Monte Carmo di Loano mt 1389 anello da Verzi
,
21. Februar 2019 um 15:42.
|
||||||||||||||||||||
 |
 |
Oggi è la volta del monte Carmo di Loano. Parto da Verzi (4 km da Loano) e lascio l'auto al parcheggio sotto la chiesa.Seguo la segnaletica pedonale per il monte Carmo (attenzione non seguire la segnaletica in rosso poiché riguarda le auto….). Dopo un tratto su stradina incementata cominciano i segnali bianco rossi ed abbondanti. il sentiero è piacevole ed immerso in un folto bosco….e pure bel ripido.
Passo dalla cascina Corma e poi arrivo sul piazzale del parcheggio di Castagnabanca.
Non mi fermo e proseguo seguendo sempre l'abbondante segnaletica dal cartello indicante il rifugio Pian delle Bosse. Un cartello indica il rifugio chiuso per lavori (lo sapevo già) sino ad aprile probabilmente. Al rifugio infatti fervono lavori di ampliamento e consolidamento. Sul piazzale c'è una fontana con ottima acqua fresca ed è l'unica su l'intero percorso.
Il cielo prima bel sereno, poi con passaggi nuvolosi ora sta tornano il sereno…..decido di salire per il percorso diretto della cresta sud-est. Ripidamente il sentiero risale il bosco soprastante il rifugio e poi inizia la cresta. Praticamente è un crestone di sfasciumi e roccette con un bel sentiero….il cammino è piacevole, interessante e variato. Si cammina su sassi chiari ed alcune piccole rocce ed il percorso è sempre ben marcato con piccoli segni bianco rossi. Per me è meglio superare direttamente le varie roccette che aggirarle su sentiero non marcato..Comunque la cresta è abbastanza lunga...Ad un certo punto c'è un bel prato piano e mi fermo per mangiare un poco. Telefono a Pinuccia dicendo che ormai mancano si o no 20 minuti alla cima…..errore poi ci ho impiegato quasi un'ora...forse ero stanco ma non mi sono accorto. Arrivo sull'anticima da cui come ogni tanto si dice "in breve pervengo in cima" (15 minuti…). Complessivamente mi è piaciuta questa salita abbastanza varia ma penso che in estate deve essere una bella sudata, oggi non ho sudato forse anche grazie ad un debole e piacevole venticello. Non ho incontrato alcuno ad eccezione degli operai al rifugio delle Bosse e la sosta pranzo in cima è fantastica, seduto sul basamento della croce anche se il panorama è parziale per via della foschia. Arrivano poi due giovani fratelli tedeschi in mtb dal sentiero del giogo di Giustenice…..è il percorso che volevo fare al ritorno. Ma mi dicono che c'è molto ghiaccio (!!) e che hanno faticato a passare...O caspita non l'avevo preventivato e non ho neanche portato i ramponcini...Non fa niente lo farò un'altra volta e quindi oggi scendo via Rocca dell'Aia. Dopo mangiato faccio qualche foto e scrivo il libro di vetta(quasi completamente pieno) che si trova in un vano d'acciaio chiuso sotto il basamento del piatto di ferro con le indicazioni dei vari monti che si possono vedere e che oggi non riesco a riconoscere….Poi i ragazzi ripartono velocissimi così rimango solo per ancora un poco. In discesa passo dal rifugetto degli Amici del Carmo (chiuso e non ho reperito alcun locale aperto) e poi seguo le indicazioni verso Castagnabanca poiché è mia intenzione poi di scendere seguendo la lunga carrozzabile per appurare lo stato della strada che ho letto essere in parte molto sconnesso (in modo che una successiva volta potrò portarci Pinuccia essendo il dislivello più alla sua portata…). Il tratto dal rifugio e sino al colletto della Rocca dell'Aia è si molto comodo ma anche noioso. Al colletto mi fermo per mangiare ancora e fotografare la Rocca….intanto è tutto nuvoloso e grigio. Riprendo la discesa e passo sotto le rocce in ambiente cupo però qui sotto, la Rocca e le rocce circostanti sono più possenti ed anche con qualche colorazione diversa. Come per la salita anche per la discesa mi sembra quasi di essere su sentieri svizzeri poiché le marcature sono frequentissime ed ad ogni bivio ci sono adeguati cartelli con i vari percorsi possibili ed i relativi tempi. D'altra parte specie per l'ambiente di discesa voglio vedere gli amanti del ravanage….il bosco è foltissimo e molto selvaggio...però forse più è intricato l'ambiente e più adrenalinico riuscire ad uscirne indenni con anche un'attenzione ai cinghiali che dicono numerosi (non ho incontrato alcun animale…). Seguendo appunto le frequentissime indicazioni arrivo al parcheggio di Castagnabanca e proseguo per la strada. La strada non è assolutamente sconnessa, è si per metà sterrata ma percorribilissima ed è anche larga e senza alcun precipizio o strettoia...è solo maledettamente lunga e monotona per chi la percorre a piedi... Finalmente arrivo all'auto.
Passo dalla cascina Corma e poi arrivo sul piazzale del parcheggio di Castagnabanca.
Non mi fermo e proseguo seguendo sempre l'abbondante segnaletica dal cartello indicante il rifugio Pian delle Bosse. Un cartello indica il rifugio chiuso per lavori (lo sapevo già) sino ad aprile probabilmente. Al rifugio infatti fervono lavori di ampliamento e consolidamento. Sul piazzale c'è una fontana con ottima acqua fresca ed è l'unica su l'intero percorso.
Il cielo prima bel sereno, poi con passaggi nuvolosi ora sta tornano il sereno…..decido di salire per il percorso diretto della cresta sud-est. Ripidamente il sentiero risale il bosco soprastante il rifugio e poi inizia la cresta. Praticamente è un crestone di sfasciumi e roccette con un bel sentiero….il cammino è piacevole, interessante e variato. Si cammina su sassi chiari ed alcune piccole rocce ed il percorso è sempre ben marcato con piccoli segni bianco rossi. Per me è meglio superare direttamente le varie roccette che aggirarle su sentiero non marcato..Comunque la cresta è abbastanza lunga...Ad un certo punto c'è un bel prato piano e mi fermo per mangiare un poco. Telefono a Pinuccia dicendo che ormai mancano si o no 20 minuti alla cima…..errore poi ci ho impiegato quasi un'ora...forse ero stanco ma non mi sono accorto. Arrivo sull'anticima da cui come ogni tanto si dice "in breve pervengo in cima" (15 minuti…). Complessivamente mi è piaciuta questa salita abbastanza varia ma penso che in estate deve essere una bella sudata, oggi non ho sudato forse anche grazie ad un debole e piacevole venticello. Non ho incontrato alcuno ad eccezione degli operai al rifugio delle Bosse e la sosta pranzo in cima è fantastica, seduto sul basamento della croce anche se il panorama è parziale per via della foschia. Arrivano poi due giovani fratelli tedeschi in mtb dal sentiero del giogo di Giustenice…..è il percorso che volevo fare al ritorno. Ma mi dicono che c'è molto ghiaccio (!!) e che hanno faticato a passare...O caspita non l'avevo preventivato e non ho neanche portato i ramponcini...Non fa niente lo farò un'altra volta e quindi oggi scendo via Rocca dell'Aia. Dopo mangiato faccio qualche foto e scrivo il libro di vetta(quasi completamente pieno) che si trova in un vano d'acciaio chiuso sotto il basamento del piatto di ferro con le indicazioni dei vari monti che si possono vedere e che oggi non riesco a riconoscere….Poi i ragazzi ripartono velocissimi così rimango solo per ancora un poco. In discesa passo dal rifugetto degli Amici del Carmo (chiuso e non ho reperito alcun locale aperto) e poi seguo le indicazioni verso Castagnabanca poiché è mia intenzione poi di scendere seguendo la lunga carrozzabile per appurare lo stato della strada che ho letto essere in parte molto sconnesso (in modo che una successiva volta potrò portarci Pinuccia essendo il dislivello più alla sua portata…). Il tratto dal rifugio e sino al colletto della Rocca dell'Aia è si molto comodo ma anche noioso. Al colletto mi fermo per mangiare ancora e fotografare la Rocca….intanto è tutto nuvoloso e grigio. Riprendo la discesa e passo sotto le rocce in ambiente cupo però qui sotto, la Rocca e le rocce circostanti sono più possenti ed anche con qualche colorazione diversa. Come per la salita anche per la discesa mi sembra quasi di essere su sentieri svizzeri poiché le marcature sono frequentissime ed ad ogni bivio ci sono adeguati cartelli con i vari percorsi possibili ed i relativi tempi. D'altra parte specie per l'ambiente di discesa voglio vedere gli amanti del ravanage….il bosco è foltissimo e molto selvaggio...però forse più è intricato l'ambiente e più adrenalinico riuscire ad uscirne indenni con anche un'attenzione ai cinghiali che dicono numerosi (non ho incontrato alcun animale…). Seguendo appunto le frequentissime indicazioni arrivo al parcheggio di Castagnabanca e proseguo per la strada. La strada non è assolutamente sconnessa, è si per metà sterrata ma percorribilissima ed è anche larga e senza alcun precipizio o strettoia...è solo maledettamente lunga e monotona per chi la percorre a piedi... Finalmente arrivo all'auto.
Tourengänger:
turistalpi
turistalpiCommunities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Galerie
Bitte warten...
Beschreibung der Tour
Fotos der Tour (47)
Kommentare (2)
Kommentare (2)