Monte Tamaro (1'961 m.s.m.) - Capanna Tamaro (1'867 m.s.m.)

Per fortuna che quelli di Meteo Svizzera avevano previsto nuvole e solo un parziale soleggiamento…e così quando meno te l’aspetti ti ritrovi con una giornata eccezionale e a quel punto che fare? Si va in montagna ovviamente!
Abbiamo deciso di salire finalmente sul Monte Tamaro, ma per non comportarci proprio da veri turisti abbiamo snobbato le comodità offerte dalla funivia per salire a piedi dall’Alpe di Neggia. 
Avevamo già tentato l'impresa nell'inverno 2008 ma un passaggio a rischio ci aveva fermati molto prima della vetta, vedi il rapporto di quella gita.
Il sentiero è ben indicato e non si corre di certo il rischio di sbagliare, in certi punti sembra quasi un’autostrada! Per la salita abbiamo impiegato 1h 30min., roba tranquilla! Partiti dall’Alpe di Neggia con un ventaccio piuttosto fastidioso siamo arrivati in vetta che quasi si era del tutto placato, che giornata fortunata!
La cima del Monte Tamaro misura 1961m, altitudine dalla quale si ammira uno stupendo panorama a 360° verso i Laghi Maggiore (Locarno) e Ceresio (Lugano), sul Piano di Magadino ed un’infinita quantità di bellissime montagne, da quelle “nostrane” fino ai giganti vallesani. A poca distanza abbiamo osservato la lunga cresta che dal Tamaro passando per il Monte Gradiccioli arriva fin giù al Monte Lema. Ci siamo ripromessi che un giorno faremo anche la traversata “Tamaro-Lema”, oggi sarebbe stata la giornata ideale (tanto sole e poca foschia) ma avendo l’auto a Neggia la cosa si faceva un po’troppo complicata!
Molto bella è pure la cresta erbosa che dal Poncione del Macello scende giù fino al panoramico Poncino della Croce.
Sul Monte Tamaro oltre alla gran quantità di persone si trova pure una croce di ferro ed al suo interno il gettonato “libro di vetta” che non abbiam mancato di firmare. 
Verso mezzogiorno siamo scesi alla ricerca di un posto un po’tranquillo dove poter mangiare.
Percorrendo il largo sentiero in direzione della Capanna Tamaro UTOE, passando dalla Bocchetta del Motto Rotondo abbiamo raggiunto l'omonima cima dove ci siamo fermati. Bello il panorama verso il Bellinzonese anche se in mezzo alle scatole ci si trova sempre l’antennona di Manera.
Nel primo pomeriggio siamo scesi alla Capanna Tamaro di proprietà dell'UTOE e nonostante ci è toccato aspettare per più di un quarto d’ora l’arrivo del guardiano…che non si è ben capito dove fosse sparito…alla fine siamo riusciti ad avere due birre! Il grande afflusso di turisti rende purtroppo questa struttura “meno capanna e più ristorante”!
Dalla capanna si riesce a scorgere l’Alpe Foppa, dove si trova la stazione d’arrivo della funivia che parte da Rivera e lì vicino la famosa Chiesa di Santa Maria degli Angeli progettata dall’arichitetto Mario Botta.
Per il rientro all’Alpe di Neggia siamo ripassati dalla Bocchetta del Motto Rotondo e da lì prendendo il sentiero “basso” che ad un certo punto attraversa una galleria scavata nella roccia, abbiamo percorso a ritroso il sentiero seguito alla mattina.
Ho notato che al momento i prati non sono ancora molto fioriti, speravo di trovare qualche soggetto da fotografare ma è andata male, si trovano grandi quantità di rododendri e qualche fiorellino giallo qua e là e nulla più...peccato!
Gita facile, adatta anche alle famiglie e che offre stupendi panorami. Si tratta di una meta molto turistica quindi se non siete amanti delle folle lasciate perdere!
Altre informazioni sulla regione del Monte Tamaro le trovate a questo sito: www.montetamaro.ch

Per ulteriori informazioni su questa gita vedi: Ariafina: Monte Tamaro