Vasche dell'Arnetta

Descrizione: a pochi passi dalla superstrada di Malpensa (si esce in auto a Lonate Pozzolo e alla rotonda si prende la prima strada sulla sinistra, dopo poche decine di metri si parcheggia sul ciglio della strada e si prosegue a piedi in direzione delle vasche), tra le auto che sfrecciano e gli aerei che sorvolano a bassissima quota gli specchi d’acqua, inaspettatamente si dischiude un piccolo paradiso del birdwatching nostrano: le Vasche dell’Arnetta.
E’ questo un felice esempio di integrazione, forse solo in parte volontaria, tra ingegneria e ambiente.
Le vasche infatti sono nate per la fitodepurazione ma ben presto sono diventate un importante hot spot per l’avifauna locale e non solo. Nonostante la loro estensione ridotta, la varietà dell’avifauna che vi si può incontrare, a seconda dei diversi momenti dell’anno, è impressionante, anche perché proprio in questa zona del Parco del Ticino si incrociano le rotte migratorie in direzione Nord/Sud ed Est/Ovest.
I vari laghetti, circondati da fitti canneti, sono diventati l’habitat ideale per lo svernamento e la deposizione delle uova per moltissime specie di uccelli che popolano appunto questa zona durante tutto l’anno (folaghe, cigni, moretta tabaccata, germani, tuffetto, cavaliere d'italia, gallinelle, gheppio, cannareccione, aironi, porciglione e molte altre.
Commenti: visto che non riesco a mettere lo scarpone, causa caviglia ancora un po’ gonfia, oggi abbiamo deciso per una tranquilla uscita in mtb, alla portata di chiunque abbia un minimo di allenamento.
Si tratta infatti di un percorso pianeggiante di una cinquantina di chilometri (a/r da Nerviano), che si effettua seguendo la comoda pista ciclabile lungo il Canale Villoresiverso monte, fino a Nosate (dove ci sono anche possibilità di ristoro e pranzo).
Arrivati al ponte per Nosate, si devia a destra e si raggiungono le vicine Vasche dell’Arnetta, dove si possono vedere un’infinità di uccelli che nidificano o sostano in questi stagni.
Io ci sono stato diverse volte, e  ricordo di aver visto una volta il raro Cigno Nero, alcuni esemplari di Cavaliere d’Italia e numerosi Cigni nidificare e poi crescere la loro prole; quando vengo qui mi porto sempre il binocolo, con il quale riesco a vedere più da vicino le numerose specie presenti.
Quello che stupisce, è vedere come agli animali basti poco per permettere loro di sostare o di nidificare, e sembrano anche non essere disturbati dal traffico delle vicine strade o dagli aerei che in continuazione atterrano.
La natura non finisce mai di stupire e la cosa ci dovrebbe far riflettere, inducendoci ad un maggior rispetto verso la stessa, a partire dai piccoli gesti che compiamo ogni giorno.