Piazzalunga


Publiziert von cai56 , 3. Mai 2019 um 20:20. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:28 April 2019
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:15
Aufstieg: 1363 m
Abstieg: 1353 m
Strecke:Circolare 21,98 km

Nonostante la quarantennale assidua frequentazione della zona, capita ancora di trovare qualche angoletto non ancora visitato; e per ovviare all'inevitabile esiguità del "nuovo" che si fa? Si parte direttamente da casa a piedi: distanza e dislivello ottenuti!
Il versante retico della Bassa Valtellina nella sua fascia altimetrica "collinare", fino a 70/80 anni fa, era, anche se sparsamente, fittamente abitato e frequentato per attività agricole che ora possiamo solo dedurre dai ruderi di terrazzamenti sparsi ovunque e ormai fagocitati dal bosco. Infatti anche il tratto che nel "File GPS" indico come errore di percorso, in realtà è un vecchio sentiero dalla traccia intuibile: se ne vede la destinazione ad alcune decine di metri dal punto di arresa, ma il mare di rovi che si interpone è totalmente proibitivo. Quasi tutti gli altri sentieri seguiti sono ben tenuti e molto frequentati per gare podistiche o di MTB.


A Dazio, nel piazzale presso il municipio, si incontrano le segnalazioni della Via dei Terrazzamenti, ma le si lascia a sinistra per imboccare la pista militare che sale verso il Culmine di Dazio; appena oltrepassato l'edificio dell'ex-Crotto si abbandona la sterrata per seguire una bollatura CAI verso sinistra che si addentra in traverso nella foresta di abeti (recenti abbattimenti hanno molto diminuito la suggestione del luogo). Il bellissimo sentiero (molto frequentato dai trail-runners locali e tenuto pulito dal fogliame autunnale) si porta con continui saliscendi verso la cresta est del Culmine: qui troviamo un  trivio e scendiamo a picco sulla sinistra (a destra si sale sulla cima e diritto si prosegue verso Desco). La discesa è ripidissima a stretti tornanti e in breve si raccorda con la pista Masino-Dazio seguita dalla Via dei Terrazzamenti; seguendola verso valle, si arriva a valicare il torrente Masino su di una passerella pedonale che conduce all'abitato. Lasciando a sinistra la provinciale per la Valmasino, si prosegue diritto fino a superare una chiesetta: qui si trovano le indicazioni per Scheneno; è un sentiero in disuso ma ben riconoscibile, che sale tra affioramenti rocciosi e reti paramassi combattendo contro la vegetazione cespugliosa. Ben presto si raggiunge una ripida pista cementata: le indicazioni suggeriscono di seguirla e, tutto considerato, non c'è scelta alternativa [Qui noi abbiamo tentato di continuare sull'evidente proseguimento del sentiero, ma, dopo una fascia di terrazzamenti piantumati ad ulivo e vigna, si entra nel dominio assoluto del rovo e, pur a breve distanza da un nucleo di baite, occorre rinunciare]. La cementata, ripidissima a tratti, oltrepassa la chiesetta di S.Giovanni in Valmala e, poco oltre, i ruderi della chiesa dei Santi Bernardo Sebastiano e Rocco (ci troviamo nella contrada sparsa di Scheneno); attraversata la carrozzabile per il bacino dei Prati di Lotto, si prosegue su acciottolato fino al cimitero di Biolo e, di nuovo su asfalto, si raggiunge verso destra il primo tornante. Da qui parte una bellissima mulattiera pianeggiante che segue l'andamento delle terrazze coltivate: qua e là qualche baita isolata e poi (via di ritorno) si lascia a sinistra il primo sentiero per Piazzalunga; al secondo bivio, si sale a sinistra con qualche tornante fino a portarsi alle abitazioni più basse di Piazzalunga. All'estremità orientale della contrada si imbocca una larga mulattiera che scende ripidissima e acciottolata, molto umida, fino alle case di San Lucio, non lontano dalla carrozzabile Ardenno-Gaggio: qui troviamo, fra le case e poco più in basso, un sentiero che ritorna verso il secondo bivio indicato; ripercorrendo la strada fra i terrazzamenti fino al primo bivio, per via diversa torniamo a Piazzalunga sbucando sulla provinciale presso la chiesa di Sant'Abbondio. Seguendo la carrozzabile in salita, dopo un paio di tornanti, si affianca il piccolo bacino idroelettrico di Pioda: ancora pochi passi e si raggiungono le case di Pioda. Subito (primo vicolo a destra) si trova la mulattiera per la Valmasino che, con uno splendido e ben conservato percorso nella selva di castagni, scende fino alla località Ponte del Baffo [Attualmente gli ultimi metri attraversano un cantiere di regimazione di un canalone].
Si prosegue salendo lungo la provinciale fino a Cevo e oltre, pochi metri dopo il primo tornante, dove si trova l'inizio dell'antica mulattiera per Cadelsasso: purtroppo il tratto che attraversa il vallone di Portolo è scomparso tra frane e scarico dei materiali di risulta dalla costruzione della provinciale; dietro la cappella votiva (il sentiero è tenuto aperto dai devoti) si sale lungo vaghe tracce molto ripide fino a tornare sull'asfalto.  Proseguendo verso sinistra, dopo alcune centinaia di metri, occorre fare attenzione ad un'apertura nel guard-rail: le indicazioni sono state vandalicamente asportate, ma si può notare un sentiero che scende sconnesso verso sinistra; è la traccia della Valtera che, oltrepassato l'unico tornante, si porta in traverso fino alla conca prativa alle spalle di Cadelsasso. Dalla piccola piazzetta della contrada, si segue il vicolo sopra la fontana che, oltrepassate le abitazioni, scende ad un agriturismo abbandonato: da qui, lungo un sentierino nel castagneto, si raggiunge la chiesetta di Sant'Anna a Dazio; seguendo la strada di accesso si scende in paese.

https://www.relive.cc/view/g33677317386

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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Geodaten
 44373.gpx Nella traccia, nel tempo e nella distanza è compreso lo sbaglio di percorso

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