnanti, che oggi vedo disseminati ovunque sulle sue sponde da Bignasco alla foce.

 

Inizio dell’escursione: ore 8.00

Fine dell’escursione: ore 11.30

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1016 hPa

Temperatura alla partenza: 12,5°C

Isoterma di 0°C, ore 9.00: 3500 m

Temperatura al rientro: 23,5°C

Velocità media del vento: 5 km/h

Sorgere del sole: 5.51

Tramonto del sole: 21.13

 

Sveglia alle 4:50, partenza da casa alle 5:45, arrivo a Fusio alle 7:40, dopo 125 km d’auto.

Parcheggiata la macchina alle porte del villaggio, a circa 1280 m di quota, mi preparo per la pedalata; avvio le varie App nonché i gingilli che tracciano il percorso e alle 8:00 parto con decisione in direzione del Lago del Sambuco. È un piacere pedalare con quest’aria frizzante su un bel fondo asfaltato, senza traffico, in un bosco rado di abeti e larici. Mi bastano tredici minuti per arrivare alla corona della diga. Da qui via, per oltre tre chilometri sarà pianura. Alcuni operai stanno costruendo dei muri di contenimento in pietra a secco.

A Cortino mi fermo di fronte ad alcuni larici di grande dimensione. Con stupore e compiacimento vedo una bacheca che riporta un estratto del libro di Mario Rigoni Stern “Arboreto selvatico”. Condivido con il grande scrittore l’affetto per gli alberi maestosi e il pensiero che abbiano avuto un notevole influsso sulla cultura popolare.

Alle 8:45 pervengo alla piana di Grasso di Dentro (1756 m), il corte principale dell’Alpe Campo la Torba, in contemporanea con il sorgere del sole.


                                       Suini bio all'Alpe Campo la Torba

La temperatura sale in fretta: si sta bene. Le capre, sdraiate sul campo stradale, sfruttano il tepore dell’asfalto, evitano per contro di stendersi sull’erba ancora bagnata dalla rugiada. Dopo il ponte sulla Maggia la strada si impenna; tuttavia, il fondo regolare mi facilita la progressione. A circa 2000 m di quota esco dal limite superiore del bosco, sono le 9:09. Al Lago di Sassolo (2074 m) vedo un camper: una famiglia ha pernottato al fresco, fuori portata dall’ozono, in un paesaggio esclusivo, a pochi metri dal laghetto.

Pedalo per ulteriori 600 m lineari ed eccomi al secondo laghetto, il Lago Superiore (2128 m). Ancora dieci minuti e mi posso gustare il Lago Scuro (2261 m). Fa onore al proprio nome questo specchio d’acqua; le chiazze di neve che ancora lo contornato gli regalano comunque alcuni riflessi cangianti. Là in fondo è ora visibile una delle due dighe che contengono il Lago del Narèt. Raggiungo la meta dopo 1 h e 40 min di pedalata.

Ci sono ancora dei nevai, che mi impediscono di continuare verso il Passo del Narèt, lungo la sponda meridionale del lago. Mi ritengo tuttavia appagato. Scatto qualche foto, reintegro i liquidi persi e mi preparo per la discesa di circa 19 km, considerando le deviazioni, la visita del villaggio di Fusio, frazione di Lavizzara e la visita dell’esposizione “Mulini e peste”; peste intese come opifici idraulici per la lavorazione della canapa, del lino o dell’orzo. Prima di rientrare a domicilio desidero ammirare e fotografare per l’ennesima volta la Chiesa di San Giovanni Battista di Mogno.                                                                            
 

Per la prima volta in Val Sambuco con la mountain bike alla riscoperta dei numerosi laghi e laghetti che costellano la regione del Narèt. Non meno interessante è la visita dei mulini e dei rustici di Fusio, nonché della magnifica chiesa di Mogno.

 

Tempo totale: 3 h 30 min

Tempo di salita: 1 h 40 min

Tempi parziali

Fusio (1289 m) – Grasso di Dentro (1756 m): 50 min

Grasso di Dentro (1756 m) – Lago del Narèt (2310 m): 50 min

Lago del Narèt (2310 m)Fusio (1289 m): 1 h 15 min

Dislivello in salita: 1117 m

Quota massima: 2316 m

Quota minima: 1288 m

Sviluppo complessivo: 35 km

Difficoltà: F

Pendenza massima: 15% (tra Campo di Sotto e Grasso di Dentro)

Consumo batteria: 70%

Copertura della rete cellulare: Swisscom, numerose zone d’ombra.


Tourengänger: siso


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen

T5-
 
Campo Tencia · manuel27a
S
22 Aug 09
Top of Ticino · ghost_rt57
T6-
T4- I
3 Jul 21
Pizzo del Lago Scuro · Giaco
T3+ II
3 Jul 16
Cristallina · Giaco

Kommentare (5)


Kommentar hinzufügen

cappef hat gesagt:
Gesendet am 29. Juli 2019 um 21:00
Bravissimo...ambiente stupendo e belle foto...complimenti!
Ciao...Flavio

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 29. Juli 2019 um 21:42
Grazie Flavio!
Fusio non è una località molto vicina a casa mia, comunque ogni tanto ci torno molto volentieri, sia perché ho tanti ricordi sia perché ho ancora molto da scoprire.
Quanto alla chiesa di Mogno, ritengo che fra tutte le opere di Botta che visto questa sia il capolavoro assoluto.
Ciao, buone escursioni con il tuo bel gruppo,
siso.

Gelöschter Kommentar

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 31. Juli 2019 um 20:11
Anche la Granatkapelle in Zillertal è bellissima, così come la cattedrale di Évry, ma questa è speciale, grazie anche al materiale utilizzato.

Enri6 hat gesagt: molto bello
Gesendet am 18. September 2020 um 23:07
Bel giro veramente
Fatto partendo da Bignasco, dove abbiamo pernottato.
Il giorno prima siamo saliti a Bosco Gurin e poi in val Bavona.
All'ultimo km prima di arrivare al Naret abbiamo finito la batteria (io 750w e la moglie 500w) e visto che mancava poco abbiamo spinto l'e-bike fino in cima, perchè non volevamo rinunciare ad arrivare in cima.
L'unica cosa negativa è il traffico di auto, dovrebbero bloccarle alla diga del Sambuco e non lasciarle salire oltre.


Kommentar hinzufügen»