Parete Nord Becca di Monciair (3544m)


Publiziert von martynred , 19. April 2019 um 16:22.

Region: Welt » Italien » Aostatal
Tour Datum:30 März 2019
Hochtouren Schwierigkeit: ZS
Klettern Schwierigkeit: II (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 10:30
Aufstieg: 1700 m
Strecke:20 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Pont (AO)
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Vittorio Emanuele II (salita in 1.5-2h)

Consultato il meteo cerchiamo qualche idea, ma mi balza in testa quella parete vicino il Gran Paradiso: la Becca di Monciair, parete Nord.
 
Cerchiamo qualche recente relazione, ma pare nessuno sia ancora salito quest'anno. Optiamo per andare e valutare alla base della parete la situazione neve.





 
Come 2 anni fa, ci arriviamo a Pont presto e ci avviamo, superato il ponte di legno, a fianco del torrente ai primissimi bagliori dell'alba. La neve è davvero poca, tant'è che Raffaele opta per salire con gli sci in spalla. Risaliamo il sentiero, ora ripulito, con qualche tratto ghiacciato ricoperto da aghi caduti dall'alto.
 
Seguiamo tracce di salita, ora su neve sufficientemente dura da non sprofondare. Raffaele sale con ripetute inversioni, ora con gli sci ai piedi. Arriviamo al pianoro che precede il Rifugio Vittorio Emanuele II, noi proseguiamo per questo, la coppia davanti a noi devia a sinistra per andare probabilmente alla Madonnina.
 
Al Rifugio parecchi sci-alpinisti francesi si stanno preparando per la cima o per la traversata. Osserviamo la parete della Becca dal binocolo fisso del rifugio: la parete di per sè pare abbastanza ben innevata, meglio stare verso destra per evitare possibili scariche, la cresta finale solo roccia, sarà buona o marciume? non si vede. C'è un canale più a sinistra...potrebbe essere un'alternativa se la parete non è in condizione, o per la discesa se non troppo tardi. Non si notano valanghe o scariche, pare buono, andiamo.
 
Cammino e lui scia tutto il traverso puntando alla base della parete, a metà terminano le tracce. Il sole inganna la situazione fredda, un venticello gelido soffia da est.  Si risale un breve pendio e si continua in costante leggera salita curvando leggermente a destra. Man mano che ci avviciniamo vediamo che la parete pare essere in condizioni buone. Purtroppo il traverso termina in ombra e ci ritroviamo a prepararci (imbracatura, ramponi, corda, caschetto, deposito sci...) al freddo gelido. Mezz'ora di preparazione! pensarci prima no???
 
Avanti donzella. Voglio provare ad assumermi la responsabilità di scegliere la traccia, ancora non scritta, di non poter scivolare, di non fare alcun errore se pur si tratta di una parete banale per i più esperti.
La pendenza, massimo 30°, spezza il fiato. A una 70ina di metri fatti ecco quello che temevamo: neve farinosa. Ravano per almeno 10 minuti, sprofondando fino al bacino a ogni minimo tentativo. Fortuna che ho tenuto un bastoncino fuori su cui fare leva e tirarmi fuori. Cerco a destra, sopra...finalmente schiaccia schiaccia, trovo un punto su cui riesco a tirarmi fuori e ritrovare neve più portante.
 
La pendenza si fa maggiore, massimo 45°. E' bello creare i propri passi senza seguire quelli di un predecessore. Una pausa ogni 10-15 passi, per riprendere fiato. Raggiungo le rocce: inizia il divertimento (roccia e ramponi un combo intrigante).
Ad intuito risalgo il tratto di cresta finale, pulito, con qualche brevissimo tratto innevato, molto buono per i piedi. I grossi massi sono perlopiù stabili, qualcuno più mobile e pericolante e qualche chiazza di sfasciume. Tratti più esposti ma più semplici nei passaggi d'arrampicata (max II/III). Saliamo in conserva, giusto un friend ed un "vecchio" chiodo che quasi mi emoziona.
 
Eccoci in cima: WOOOW!!!

1: ce l'ho fatta ed è finita (la salita!)

2: il Gran Paradiso, una montagna dal profilo poco affascinante a mio avviso, ma che porta con sè un ricordo di emozioni uniche di uno specifico giorno speciale reso tale da Raffaele, e dopo 2 anni rieccoci qui!

3: ma che vista c'è da quassù oggi? il Monviso, il Bianco, tantissime altre cime che non conosco...

4: SIAMO SOLI, CHE PACE!!!
 
Discesa: Dall'ometto della cima scendere cercando il tratto meno sfasciumoso in direzione del grosso gendarme. Rimettiamo piede sulla neve e puntiamo all'imbocco del canale visto dal basso (prima del gendarme). Scendiamo da questo (Canale del gendarme), la pendenza è leggera (30° circa) e la neve sufficientemente dura. Breve traverso verso la nostra destra ed ultimo pendio per ritornare al deposito sci.
Percorriamo l stesso identico percorso dell'andata, stavolta io con qualche difficoltà in più: le ciaspole fanno male e si sprofonda a tratti. Con pazienza Raffaele mi aspetta ed arriviamo alla macchina insieme, pronti per gustarci una meritata serata relax alle Terme di Pre Saint Didier.
 


 Informazioni

Dopo le nevicate di un paio di settimane fa la situazione è cambiata. In data 13/4/19 Raffaele salendo al Gran Paradiso dalla via normale, ha notato che anche la cresta finale della Becca di Monciair è completamente ricoperta di neve.

Tourengänger: martynred
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (4)


Kommentar hinzufügen

Menek hat gesagt:
Gesendet am 19. April 2019 um 21:48
Fantastico!

Alpingio hat gesagt:
Gesendet am 20. April 2019 um 20:59
Bellissima la becca di monciair, bravissimi!
Ciao Giovanni

irgi99 hat gesagt:
Gesendet am 20. April 2019 um 21:16
Che dire.... spettacolare e spettacolari!

GIBI hat gesagt:
Gesendet am 21. April 2019 um 22:26
Che giornata !!! ... di quelle che si ricordano !

Complimenti al Santo e alla Diavolina !

Ciao Giorgio


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